Buonanotte del 14 novembre 2018

Non esiste strettamente parlando nessuna cosa come una dimostrazione matematica; non possiamo fare altro, in ultima analisi, che indicare; […] le dimostrazioni sono ciò che Littlewood e io chiamiamo ciance, arabeschi retorici disegnati per colpire la psiche, illustrazioni sul tabellone di una conferenza, meccanismi per stimolare l'immaginazione degli eventi.

— G. H. Hardy, in Paolo Zellini, Breve storia dell'infinito, Adelphi 1980, pag. 

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