Buonanotte del 8 giugno 2020

Essendo già al di fuori, le parole, anziché possibili indici per uscire fuori di sé, in mezzo alle cose, egli le considera una trappola per afferrare una realtà fuggente; in breve, tutto il linguaggio è per lui lo Specchio del mondo. Di colpo importanti cambiamenti si verificano nell’economia interna della parola. La sua sonorità, la sua lunghezza, le desinenze maschili o femminili, il suo stesso aspetto visuale formano ai suoi occhi un volto di carne che, più che esprimerlo, rappresenta il significato.

— Jean Paul Sartre, Cos’è la letteratura

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