Buonanotte del 9 giugno 2020

Tutto sfioriva presto, presto era esaurito ogni piacere e nulla rimaneva fuor che ossa e polvere. Ma no, una cosa rimaneva: la Madre eterna, antichissima ed eternamente giovane, col sorriso d’amore triste e crudele. La rivedeva a momenti: gigantesca, con le stelle nei capelli, seduta a sognare sul margine del mondo, coglieva giocando con la mano un fiore dopo l’altro, una vita dopo l’altra e lentamente li lasciava cadere nell’abisso senza fondo.

— Hermann Hesse, Narciso e Boccadoro

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