L'arte di essere felici

Dobbiamo cercare di arrivare a guardare ciò che possediamo esattamente con gli stessi occhi con cui lo guarderemmo se ci fosse sottratto. Di qualsiasi cosa si tratti, beni, salute, amici, amata, moglie, figli, per lo più ne percepiamo il valore solo dopo averla perduta. Se arriviamo a ciò, anzitutto il possesso ci renderà subito più felici; in secondo luogo cercheremo nondimeno di prevenirne in tutti i modi la perdita, non esporremo le nostre proprietà ad alcun pericolo, non faremo adirare gli amici, non metteremo alla prova la fedeltà delle donne, sorveglieremo la salute dei figli, eccetera. Guardando tutto ciò che non abbiamo, siamo soliti pensare: “E se fosse mio?”, e così facendo avvertiamo la privazione. Viceversa, nel caso di ciò che possediamo dovremmo pensare spesso: “E se lo perdessi?”.

— Arthur Schopenhauer, L'arte di essere felici, Massima n. 25

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