Non c’è giustizia nella storia

A dispetto di Aristotele, non esistono differenze biologiche note tra schiavi e non. Le leggi e le norme umane hanno trasformato certe persone in schiavi e altre in padroni. Tra i bianchi e i neri ci sono alcune differenze biologiche oggettive, come il colore della pelle e il tipo di capelli, ma non c’è alcuna prova che le differenze si estendano all’intelligenza o all’etica.

Molti sostengono che la gerarchia esistente all’interno della propria società sia una cosa naturale, mentre le gerarchie vigenti in altre società sono basate su criteri falsi e ridicoli. Nell’età moderna, agli occidentali è stato insegnato che l’idea di una gerarchia razziale è tutta da ridere. Essi sono scioccati scoprendo che ci sono leggi che proibiscono ai neri di vivere nei quartieri dei bianchi, di studiare nelle scuole dei bianchi o di essere curati negli ospedali dei bianchi. Ma la gerarchia fra ricchi e poveri, che prescrive che la gente ricca abiti in quartieri separati e più lussuosi, che studino in scuole distinte e più prestigiose e ricevano un trattamento sanitario in strutture separate e meglio equipaggiate, pare perfettamente congrua agli occhi di molti americani ed europei. Eppure è provato che la maggior parte dei ricchi sono tali per la semplice ragione che sono nati in una famiglia ricca, mentre la maggior parte dei poveri resteranno poveri semplicemente perché nati in una famiglia povera.

Da animali a dèi. Breve storia dell'umanità (2014) (Yuval Noah Harari)

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