Un antidoto contro la solitudine

Prima di alzarsi dal tavolo decide di fare un altro tentativo di spiegare che obiettivo spera di raggiungere come scrittore. «L’estate scorsa ho fatto un sacco di volontariato in una casa di cura di Amherst. Leggevo la Divina Commedia a un vecchietto, il signor Shulman. Un giorno gli ho chiesto di dov'era. Mi ha detto: “Vengo dalle Montagne Rocciose, un po’ più a est di qui”. E io: “Signor Shulman, le Montagne Rocciose sono a ovest rispetto a noi”. Lui ha fatto un segno di voilà con le mani, e ha detto: “Io smuovo le montagne”. Questa immagine mi è rimasta impressa. La letteratura o smuove le montagne o è noiosa; o smuove le montagne o sta col culo piantato per terra».

— (William R. Katovsky, intervista con David Foster Wallace, 1987; in Un antidoto contro la solitudine; 2012)

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