Frankenstein

... Mi è difficile farti capire l'effetto di questi libri. Produssero in me un'infinità di nuove immagini e sentimenti, che a volte mi sollevavano fino all'estasi, ma più spesso mi gettavano nella più profonda depressione. I dolori del giovane Werther, oltre all'interesse per la sua storia semplice e commovente, contiene tante idee e getta tanta luce su argomenti che per me erano stati finora oscuri, che lo trovai una inesauribile fonte di riflessione e di stupore. I costumi domestici e nobili che descrive, uniti ad alti sentimenti che hanno per oggetto qualcosa di altro da se, si accordavano bene con le mie esperienze tra i miei protettori e con i desideri sempre vivi nel mio petto. Ma consideravo Werther un essere più straordinario di quelli che avevo mai visto o immaginato: il suo carattere non aveva pretese, ma penetrava davvero in profondo. Le sue disquisizioni sulla morte e sul suicidio erano fatte per riempirmi di meraviglia. Non pretendevo di entrare nel merito della questione, tuttavia sentivo di condividere le opinioni dell'eroe, sulla cui fine piansi senza capirne bene le ragioni.

Mary Wollstonecraft Godwin in Shelley da "Frankenstein" - Oscar Classici Mondadori, 1991

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