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Visualizzazione dei post da gennaio, 2017

Buonanotte del 31 gennaio 2017

Anche il peggiore degli uomini ha le ali nascoste da qualche parte, bisogna aiutarlo ad aprirle invece di condannarlo. M. Levy

Georges Seurat

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Seated Woman, 1883

Te stesso

La meta ultima è diventare ciò che si porta dentro di sè, come potenziale. E’ ciò che si dovrebbe diventare. Il seme deve diventare fiore. E’ possibile ed è alla nostra portata, è proprio dietro l’angolo. Bisogna semplicemente andare all’avventura, all’avventura di scoprire se stessi. L’unico problema è che ci hanno insegnato ad imitare, ma imitando ci perdiamo l’oppurtunità, perchè non puoi essere altre che te stesso, puoi fiorire solo con te stesso. Una rosa deve diventare una rosa, non può diventare un fiore di loto e il loto deve diventare un loto, non può diventare una rosa e quando entrambi sbocciano al loro meglio è lo stesso fiore, la gioia è la stessa, la benedizione è la stessa . Tu non puoi diventare un Gesù o un Buddha e non ce n’è alcun bisogno, tu puoi solo diventare te stesso, cercando di diventare qualcun’altro perderai l’occasione di diventare ciò che sei, questo è il problema. Quando questo problema sparisce dalla mente, non c’è più alcun ostacolo, il fiume comincia

Buonanotte del 30 gennaio 2017

Non importa quanto lontano sei andato su una strada sbagliata: torna indietro. Proverbio turco

Marta Zawadzka

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“in the mist”

Buonanotte del 29 gennaio 2017

Non tutto ciò che viene affrontato può essere cambiato, ma niente può essere cambiato finché non viene affrontato. J. Baldwin

Ana Hellsgård and Christian Gfeller

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Silenzio

Tutti parlano, tutto viene dilaniato dalle parole; e quanto oggi ancora sembra troppo duro per le zanne del tempo, domani, escoriato e scorticato, penderà da mille fauci. Tutti parlano, tutto passa inascoltato. Quand'anche uno annunci la propria saggezza con un concerto di campane, i bottegai ne copriranno il suono col tintinnio dei loro spiccioli. Tutti parlano, nessuno che voglia ascoltare. Tutte le acque si precipitano scroscianti al mare, ma il ruscello sente solo il proprio scroscio. Tutti parlano, nessuno che voglia capire. Tutto finisce in fumo, nulla che vada a finire in una sorgente profonda. Tutti parlano, nulla riesce bene, tutti a fare coccodè, ma nessuno che voglia deporre un uovo. O fratelli miei! Perché non imparate da me il silenzio! E la solitudine! Tutti parlano, nessuno che sappia dire. Tutti corrono, nessuno più che impari a camminare. Tutti parlano, nessuno mi sente cantare: Oh, che riusciate a imparare il silenzio da me! — Friedrich Nietzsche, Frammenti

Buonanotte del 28 gennaio 2017

Per arrivare all’alba non c’è altra via che la notte. K. Gibran

Brian Willmont

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Rainer Maria Rilke

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Ritorno Tutti gli addii ho compiuto. Tante partenze mi hanno formato fino dall’infanzia. Ma torno ancora, ricomincio, nel mio ritorno si libera lo sguardo. Mi resta solo da colmarlo, e quella gioia impenitente d’avere amato cose somiglianti a quelle assenze che ci fanno agire.

Buonanotte del 27 gennaio 2017

Esistono soltanto tre virtù assolute: obiettività, coraggio e senso di responsabilità che non solo racchiudono in sé, in un certo qual modo, tutte le altre, ma con la loro presenza riescono a paralizzare alcuni difetti e debolezze che possono coesistere nello stesso animo. — Arthur Schnitzler

Paul W. Ruiz

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Untitled Man

Grazie per il fuoco

La bacio così come potrei morderla, e a volte la mordo, o mangiarmela e masticarla e digerirla. Perché c'è una disperata necessità, quasi direi un obbligo, di marchiare l'altro, l'altra, anche con i denti, e anche se qualcuno è finto. Lasciare il proprio segno è questione di vita o morte, o di morte solamente, perché l'intenzione nascosta è oltrepassare la morte, e continuare a esistere dopo la fine. E a questo scopo tanto serve l'esistenza di un figlio quanto quella di una cicatrice. Dopo tutto, anche il figlio è una cicatrice. Bella definizione da proporre all'Accademia. Figlio: Cicatrice dell'amore. — Mario Benedetti, Grazie per il fuoco (Gracias por el fuego), 1965

Giovanni Verga

Il 27 gennaio del 1922, muore a Catania lo scrittore Giovanni Verga I giovani hanno la memoria corta, e hanno occhi per guardare solo a levante; e a ponente non ci guardano altro che i vecchi, quelli che hanno visto tramontare il sole tante volte. (I Malavoglia)

Buonanotte del 26 gennaio 2017

Essere se stessi è una virtù esclusiva dei bambini, dei matti e dei solitari. Fabrizio De André

Willem DeKooning

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Seated Woman

L'amore

E ciò che voglio è l'amore, l'amore spensierato e quello che rimette tutto in discussione, quello che fa rinascere, l'amore passionale, l'amore lontano, il fine amore, quello che vi costringe a superarvi, l'amore platonico, l'amore sessuale, l'amore lieve, l'amore oscuro, l'amore luminoso, l'amore tenero, l'amore fedele, l'amore infedele, l'amore geloso, l'amore generoso, l'amore libero, l'amore sognato, l'amore adorazione, l'amore mistico, l'amore istintivo, l'amore che si fa, il prima, il durante e dopo l'amore, l'amore che brucia, l'amore pudico, l'amore segreto, l'amore gridato, l'amore che fa male al corpo, l'amore che fa bene al corpo, l'amore che paralizza e quello che dà le ali, l'amore a morte, l'amore a vita, il primo amore, l'amore perduto, l'amore ferito, il prossimo amore, perchè non ci sono regole, perch

Buonanotte del 25 gennaio 2017

Non attribuire a consapevole malvagità ciò che può essere adeguatamente spiegato come stupidità. Non sottovalutare mai il potere della stupidità umana. Robert Heinlein

Felice Sharp

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L'acrobata

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Da trapezio a a trapezio, nel silenzio dopo dopo un rullo di tamburo d’un tratto muto, attraverso attraverso l’aria stupefatta, più veloce del del peso del suo corpo che di nuovo di nuovo non ha fatto in tempo a cadere. Solo. O anche meno che solo, meno, perché imperfetto, perché gli mancano le ali, gli mancano molto, una mancanza che lo costringe a voli vergognosi su una attenzione senza piume ormai soltanto nuda. Con faticosa leggerezza, con paziente agilità, con calcolata ispirazione. Vedi come si acquatta per il volo? Sai come congiura dalla testa ai piedi contro quello che è? Lo sai, lo vedi con quanta astuzia passa attraverso la sua vecchia forma e per agguantare il mondo dondolante protende le braccia nuovamente generate? Belle più di ogni cosa proprio in questo proprio in questo momento, del resto già passato. Wisława Szymborska

Buonanotte del 24 gennaio 2017

Non so davvero perché sono tanto triste. E questa tristezza mi stanca, e voi stessi dite d'esserne stanchi. Ma ho ancora da sapere dove l'ho presa, dove me la son trovata, come me la son guadagnata, di che diavolo è fatta, da dove è spuntata. Ed essa mi stordisce così che stento a riconoscere me stesso. — William Shakespeare, Il mercante di Venezia

Paolo Righi

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Paesaggio, 2016

Eterno

Parlare è molto facile quando si hanno parole in mente che esprimono la nostra opinione. Difficile è esprimere con atteggiamenti e gesti quello che realmente desideriamo dire, o quanto desideriamo dire prima che la persona vada via. Facile è giudicare persone che sono esposte a causa delle circostanze. Difficile è trovare e riflettere sui propri errori, o tentare di fare in maniera diversa qualcosa fatta in modo errato. Facile è essere collega, far compagnia a chiunque, dire quello che desidera ascoltare. Diffícile è essere amico a tutte le ore e dire sempre la verità, quando fosse necessario. E con fiducia in quel che dici. Facile è analizzare la situazione estranea e poter dare consigli sulla questione. Diffícile è vivere questa situazione e sapere cosa fare. O avere il coraggio per fare. Facile è mostrare rabbia e impazienza quando qualcuno ci irrita. Difficile è esprimere il proprio amore a chi realmente ti conosce, ti rispetta e ti capisce. Ed è per questo

Vicki Baum

Il 24 gennaio del 1888, nasce a Vienna Vicki Baum Gli passò vicino un cameriere con un vassoio d'argento su cui stavano larghi bicchieri piatti; in ciascun bicchiere c'era solo un po' di cognac oro bruno, e vi nuotava del ghiaccio... ma perché nel miglior hotel di Berlino non riempivano i bicchieri? (Grand Hotel)

Buonanotte del 23 gennaio 2017

La sintonia tra due persone si misura in quante spiegazioni non hai bisogno di dare. Fausto Maraldi

Marina Krasnitskaya

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Orchestra

La mia anima è una misteriosa orchestra; non so quali strumenti suoni e strida dentro di me: corde e arpe, timballi e tamburi. Mi conosco come una sinfonia. Io sono la periferia di una città esistente, la chiosa prolissa di un libro non scritto. Non sono nessuno, nessuno. Non so sentire, non so pensare, non so volere. Sono una figura di un romanzo ancora da scrivere, che passa aerea e sfaldata senza aver avuto una realtà, fra i sogni di chi non ha saputo completarmi. Penso in continuazione, sento in continuazione; ma il mio pensiero è privo di raziocinio, la mia emozione è priva di emozione! Da una botola situata lassù, sto precipitando per lo spazio infinito, in una caduta senza direzione, infinitupla e vuota. La mia anima è un maelstrom nero, una vasta vertigine intorno al vuoto, un movimento di un oceano senza confini intorno ad un buco nel nulla, e nelle acque, che più che acque sono turbini, galleggiano le immagini, di ciò che ho visto e sentito nel mondo: vorticano case, volti,

Buonanotte del 22 gennaio 2017

Essere indulgenti verso gli altri, severi verso se stessi è un consiglio banale; ma è la sola regola da seguire. cit.

John Armleder

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John Armleder, Wild Cuckoo, 2014

Vera

Sono pronto a darti tutto il mio sangue, se necessario. È difficile da spiegare. Suona un po’ sciatto, ma è quello che sento. Ti dico che con il mio amore posso affrontare dieci secoli di fiamme, canzoni ed eroismo, dieci secoli interi, immensi e alati; pieni di cavalieri che cavalcano ardenti colline; di leggende sui giganti; della ferocia di Troia; di vele arancioni; di pirati e poeti. E questa non è letteratura, se tu ti mettessi a rileggere con attenzione scopriresti che i cavalieri sono diventati grassi. — Lettera di Nabokov a sua moglie Vera.

John Lovett

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John Lovett

J. Ramon Jiménez

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Se Eternità, bellezza sola, se io potessi, nel tuo cuore unico, cantarti, come tu mi canti nel mio, le sere limpide di gioia in pace! Se nelle tue ultime estasi, tu mi sentissi dentro, inebriandoti tutta, come mi inebri tutto tu! Se io fossi - ineffabile -, profumo, freschezza, musica, volo nell'infinita pura primavera della tua totalità interiore senza fine!

Buonanotte del 20 gennaio 2017

La cosa più importante prima di tutto è crederci: la seconda è non badare ai giudizi altrui; terza ed ultima cosa, ricordati chi sei, nulla al mondo potrà annullarti. — FelicityGreen

Rosson Crow

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Rosson Crow, Psychic Shift in the Blue Room, 2013

Sulla sabbia

Sulla sabbia traccio con le mie dita una doppia linea interminabile come segnale dell'infinita durata di questo sogno.Lentamente. Dall'altra parte. lo appena potevo adesso sentire la tua voce.Convergenza. La foglia cade sulla foglia. La pioggia nell'estensione totale del pianto.Nello specchio si cancellò la tua immagine. Non ti vedevo quando mi guardavi.E tu da che parte del mio corpo stavi, anima, che non mi soccorrevi?Immersione della voce. Le acque. Entrasti nell'origine. Testa decapitata accanto al mare. Poi non rimangono più silenzi.Nei miei occhi si ammucchia repentina la luce. Come se tu, all'improvviso, tornassi alla vita.Né la parola né il silenzio. Nulla poté servirmi per farti vivere.Sera finale. Declina pallida la luce. Io. fluisco dalla ferita aperta nel mio fianco verso l'indurito fiume delle tue vene.Sono debole. Non so dove appoggiarmi. Vuoto è di ogni essere l'aria. Non ci sei. Non ci sono. Che giratorio corpo quello del nulla. José Ang

Buonanotte del 19 gennaio 2017

Puoi leggere, leggere, leggere, che è la cosa più bella che si possa fare in gioventù: e piano piano ti sentirai arricchire dentro, sentirai formarsi dentro di te quell’esperienza speciale che è la cultura. Pier Paolo Pasolini

Herbert Brandl

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Piccola

A te sussurro, Piccola, dovunque tu sia, dovunque tu vada. Caldo fiume tremulo, la tenerezza inumidisce la mia voce, la mia voce che ti nomina. Per te, più lontano dei rossi cieli lontani, e delle montagne lontane, e delle stelle lontane, per te, più lontano guardo, più lontano. Un vuoto qui fra le mie braccia, un suono trepidante che manca nella mia voce, la macchia del tuo corpo assente dal paesaggio; questo sei, Piccola, e senz'altro sei di più. Fiore del mio cuore, anima d'acqua che traversa la mia terra, fiore mio. Piena dei miei dolori e dei miei silenzi, bimba dagli occhi assorti come tutta la mia infanzia, voglio che ti faccia crocifiggere nei miei sogni e che mi sopravviva in tutte le cose della terra. A mezzanotte, gemma fatta albero nel mio petto, come da una pietra spezzata, come un albero ti elevi nel cielo profondo e ti costellano le stelle altissime. Mi occupi come l'aria occupa le stanze e vuote, come la presenza dell'ombra occupa le sta

Buonanotte del 18 gennaio 2017

Tutto ciò che ci irrita negli altri può portarci a capire noi stessi. Carl Jung

Jan Willem van Welzenis

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Jan Willem van Welzenis

Le tre parole più strane

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Quando pronuncio la parola Futuro, la prima sillaba gia’ va nel passato. Quando pronuncio la parola Silenzio, lo distruggo. Quando pronuncio la parola Niente, creo qualche cosa che non entra in alcun nulla. Wisława Szymborska

Arno Schmidt

Il 18 gennaio del 1914, nasce a Amburgo lo scrittore tedesco Arno Schmidt Non c'è proprio alcun dialogo tra le generazioni! I miei bambini sono degli estranei; come lo furono sempre i miei genitori. E' per questo che nelle biografie i parenti sono sempre meno importanti degli amori o degli amici. (Dalla vita di un fauno)

Buonanotte del 17 gennaio 2017

Nei veri maestri c'è qualcosa di così unico e paradossale che solo nel distacco se ne coglie la prospettiva. Soprattutto se sono maestri loro malgrado. — Roberto Andò

Lena Owens

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Lena Owens

Buonanotte del 16 gennaio 2017

Non veniamo al mondo per lavorare o per accumulare ricchezza, ma per vivere. E di vita ne abbiamo solo una. — José Mujica

Morten Pedersen

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Mamma e madre

Una mamma è colei che crede di essere una madre, ma non lo è; pensa di esserlo, ma non lo è perché essere una madre è molto, molto difficile, mentre essere una mamma è molto facile. Il solo procreare è sufficiente per essere una mamma: non è necessaria alcuna comprensione. Il mondo intero è pieno di mamme, ma trovare una madre è molto difficile. Una madre è colei che ti aiuta ad essere te stesso. La mamma è colei che pensa, che crede di amarti, ma in realtà ama se stessa e desidera solo che tu diventi una proiezione delle sue ambizioni. E questo vale anche per i papà. Potrai trovare delle mamme e dei papà ovunque: hanno corrotto il mondo intero. Freud dice che, se esaminiamo le nevrosi in profondità, si troverà sempre una mamma alla base. Tutta la psicoanalisi converge, alla fine, su problemi che la mamma ha creato. Quindi la mamma è la simulazione di una madre, la controparte fisica della madre spirituale. Essere una madre è molto difficile. Solo colei che è arrivata a

Federico De Roberto

Il 16 gennaio del 1861, nasce a Napoli lo scrittore Federico De Roberto Avevano promesso il regno della giustizia e della moralità; e le parzialità, le birbonerie, le ladrerie continuavano come prima: i potenti e i prepotenti d'un tempo erano tuttavia al loro posto! (I Vicerè)

Buonanotte del 15 gennaio 2017

Perché continui a battere le mani? chiese il medico al paziente. Per scacciare gli elefanti” rispose il paziente. Ma qui non ci sono elefanti! disse il medico. Vede che funziona? rispose il paziente. — P. Watzlawick

Helen Wells

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Donna

Mio padre mi diceva che per far felice una donna non ci vuole molto, ma ci vuole molto. Cioè, si spiegava meglio, non ci vuole molto impegno, ma ci vuole molta passione. Non ci vogliono molti soldi, ma ci vuole molta creatività. Per vedere se la donna che hai accanto sta bene, tu portala a passeggiare, mi diceva. Portala nei vicoli della città, portala a guardare le cose piccole, come le vecchiette che annaffiano dai balconi. Che poi le passeggiate aiutano pure ad innamorarsi di più, mi diceva. Perché quando si cammina i pensieri stupidi scorrono via, e rimane solo il presente, la bellezza del giorno, voi due. Poi, portala a fare un aperitivo, mi diceva; quella sarà la prova del nove. Fate un bell'aperitivo insieme, riposatevi dalla passeggiata, bevete e mangiate, ridete, diamine falla ridere. E se dopo l'aperitivo ti dice: “io ho ancora fame, andiamo a cena?” allora significa che quella persona sta davvero bene con te. È felice, mi diceva. Perché una d

Buonanotte del 14 gennaio 2017

Magari non saremo mai in grado di capire del tutto qualcuno, tanto meno chi più amiamo, ma possiamo comunque amarlo senza riserve. Secondo me amare una persona è forse più facile che capirla ma molto più pericoloso perché l’amore fa sempre male. Si può cercare di capire qualcuno ma non si può cercare di amarlo. L’amore nasce involontario. — C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo, Efraim Medina Reyes

F. E. Clark

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Thomas S. Eliot

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Ci sarà tempo E di sicuro ci sarà tempo Per il fumo giallo che scivola lungo la strada Strofinando la schiena contro i vetri; Ci sarà tempo, ci sarà tempo Per prepararti una faccia per incontrare le facce che incontri; Ci sarà tempo per uccidere e creare, E tempo per tutte le opere e i giorni delle mani Che sollevano e lasciano cadere una domanda sul tuo piatto; Tempo per te e tempo per me E tempo anche per cento indecisioni, E per cento visioni e revisioni, Prima di prendere un thè col pane abbrustolito.

Lewis Carroll

Il 14 gennaio del 1898, muore a Guilford (Surrey) Lewis Carroll Alice cominciava a non poterne più di stare sulla pancia accanto alla sorella, senza far niente; una volta o due aveva provato a sbirciare il libro che la sorella leggeva, ma non c'erano figure né dialoghi, "e a che serve un libro", aveva pensato Alice, "senza figure e senza dialoghi?" (Alice nel paese delle meraviglie)

Buonanotte del 13 gennaio 2017

Seri bisogna esserlo, non dirlo, e magari neanche sembrarlo. — Pier Paolo Pasolini

Eric Blum

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La figura

Ciò che mi interessa di più, non è né la natura morta né il paesaggio, è la figura. È questa che mi permette meglio di esprimere il sentimento, quasi religioso, che ho della vita. Non mi interessa dettagliare i tratti del viso, riproducendo la loro esattezza anatomica. Se un modello non mi suggerisce a prima vista che l'idea di un'esistenza puramente animale, tuttavia scopro in lui alcuni tratti essenziali, certe linee del viso in cui si esprime quel carattere di alta dignità che persiste in ogni essere umano. Un'opera deve portare in se stessa tutto il suo significato ed imporlo allo spettatore ancor prima che questi ne conosca il soggetto. Quando vedo gli affreschi di Giotto a Padova, non mi interessa sapere quale sia la scena della vita di Cristo che ho davanti agli occhi, ma subito capisco il sentimento che ne emana, perché è nelle linee, nella composizione, nel colore, e il titolo non servirà che a confermare la mia impressione. Henri Matisse

Buonanotte del 12 gennaio 2017

Chi crede nel destino giustifica l'inerzia. - Marco Tullio Cicerone

Elena Renaudière

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Elena Renaudière

Menzogna e sortilegio

Il mio tempo e il mio spazio, e la sola realtà che m’apparteneva, eran confinati nella mia piccola camera. Io ero, difatti, venuta in possesso dell’ultima e più importante eredità lasciatami dai miei genitori: la menzogna, ch’essi m’avevano trasmessa come un morbo. Veramente, i loro casi funesti, che nell’infanzia m’avevano tanto turbata, erano i più adatti a immunizzarmi dal nostro morbo ereditario. Essi mi mostravano, infatti, la disumana, solitaria fine riserbata a chi rifiuta la sorte assegnatagli in questa vita; e si finge uno scenario e una compagnia di menzogne, eleggendole a sua sola verità. E partecipa ad esse, come un demente condotto a teatro, il quale si spaventa alla tragedia rappresentata, e urla vedendo la primadonna trafitta, e vuol precipitarsi sulla ribalta ad uccidere il tiranno. Ma il povero folle ha per sua giustificazione, se non altro, la propria inesperienza di finzioni e di teatri, o, quanto meno, il non aver lui medesimo assistito o cooperato all’allestimento

Buonanotte del 11 gennaio 2017

Fra i diversi strumenti dell’uomo il più stupefacente è senza dubbio il libro. Gli altri sono estensioni del suo corpo. Il microscopio, il telescopio, sono estensioni della sua vista; il telefono è l’estensione della voce; poi ci sono l’aratro, la falce e il martello, estensioni del suo braccio. Ma il libro è un’altra cosa: il libro è l’estensione della memoria e dell’immaginazione. — Jorge Luis Borges

Miguel Gomez Losada

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Ad alcuni piace la poesia

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Ad alcuni - cioè non a tutti. E neppure alla maggioranza, ma alla minoranza. Senza contare le scuole, dov'è un obbligo, e i poeti stessi, ce ne saranno forse due su mille. Piace - ma piace anche la pasta in brodo, piacciono i complimenti e il colore azzurro, piace una vecchia sciarpa, piace averla vinta, piace accarezzare un cane. La poesia - ma cos'è mai la poesia? Più d'una risposta incerta è stata già data in proposito. Ma io non lo so, non lo so e mi aggrappo a questo come all'àncora d'un corrimano. Wisława Szymborska

Buonanotte del 10 gennaio 2017

…Ricordò che la madre diceva che l'umore della cuoca cambia il sapore del cibo che prepara: per cucinare bene bisogna essere felici. — Il posto di ognuno - Maurizio De Giovanni

Gérard Stricher

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Alla figlia Scottie

Cara Pie, ho idee molto ferme sul fatto che tu faccia il tuo dovere. Mi puoi dare un po’ più di dettagli sulle tue letture in Francese? Sono contento che sei felice, ma non credo mai troppo alla felicità. Non credo mai nemmeno alla tristezza. Sono cose che vedi in scena o sullo schermo o sulla pagina stampata, non ti succedono mai veramente nella vita. Tutto ciò a cui credo nella vita sono i premi per la virtù (secondo i propri talenti) e le pene per non aver assolto i propri doveri, che sono doppiamente costose. Se il libro c’è nella biblioteca del campeggio, chiedi alla signora Tyson di lasciarti cercare il sonetto di Shakespeare in cui c’è il verso: «I gigli che marciscono puzzano assai più delle erbacce». Oggi son stato vuoto di ogni pensiero, la vita sembra fatta interamente del lavoro di mettere in piedi un racconto per il «Saturday Evening Post». Penso a te, sempre piacevolmente; se mi chiami «Pappy» ancora una volta, tirerò fuori il Gatto Bianco e gliele darò forte sul s

Buonanotte del 9 gennaio 2017

La verità è che non abbiamo bisogno soltanto di tranquillità. Ogni tanto dobbiamo essere turbati, tanto per cambiare. Da quanto tempo tu non sei turbata per davvero? Per qualcosa di importante, qualcosa che conta nella realtà? — Ray Bradbury, Fahrenheit 451

Mellonta Tauta

Partivano dalla più stravagante idea di questo mondo, cioè che tutti gli uomini nascono liberi e uguali; e questo a dispetto della rigorosa gradazione che così evidentemente contrassegna tutte le cose dell’universo, morale e fisico. Tutti votavano, vale a dire s’impicciavano degli affari pubblici – finchè alla fine si capì che ciò che è affare di tutti è affare di nessuno; e che la «Repubblica» – così si chiamava quella faccenda pazzesca – era del tutto priva di governo… Bastò riflettere un poco su tale scoperta per renderne evidenti le conseguenze, e cioè che era inevitabile che le canaglie dominassero e che, in una parola, un governo repubblicano non poteva che essere un governo di farabutti. — Edgar Allan Poe

Buonanotte del 8 gennaio 2017

Quando noi fotografiamo, vediamo una parte del mondo e un'altra la cancelliamo. — Luigi Ghirri, Lezioni di fotografia

Wendy Mcwilliams

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Dio e demonio

Potrei credere solo a un dio che sapesse danzare. E quando ho visto il mio demonio, l'ho sempre trovato serio, radicale, profondo, solenne: era lo spirito di gravità, grazie a lui tutte le cose cadono. Non con la collera, col riso si uccide. Orsù, uccidiamo lo spirito di gravità. Ho imparato ad andare: da quel momento mi lascio correre. Ho imparato a volare: da quel momento non voglio più essere urtato per smuovermi. Adesso sono lieve, adesso io volo, adesso vedo al di sotto di me, adesso è un dio a danzare, se io danzo. — Friedrich Nietzsche, Cosí parló Zarathustra, I, Del leggere e scrivere

Buonanotte del 7 gennaio 2017

Dare significato alla vita può sortire follia, ma la vita senza significato è la tortura dell’irrequietezza e del desiderio vago - è una nave che anela il mare eppur lo teme. — Antologia di Spoon River, Edgar Lee Masters

Alexandra Petrova

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Ancora una farfalla Succhia il fiore fino in fondo, nascendo come un frutto nuovo. Nel respiro di un sogno corrugato ora s’ingrossa, ora cala. Tremola sulle sue ali, nastri frementi di velluto, non solo armonia di riflessi, ma ombra di sgorbio dimenticato, due volte mutata di aspetto nell’oblio si è fatta più bella, irrompendo nell’evidenza solare da un soffocante corpo altrui.

Roland Topor

Il 7 gennaio del 1938, nasce a Parigi lo scrittore, commediografo e disegnatore satirico francese di origine polacca Roland Topor Mandare al macero dei libri è barbaro quanto bruciarli, ma provoca meno indignazione. I fogli vergini ottenuti grazie alle pagine stampate riciclate brulicano di fantasmi, parole che risorgono, desinenze verbali che finiscono per decomporsi, brandelli di punteggiatura che riaffiorano. L'autodafè, bruciare, cancella tutto molto meglio. (Penses-bètes)

Buonanotte del 6 gennaio 2017

Non c’è niente di più bello di una persona in rinascita. Quando si rialza dopo una caduta, dopo una tempesta e ritorna più forte e bella di prima. Con qualche cicatrice in più nel cuore, sotto la pelle, ma con la voglia di stravolgere il mondo, anche solo con un sorriso. — Anna Magnani

La strada giusta

Avete la sensazione profonda di aver trovato la strada giusta? Allora, seguitela senza chiedere l'opinione di nessuno. Se volete assolutamente porre delle domande, ponetele alla vostra anima, al vostro spirito, al vostro Dio interiore. Obietterete che non avete mai ricevuto la minima risposta da loro: ebbene,vi sbagliate. Ogni volta che interrogate il principio divino che è in voi, ricevete una risposta. Se non la sentite, significa che i muri della vostra coscienza sono troppo spessi. Diminuite lo spessore di quei muri, e constaterete che ogni volta vi viene data una risposta. Quando avete bisogno di essere guidati, rivolgete la vostra domanda al Cielo: fatelo sinceramente, intensamente. Una volta espressa la domanda, non pensateci più: la risposta verrà, entro un lasso di tempo più o meno lungo, tramite un animale, un oggetto, una frase letta o ascoltata, l'incontro con una persona, un sogno. Naturalmente, per riconoscerla bisogna saper essere attenti. Se ci riusci

Buonanotte del 5 gennaio 2017

Non è vero che uno più uno fa sempre due. Una goccia più una goccia fa una goccia più grande. — Tonino Guerra

I rapporti umani

Un giorno incontriamo la persona giusta. Restiamo indifferenti, perché non l’abbiamo riconosciuta. Passeggiamo con la persona giusta per le strade di periferia, prendiamo a poco a poco l'abitudine di passeggiare insieme ogni giorno. Di tanto in tanto, distratti, ci chiediamo se non stiamo forse passeggiando con la persona giusta: ma crediamo piuttosto di no. Siamo troppo tranquilli, la terra e il cielo non sono mutati; i minuti e le ore fluiscono quietamente, senza rintocchi profondi nel nostro cuore. Noi ci siamo sbagliati già tante volte: ci siamo trovati in presenza della persona giusta, e non la era. (…) Per settimane e mesi, passiamo i giorni con la persona giusta, senza sapere: solo a volte, quando rimasti soli ripensiamo a questa persona, la curva delle sue labbra, certi suoi gesti inflessioni della voce, nel ripensarli, ci danno piccolo sussurro al cuore: ma non teniamo conto dun così piccolo, sordo sussulto. La cosa strana, con questa persona, è che ci sentiamo sempre cos

Buonanotte del 4 gennaio 2017

Io non so se Dio esiste, ma se non esiste ci fa una figura migliore. — Stefano Benni

La chiave

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La chiave c'era e non c'è più. Come entreremo in casa? Qualcuno la potrà trovare, la guarderà - per farne cosa? Camminando la rigira su e giù come un ferro da buttare. Ma se lo stesso accadesse all'amore che io provo per te, non solo a noi, al mondo intero questo amore mancherebbe. Sollevato nell'altrui mano non aprirà nessuna casa e sarà solo una forma e che ruggine la roda. Non da carte, astri o grido di pavone è tratta questa predizione. Wisława Szymborska

Rebecca Crowell

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Rebecca Crowell

Buonanotte del 3 gennaio 2017

Si nasce e si muore soli, in mezzo c'è un gran traffico. — Paolo Conte

Secoli

Attraverso i secoli l'uomo ha ricercato qualcosa al di là di se stesso, al di là del benessere materiale - qualcosa che chiamiamo verità o Dio oppure realtà, uno stato eterno - qualcosa che non può essere turbato dagli avvenimenti, dal pensiero o dalla corruzione umana. L'uomo si è sempre posto la domanda: che cosa è tutto quanto? la vita ha davvero un significato? Egli vede l'enorme confusione della vita, le brutalità, le rivolte, le guerre, le eterne fratture di religione, ideologia e nazionalità, e con un senso di profonda e costante frustrazione chiede cosa bisogna fare, cos'è questa cosa che chiamiamo vita, e se c'è qualcosa aldilà di essa. E poiché non è riuscito a trovare quello che ha sempre cercato, questa cosa senza nome a cui vengono dati migliaia di nomi, ha coltivato la fede - fede in un saggio o in un ideale - e la fede invariabilmente genera violenza. In questa perenne battaglia che chiamiamo vivere, tentiamo di fissare un codice di comportamen

Buonanotte del 2 gennaio 2017

L'unica gioia al mondo è cominciare. È bello vivere perché vivere è cominciare, sempre, ad ogni istante. Quando manca questo senso - prigione, malattia, abitudine, stupidità, - si vorrebbe morire. — Cesare Pavese

La costola di Adamo

Nella sua personalissima scala di valori al sesto grado c’erano i bambini che urlano nei ristoranti, i bambini che urlano nelle piscine, i bambini che urlano nei negozi, in generale i bambini che urlano. Poi le telefonate che offrono impossibili contratti convenienza per luce-acqua-gas-cellulare, la coperta che scappa dal materasso e scopre i piedi in una fredda notte d’inverno e gli apericena. Al settimo grado c’erano i ristoranti lenti nel servizio, gli intenditori di vino e il collega che aveva mangiato aglio la sera prima. All’ottavo gli spettacoli che andassero oltre l’ora e un quarto, fare o ricevere regali, le macchinette dei videopoker e Radio Maria. Al nono grado c’era l’invito a un matrimonio, a un battesimo, a una comunione o anche semplicemente a una festa. I mariti che si lamentano delle mogli, le mogli che si lamentano dei mariti. — Antonio Manzini

Buonanotte del 1 gennaio 2017

Quando soffia il vento del cambiamento, alcuni costruiscono muri, altri mulini a vento. cit.

Rebecca Rousseau

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Rainforest Cloud (by rebecca rousseau art)

Partire

Partire è anzitutto uscire da sé. Rompere quella crosta di egoismo che tenta di imprigionarci nel nostro “io”. Partire è smetterla di girare intorno a noi, come se fossimo al centro del mondo e della vita. Partire è non lasciarsi chiudere negli angusti problemi del piccolo mondo cui apparteniamo: qualunque sia l’importanza di questo mondo, l’umanità è più grande ed è essa che dobbiamo servire. Partire non è divorare chilometri, attraverso i mari, volare a velocità supersoniche. Partire è anzitutto aprirci agli altri, scoprirli, farsi loro incontro. Aprirci alle idee, comprese quelle contrarie alle nostre, significa avere il fiato di un buon camminatore. Felice chi comprende e vive questo pensiero: “Se non sei d’accordo con me, tu mi fai più ricco”. Aver vicino a sé un uomo che è sempre d’accordo, già prima che glielo chieda incondizionatamente, non è avere un compagno, ma un’ombra. È possibile viaggiare da soli. Ma un buon camminatore sa che il grande viaggio è quello del

Jerome David Salinger

Il 1° gennaio del 1919, nasce a New York, Jerome David Salinger Quelli che mi lasciano proprio senza fiato sono i libri che quando li hai finiti di leggere e tutto quel che segue vorresti che l'autore fosse tuo amico per la pelle e poterlo chiamare al telefono tutte le volte che ti gira. (Il giovane Holden)

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