Cristina Ramb

il sabato poesia

Quando cade la sera in cui confondo
le quotidiane cose e i nomi
mi si raggrinziscono i verbi e le mani
i ricordi si mescolano ai sogni
il passato s’appropria del presente.
Quando sono un fastidio per tutti
la mia illogica verità, la mia non risposta
e mi cade il mangiare dalla bocca
mi si annuvolano gli occhi nell’assenza
si fermano le mie gambe.
Forse perderò i codici e la paura
regni finalmente nella mia memoria la dimenticanza
e non faccia male l’amore né la nostalgia
e non sanguinino ferite aperte male.
Può darsi che sia felice in un modo strano
senza presagi, né dubbi, né rancori
in un corpo vinto dal tempo
che non può ricordarsi del premere
della fame e la sete date dal desiderio.
Quando finiscono gli spazi della lucidità
e resto legata dai silenzi
nella notte parole senza senso
girano folli così lontane da un fonema.
Sarà questa sera …
e per questo
che oggi mi urge una poesia

 Cristina Ramb

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