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Visualizzazione dei post da marzo, 2018

Buonanotte del 31 marzo 2018

«La caccia alla felicità conduce nel folto della boscaglia. La felicità vi deve entrare. Essa non si trova a suo agio fra gli impazienti; dovrebbe assomigliare alla preparazione che diviene sempre più bella. La vita non può avere fretta; deve rallentare, come avviene per i grandi fiumi che scorrono verso il mare. A misura che, con l'età, essa acquista profondità e potenza interiore, porta con sé oro, navi ed esseri strani e prodigiosi.» —  Ernst Jünger, Heliopolis

Volodymyr Orlovsky

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Seascape, Volodymyr Orlovsky, c. 1885

Magda De Grada

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Ci troveremo un giorno... Ci troveremo un giorno al di là del fiume torbido delle nostre passioni su una riva incantata dove il silenzio è millenne! Ogni spino avvelenato sarà un fiore innocente e l'ardore che ci estingue sarà ombra e frescura e le lacrime versate dolce ruscello per specchiarvi i volti risoffusi di pudore. E ogni parola vana, silenzio, ogni parola amara, silenzio, vasto e senza memorie: che l'armonioso gesto de' nostri adorni riposi popolerà d'ombre placate. Per quel filo sottile - prefazione di Alberto Savinio - Crocetti Editore 2002

Buonanotte del 30 marzo 2018

Un bel giorno tutto avrà un senso. Quindi, per il momento, non farti deprimere dalla confusione, sorridi attraverso le lacrime e cerca di comprendere che tutto ciò che succede ha una ragione —  Paulo Coelho

Joseph Beuys

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Joseph Beuys The Silence Of Marcel Duchamp Is Overrated, 1964

Presenze

“Mi è capitato tante volte di trovarmi seduto sulla vetta di un monte e godere dello spazio infinito, fin la dove gli occhi non arrivano; oppure di stare immobile e concentrato a scrutare la penombra di una foresta. Ho apprezzato, sinceramente, la mia immensa e disperata solitudine, ho sentito la mia piccolezza di fronte a grandiosi scenari: mi sono sentito nullità e, proprio per questo, spogliato di qualsiasi ruolo e responsabilità; se non quella derivante dalla consapevolezza di esistere. Mi sono abbandonato, come morto, sulla superficie del silenzio e mi sono lasciato portare al largo dalla corrente dei pensieri, riprendendomi poi all’improvviso, impaurito dal vuoto e dalla mia distanza dal mondo. I ritmi lenti, le atmosfere e le immagini della natura hanno il potere dei infiltrarsi nelle fessure dell’anima, come l’acqua del disgelo nelle crepe della roccia.” Giancarlo Ferron “I segreti del bosco – Presenze”

Buonanotte del 29 marzo 2018

L'umanità deve vivere in un mondo unito, dove si mescolino le razze, le lingue, i costumi e i sogni di tutti gli uomini. Il nazionalismo ripugna alla ragione. In nulla beneficia i popoli. Serve solo affinché in suo nome si commettano i peggiori abusi. —  Isabel Allende, D’amore e ombra

Volodymyr Orlovsky

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At the Seashore

Il cappotto

La sua conversazione abituale con gli inferiori si distingueva per la severità, e consisteva quasi esclusivamente di tre frasi: «Come osa?» «Sa lei con chi parla?» «Capisce lei davanti a chi si trova?». Del resto era nell’anima un buon uomo, bravo con i compagni, servizievole; ma il grado di generale lo aveva completamente tolto di senno. Dopo aver ottenuto il grado di generale, si era in qualche modo confuso, come smarrito, e non sapeva proprio come comportarsi. Se gli accadeva di trovarsi con dei suoi pari, era ancora un uomo come si deve, un uomo a posto, sotto molti rapporti persino non stupido; ma non appena gli capitava di trovarsi in una società in cui c’erano persone che fossero sia pure di un grado inferiori a lui, allora le cose si mettevano semplicemente male: stava zitto, e il suo atteggiamento suscitava compatimento, tanto più che egli stesso sentiva che avrebbe potuto trascorrere il tempo in modo incomparabilmente migliore. Si notava nei suoi occhi, talvolta, un forte de

Buonanotte del 28 marzo 2018

C'è ancora chi si ostina a dire che l'amore è vero solo se dura per sempre. “Se finisse allora non è mai iniziato”. Che enorme stronzata. Se per caso un fiore muore, non era un fiore? Oppure ha avuto il suo tempo per crescere e sbocciare, e poi è appassito? Solo perché è appassito non si può dire che non fosse un fiore. E, per assurdo, solo i fiori finti durano per sempre. —  hairubatolamiafelicita

Alexander Calder

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1968

Scheletro di dinosauro

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Diletti Fratelli, ecco un esempio di proporzioni sbagliate: di fronte a noi si erge uno scheletro di dinosauro - Cari Amici, a sinistra la coda verso un infinito, a destra il collo verso un altro - Egregi Compagni, nel mezzo quattro zampe che affondarono nella melma sotto il dosso del tronco - Gentili Cittadini, la natura non sbaglia, ma ama gli scherzi: vogliate notare questa ridicola testolina - Signore, Signori, una testolina così nulla poteva prevedere, e per questo è la testolina di un rettile estinto - Rispettabili Convenuti, un cervello troppo piccolo, un appetito troppo grande, più stupido sonno che assennato timore - Illustri Ospiti, in questo senso noi siamo assai più in forma, la vita è bella e la terra ci appartiene - Esimi Delegati, il cielo stellato sopra la canna pensante, la legge morale dentro di lei - Onorevole Commissione. è andata bene una volta e forse soltanto sotto quest'unico sole - Altissimo Consiglio, che mani abili

Buonanotte del 27 marzo 2018

E se trovate una persona che vi fa sorridere solo con un ciao, che vi sa tenere testa, che con un abbraccio vi tira su e vi aggiusta il cuore, che vi sta accanto anche dopo tutto, nonostante tutto e anche dopo avervi conosciuti davvero, vi prego, tenetela. —  Labellezzadellepiccolecose

Edward Ruscha

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1961

Buonanotte del 26 marzo 2018

Resto convinto che in rarissime, rarissime occasioni, due esseri umani entrati davvero in contatto possano starsi antipatici. Mi pare che in fondo, conoscendoci, conoscendoci di più, sia impossibile arginare un trasporto, un sentimento di complicità, di alleanza, una forma di superiore e perfino allegra pietà per tutti, per il fatto di essere vivi, insieme, in questo momento. —  Paolo Di Paolo

Volodymyr Orlovsky

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Volodymyr Orlovsky (1842 – 1914) - Storm clouds, 1884

Singoli assalti

C’è un’arte di ricevere in faccia le sferzate del dolore, che bisogna imparare. Lasciare che ogni singolo assalto si esaurisca; un dolore fa sempre singoli assalti – lo fa per mordere piú risoluto e concentrato. E tu, mentre ha i denti piantati in un punto e inietta qui il suo acido, ricordati di mostrargli un altro punto e fartici mordere – solleverai il primo. Un vero dolore è fatto di molti pensieri; ora, di pensieri se ne pensa uno solo alla volta; sappiti barcamenare tra i molti, e riposerai successivamente i settori indolenziti. —  Cesare Pavese, Il mestiere di vivere

Buonanotte del 25 marzo 2018

Quella del mistero è la migliore esperienza che possiamo avere. È l'emozione fondamentale che veglia la culla della vera arte e della vera scienza. —  Albert Einstein

Paul Klee

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Comedians’ Handbill, 1938

J. Ortis

Io non so perché venni al mondo, né come, né cosa sia il mondo, né cosa io stesso mi sia. E s’io corro ad investigarlo, mi ritorno confuso d’una ignoranza sempre più spaventosa.. Non so cosa sia il mio corpo, i miei sensi, l’anima mia; e questa stessa parte di me che pensa ciò ch'io scrivo, e che medita sopra di tutto e sopra se stessa, non può conoscersi mai. Invano io tento di misurare con la mente questi immensi spazi dell’universo che mi circondano. Mi trovo come attaccato a un piccolo angolo di uno spazio incomprensibile, senza sapere perché sono collocato piuttosto qui che altrove; o perché questo breve tempo della mia esistenza sia assegnato piuttosto a questo momento dell’eternità, che a tutti quelli che precedevano, e che seguiranno. Io non vedo da tutte le parti altro che infinità le quali mi assorbono come un atomo. Ugo Foscolo    -    Le ultime lettere di J. Ortis, 1799

Buonanotte del 24 marzo 2018

Sono onnivoro di sentimenti, di esseri, di libri, di avvenimenti e di battaglie. Mi mangerei tutta la terra, mi berrei tutto il mare. —  Pablo Neruda, Confesso che ho vissuto

Alexander Calder

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Carton d’invitation ouverture galerie Maeght Zürich 1970

Alfred Kolleritsch

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Sopra le nubi o sotto le nubi si allontana verso la fine, prima e decenni, a contarli. Sui prati, nei campi, nei viottoli come presente di una voce, scrive il fuoco una montagna, che svetta. Fuggevole pretende l'inizio, più lungo lo sguardo prima del giorno. Traduzione di Riccarda Novello - Alfred Kolleritsch - Il primato della fioritura - a cura di Riccarda Novello - Crocetti Editore 2000

Buonanotte del 23 marzo 2018

Tutte le grandi passioni hanno la disperata necessità di rivelarsi, di raccontare la loro storia. —  Patrick McGrath - Follia

Eben Goff

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Aluminum-plate monoprints on Rives BFK

Cielo nero

Per adesso, questo è quello che sappiamo della Materia. Una manciata di tipi di particelle elementari, che vibrano e fluttuano in continuazione fra l'esistere e il non esistere, pullulano nello spazio anche quando sembra non ci sia nulla, si combinano assieme all'infinito come le venti lettere di un alfabeto cosmico per raccontare l'immensa storia delle galassie, delle stelle innumerevoli, dei raggi cosmici, della luce del sole, delle montagne, dei boschi, dei campi di grano, dei sorrisi dei ragazzi alle feste, e del cielo nero e stellato la notte. —  C. Rovelli, “Sette brevi lezioni di fisica”

Buonanotte del 22 marzo 2018

Silenzio prima di nascere, silenzio dopo la morte, la vita è puro rumore tra due insondabili silenzi. —  Isabel Allende, Paula

Mitjili Napurrula

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Letteratura

La notte scorsa parlavamo dell'eliminazione dell'inessenziale che viene operata nella letteratura, eliminazione grazie alla quale ci viene data una “dose” concentrata di vita. Quasi indignata ho detto: “È proprio questo il pericolo della letteratura, ti prepara a vivere, ma ti condanna anche alla delusione, perché intensifica l'idea della vita, tralasciando i momenti monotoni o stagnanti. […]” La letteratura è un'esagerazione, una drammatizzazione, e tutti quelli che se ne nutrono (come facevo io), corrono il grande rischio di voler approssimare un ritmo impossibile, di cercare di vivere all'altezza delle scene di Dostoevskij ogni giorno. —  Anaïs Nin, Diario I: 1931-1934

Buonanotte del 21 marzo 2018

Ci sono sempre due scelte nella vita: accettare le condizioni in cui viviamo o assumersi la responsabilità di cambiarle. —  Denis Waitley

Joseph Mallord William Turner

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‘Norham Castle, Sunrise’ c.1845

Vivo

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Ormai abbracciamo soltanto. Lo abbracciamo vivo. Capaci ormai di agguantarlo solo con un balzo del cuore. Con scandalo della ragna, nostra parente per parte di madre, non verrà divorato. Lasciamo che la sua testa, graziata da secoli, riposi sulla nostra spalla. Per mille complicate ragioni è nostra abitudine ascoltarlo respirare. Scacciate a fischi dalla scena dei misteri. Disarmate dal crimine, diseredate dell’orrore femminile. A volte solo le unghie brillano, scalfiscono, si spengono. Sanno, riescono almeno a immaginare di quale fortuna sono l’ultima argenteria? Lui già si è dimenticato di fuggire da noi. Non sa cosa sia sentirsi addosso la paura dai cento occhi. Ha l’aspetto di uno a malapena nato. Tutto da noi. Tutto nostro. Con l’ombra implorante del ciglio sulla guancia. Con un mesto rivolo di sudore tra le scapole. Così lui è ora per noi e così si addormenterà. Fiducioso. Nell’abbraccio di una morte caduta in prescizione. Wisława

Buonanotte del 20 marzo 2018

Quando siamo troppo allegri, in realtà siamo infelici. Quando parliamo troppo, in realtà siamo a disagio. Quando urliamo, in realtà abbiamo paura. In realtà, la realtà non e’ quasi mai come appare. Nei silenzi, negli equilibri, nelle “continenze” si trovano la vera realtà e la vera forza. —  Virginia Woolf

Bertrand Beaufour

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Le petit bois

Il cibo dell'uomo

Dei quasi sette miliardi di persone che abitano la Terra, un miliardo soffre la fame e un miliardo soffre perché mangia troppo. Due aspetti della stessa medaglia, creati dalla mancanza di giustizia, tragedie a cui assistiamo quotidianamente. Eppure sarebbe semplice: consentire ai popoli del mondo povero di coltivare la loro terra (l’agricoltura industriale, la monocultura, espropria i contadini della loro terra e perpetua la fame) e offrire ai popoli del mondo ricco la possibilità di scegliere cibi naturali (noi del mondo ricco non scegliamo il cibo, è il cibo che sceglie noi). —  Franco Bertino

Buonanotte del 19 marzo 2018

Perché non dire subito con sincerità ciò che si ha nel cuore, quando si sa che la tua parola non sarà gettata al vento? E così ognuno di noi appare più severo di quanto non sia in realtà, come se temesse di offendere i propri sentimenti dichiarandoli in anticipo… —  Fëdor Dostoevskij, Le notti bianche

John Virtue

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London

La macchia umana

Noi lasciamo una macchia, lasciamo una traccia, lasciamo la nostra impronta. Impurità, crudeltà, abuso, errore, escremento, seme: non c’è altro mezzo per essere qui. Nulla a che fare con la disobbedienza. Nulla a che fare con la grazia o la salvezza o la redenzione. È in ognuno di noi. Insita. Inerente. Qualificante. La macchia che esiste prima del segno. Che esiste senza il segno. La macchia così intrinseca non richiede un segno. La macchia che precede la disobbedienza, che comprende la disobbedienza e frusta ogni spiegazione e ogni comprensione. Ecco perché ogni purificazione è uno scherzo. Uno scherzo crudele, se è per questo. La fantasia della purezza è terrificante. È folle. Cos’è questa brama di purificazione, se non l’aggiunta di nuove impurità? —  Philip Roth

Buonanotte del 18 marzo 2018

Come mai l'unica forza pulsante, la vita, è un evento così tragico e amaro? Dalla torbida umidità del grembo arriviamo sulla terra secca e arida, dalla quale non c'è ritorno. L'unico bene vitale che rimane eterno è l'amore. —  Jack Kerouac, Il mare è mio fratello

Gerhard Richter

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Gerhard Richter (b. 1932) - Wand (Wall), 1994

All'ombra delle fanciulle in fiore

La felicità non può attuarsi mai. Anche se le circostanze vengono superate, la natura trasporta la lotta dall'esterno all'interno e, a poco a poco, muta il nostro cuore abbastanza perché desideri una cosa diversa da ciò che gli vien dato di possedere. E se la vicenda è stata così rapida che il nostro cuore non ha avuto il tempo di mutare, non per questo la natura dispera di vincerci, in una maniera più tardiva, è vero, più sottile, ma altrettanto efficace. Allora, all'ultimo istante il possesso della felicità ci vien tolto, o piuttosto, a questo stesso possesso la natura, per un'astuzia diabolica, dà incarico di distruggere la felicità. Avendo fallito in tutto quanto rientra nel campo dei fatti della vita, la natura crea un'estrema impossibilità, l'impossibilità psicologica della felicità. Il fenomeno della felicità non s'avvera o dà luogo alle reazioni più amare. Marcel Proust

Buonanotte del 17 marzo 2018

Non è mai troppo tardi per essere ciò che avresti potuto essere. George Eliot

Shane Drinkwater

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Michail Ajzenberg

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Come il silenzio trapassa in un ronzio sotto la fronte, così l'appartamento alla chetichella è diventato proprietà di mediocri oggetti da regalo. Nel loro museo immaginario nessuno gli ha assegnato un posto: ci sono sempre stati; qui si ergevano, foderati di una paziente asfissia, lasciati dal riflusso di una festosa onda svanita. E alla parete una foglia autunnale turbina sul normografo. L'aria pesante è zuccherina, ma in essa non c'è delizia. traduzione di Paolo Galvagni - AA. VV. - La nuova poesia russa - a cura di Paolo Galvagni - Crocetti Editore 2003

Buonanotte del 16 marzo 2018

No, la colpa è della notte. In una notte con un’aria così pulita, le persone finiscono col raccontarsi. Senza accorgersene, aprono il proprio cuore e, rivolte a chi gli sta accanto, cominciano a parlare come se stessero confessandosi con delle stelle che splendono nello spazio. Nello schedario del mio cervello, alla voce “Notti d’estate”, ci sono un sacco di immagini di notti come questa. —  Banana Yoshimoto - Tsugumi

Alfred Jensen

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Alfred Jensen (Guatemalan - American, 1903-1981) - Vertical and Horizontal Rainbows, 1959

Lasciar andare

Lasciar andare non significa smettere d’aver cura, ma comprendere che non si può agire al posto degli altri. Lasciar andare non è chiamarsi fuori, ma rendersi conto che non si possono controllare gli altri. Lasciar andare non è far sì che gli altri imparino dalle naturali conseguenze dei loro atti, ma permettere loro di farlo. Lasciar andare non è un’ammissione d’impotenza, ma comprensione che il risultato non dipende soltanto da noi. Lasciar andare non è biasimare gli altri o cercare di cambiarli, ma tirar fuori il meglio da se stessi. Lasciar andare non è giudicare, ma permettere agli altri di essere umani. Lasciar andare non è mettersi in mezzo a dirigere tutto ma permettere agli altri di compiere i loro destini. Lasciar andare non è non essere protettivi, ma permettere agli altri di affrontare la realtà. Lasciar andare non è negare, ma accettare. Lasciar andare non è brontolare, riproverare o discutere, ma vedere i propri difetti e correggerli. Lasciar andare n

Buonanotte del 15 marzo 2018

La nostra gloria maggiore non consiste nel non sbagliare, ma nel risollevarsi ogni volta che cadiamo. —  Confucio

N. R. Hills

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The Train Beneath The Waves

Non ho...

Non ho pazienza per alcune cose, non perché sia diventata arrogante, semplicemente perché sono arrivata a un punto della mia vita in cui non mi piace più perdere tempo con ciò che mi dispiace o ferisce. Non ho pazienza per il cinismo, critiche eccessive e richieste di qualsiasi natura. Ho perso la voglia di compiacere chi non mi aggrada, di amare chi non mi ama e di sorridere a chi non mi sorride. Non dedico più un minuto a chi mente o vuole manipolare. Ho deciso di non convivere più con la presunzione, l’ipocrisia, la disonestà e le lodi a buon mercato. Non tollero l’erudizione selettiva e l’arroganza accademica. Non mi adeguo più al provincialismo e ai pettegolezzi. Non sopporto conflitti e confronti. Credo in un mondo di opposti, per questo evito le persone rigide e inflessibili. Nell’amicizia non mi piace la mancanza di lealtà e il tradimento. Non mi accompagno con chi non sappia elogiare o incoraggiare. I sensazionalismi mi annoiano e ho difficoltà ad accettare coloro a cui non p

Buonanotte del 14 marzo 2018

La cosa migliore che possa capitarti: avere qualcuno a fianco che non smette mai di cercarti. Nemmeno quando ti perdi nei tuoi silenzi. —  Roberto Pellico

Paul Klee

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Die Glocke - 1919

Visto dall'alto

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Su un viottolo giace uno scarabeo morto. tre paia di zampette ripiegate con cura sul ventre. Invece del disordine della morte - ordine e pulizia. L'orrore di questo spettacolo è moderato, la sua portata locale, dalla gramigna alla menta. La tristezza non si trasmette. Il cielo è azzurro. Per nostra tranquillità - gli animali non muoiono ma crepano d'una morte per così dire più piatta, perdendo -vogliamo crederlo - meno sensibilità e mondo, uscendo - così ci pare- da una scena meno tragica. Le loro animucce mansuete non ci ossessionano la notte, mantengono la distanza, conoscono i mores. E così questo scarabeo morto sul viottolo brilla non compianto verso il sole. Basta pensarci per la durata di uno sguardo: sembra che non gli sia accaduto nulla d'importante. L'importante, pare, riguarda noi. Solo la nostra vita, solo la nostra morte, una morte che gode di una forzata precedenza. Wisława Szymborska

Buonanotte del 13 marzo 2018

Ho qualcosa dentro che mi fa andare avanti. Credo sia qualcosa che ha a che fare con il domani, con il fatto che c’è sempre un domani, e che quando arriva tutto può cambiare. —  W. Burroughs

Jules Olitski

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Il popolo disperso

Il popolo disperso della sinistra italiana dovrebbe liberarsi della zavorra di un piccolo ceto politico ossessionato dalla sola sopravvivenza e gettarsi per l’alto mare dei temi universali, la fine del lavoro, il disarmo nucleare, la difesa dei beni comuni essenziali per la vita come l’acqua e la terra, i mutamenti climatici, la guerra alle disuguaglianze globali. Con proposte davvero rivoluzionarie, come proibire per legge la povertà, stabilire il divieto di brevettare organismi viventi, capovolgere le politiche fiscali in senso redistributivo, sancire il bando totale degli armamenti nucleari e tanto altro ancora. Insomma tornare all’Utopia. Riprendersi la voglia di sognare. La nostra storia sarebbe stata ben peggiore se nel buio delle galere fasciste un pugno di uomini non avesse osato immaginare un’Europa democratica, pacifica e solidale. Il manifesto di Ventotene, nel mezzo del conflitto mondiale, doveva apparire, ai più, un delirio di pazzi. Una sana folle utopia è oggi l’unica v

Buonanotte del 12 marzo 2018

Ogni uomo, nel corso della sua breve esistenza, deve scegliere eternamente tra la speranza insonne e la saggia rinuncia a ogni speranza, tra i piacere dell’anarchia e quelli dell’ordine, tra il Titano e l’Olimpico. Scegliere tra essi, o riuscire a comporre, tra essi, l’armonia. —  Marguerite Yourcenar, Memorie di Adriano

Marina Apollonio

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Blu+Blu - executed in 1969

Lo zoo

“Sono stato a visitare uno zoo dove erano tenuti in cattività degli animali appartenenti alla fauna europea. Non c’erano gabbie, ma solo recinti molto grandi e, per rendere meno penosa la permanenza forzata di quei poveri esemplari, era stato ricostruito il più possibile l’ambiente naturale. Lungo un certo tratto della recinzione correva una stradina pavimentata che consentiva ai visitatori di passeggiare e osservare. Il lato opposto era invece irraggiungibile dalle persone, inselvatichito e fitto di vegetazione, perché gli animali potessero ritirarsi e nascondersi in un posto relativamente tranquillo. Mi ero seduto in disparte, da solo, vicino al recinto dei lupi: da un po’ ne osservavo uno sdraiato e semi nascosto dal tronco di un pino silvestre. Ogni tanto alzava la testa e guardava svogliatamente il via vai dei visitatori: sembrava un grosso e innocuo cagnone che riposava accucciato sul tappeto del salotto. Era talmente assuefatto da quel continuo passaggio di persone vivaceme

Gabriele D'Annunzio

Il 12 marzo del 1863, nasce a Pescara Gabriele D'Annunzio Bisogna fare la propria vita, come si fa un'opera d'arte. Bisogna che la vita di un uomo d'intelletto sia opera di lui. La superiorità vera è tutta qui. (Il Piacere)

Buonanotte del 11 marzo 2018

Non è vero che le parole non contano. Le parole accarezzano, graffiano, e qualche volta uccidono. Poi ci sono quelle che mancano, che non arrivano, che fanno male per non essere state pronunciate. —  Angelo De Pascalis

Giacomo Balla

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Colpo di fucile

Il disaccordo

Penso che la cosa più eccitante, creativa e fiduciosa nell'azione umana sia precisamente il disaccordo, lo scontro tra diverse opinioni, tra diverse visioni del giusto, dell'ingiusto, e così via. Nell'idea dell'armonia e del consenso universale, c'è un odore davvero spiacevole di tendenze totalitarie, rendere tutti uniformi, rendere tutti uguali. Alla fine questa è un'idea mortale, perché se davvero ci fosse armonia e consenso, che bisogno ci sarebbe di tante persone sulla terra? Ne basterebbe una: lui o lei avrebbe tutta la saggezza, tutto ciò che è necessario, il bello, il buono, il saggio, la verità. Penso che si debba essere sia realisti che morali. Probabilmente dobbiamo riconsiderare come incurabile la diversità del modo di essere umani. Zygmunt Bauman

Buonanotte del 10 marzo 2018

Scrivere significa aprirsi a dismisura; perciò uno che sta scrivendo non sarà mai solo abbastanza, e mentre scrive non ci sarà mai silenzio abbastanza intorno a lui, e la notte non sarà mai notte abbastanza. Franz Kafka

Keith Vaughan

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Roberto Piumini

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Prima che tu mi fossi conosciuta erano fioche ere: dal profondo di un'infinita assenza sei venuta, ammutinando di gioia il mio mondo. Hai occhi celebrabili e tranquilli, un passo molto attento, una misura, un'eloquenza lieve, senza squilli, un corpo mite nella sua avventura. Io ti ho trovata degna di ogni canto, come un'alba in tempo di salute e come foglia germogliata accanto. Per chi è come te, molte perdute: estremità opposta del mio pianto, tappeto per mutanti estasi mute.

Buonanotte del 9 marzo 2018

Non preoccuparti di dove ti porterà la strada. Concentrati invece sul primo passo. E’ questa la parte più difficile, e in questo consiste la tua responsabilità. Una volta fatto quel passo, lascia che tutto vada dove deve andare, il resto verrà da sé. Non seguire la corrente. Sii tu la corrente. I dubbi sono una cosa buona. Significa che sei vivo, che stai cercando. —  Elif Shafak

Bruno Landi

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In tanti, non tutti

In tanti, non tutti, stiamo combattendo una dura battaglia. Avviene se organizzi un festival, se fai un libro, oppure semplicemente nel tuo lavoro. La battaglia è in corso anche negli amori che cerchiamo o tentiamo di mantenere. Tutto sta avvenendo a un bivio: da una parte qualcosa che possiamo definire l’umano e dall’altra qualcosa che possiamo chiamare autismo corale. L’autismo corale è nella sostanza un tumore di tutti. E questo è possibile per il fatto che siamo connessi e dunque le cellule infette si sono sono estese ovunque, hanno toccato le passioni intime e quelle civili. La velocità vertiginosa dei cambiamenti sta producendo una sorta di immobilità dello spirito. Dunque, prima e principale conseguenza: niente amore, niente rivoluzione. L’autismo corale potrebbe diventare la nostra antropologia definitiva, quella con cui ci congediamo per sempre dall’umano. Non finisce nulla: semplicemente la vita dei vivi viene sostituita dalla vita dei morti. Non è una cosa che deve accadere

Buonanotte del 8 marzo 2018

Forse non è giusto, ma a volte ciò che succede in un solo giorno, può cambiare un'intera vita. —  Khaled Hosseini

Lisa Bick

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Hejira, 2016

Storia del fantasticare

Pochi sanno che l'uomo vale per ciò che non fa, per le cose trascurabili che sa scartare, per gli accadimenti dai quali sa distogliere lo sguardo, per i bisogni che sa estinguere. Si fa una statua asportando il marmo superfluo dal blocco, si diventa schietti e pronti levando di mezzo le abitudini dannose, gl'impedimenti; alla stessa stregua: si impara a far attenzione togliendo di mezzo le informazioni di nessun conto. Al contrario l'uomo massa: in grazia dell'accumulo forsennato e distratto di notizie e di rappresentazioni, le quali restano poi tutte inutili perché non allegorizzate, egli smarrisce ogni possibilità di incontrare un limite, un destino. - Elémire Zolla

Buonanotte del 7 marzo 2018

È una gran cosa quando realizzi di avere ancora l'abilità di sorprenderti. Ti fa chiedere cos'altro puoi fare che ti sei dimenticato. —  American Beauty

Marta Jiménez Suárez

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In no man’s land

Esperimento

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Come un cortometraggio prima del film, in cui gli attori facevano del loro meglio per commuovermi,e anche farmi ridere, fu proiettato un interessante esperimento con una testa. La testa Un attimo prima era ancora attaccata al ― Adesso era mozzata, ognuno poteva vedere che non aveva tronco. Dal collo pendevano i tubi di una macchina Grazie alla quale il sangue circolava ancora. La testa Stava bene. Senza segni di dolore o almeno di sorpresa, seguiva con gli occhi il movimento d’un campanello. Col naso umido sapeva distinguere Il profumo del lardo dal nulla inodore, e leccandosi le labbra con evidente piacere salivava in omaggio alla fisiologia. Una fedele testa di cane, una affettuosa testa di cane, quando veniva carezzata,socchiudeva gli occhi, convinta di essere ancora parte di un tutto che piega il dorso se lisciato e dimena la coda. Ho pensato alla felicità e ho avuto paura. Perché se la vita fosse tutta qui, la testa era felice. Wisława Szymbor

Buonanotte del 6 marzo 2018

Tutto quello che vogliamo combattere fuori di noi è dentro di noi; e dentro di noi bisogna prima cercarlo e combatterlo. -Leonardo Sciascia-

Brian Blackham

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Light Space

La vita come mezzo della conoscenza

No. La vita non mi ha disilluso. Di anno in anno la trovo invece più ricca, più desiderabile e più misteriosa – da quel giorno in cui venne a me il grande liberatore, quel pensiero cioè che la vita potrebbe essere un esperimento di chi è volto alla conoscenza – e non un dovere, non una fatalità, non una frode. E la conoscenza stessa: può anche essere per altri qualcosa di diverso, per esempio un giaciglio di riposo o la via ad un giaciglio di riposo; oppure uno svago o un ozio; ma per me essa è un mondo di pericoli e di vittorie, in cui anche i sentimenti eroici hanno le loro arene per la danza e per la lotta. “La vita come mezzo della conoscenza” – con questo principio nel cuore si può non soltanto valorosamente, ma perfino gioiosamente vivere e gioiosamente ridere. —  Friedrich Nietzsche

Wassily Kandinsky

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Comets, 1938

E’ libero arbitrio

Un giorno un vecchio mi disse: ”Quando incontri qualcuno, e questo qualcuno ti fa fermare il cuore per alcuni secondi: fai attenzione, questo qualcuno potrebbe essere la persona più importante della tua vita. Se gli occhi si incrociano e in quel momento c’è la stessa luce intensa tra loro: stai allerta, può essere la persona che stai aspettando dal giorno che sei nato. Se il tocco delle labbra è stato intenso, se il bacio è stato appassionante e gli occhi si sono riempiti di acqua in quel momento: rifletti, c’è qualcosa di magico tra voi. Se il primo e l’ultimo pensiero del giorno è per quella persona, se il desiderio di stare insieme arriva a stringerti il cuore: ringrazia Dio, ti ha mandato un dono divino…l’amore. Se un giorno doveste chiedere perdono l’uno a l’altro per qualche motivo e in cambio ricevere un abbraccio, un sorriso, una carezza fra i capelli e i gesti varranno più di mille parole: arrenditi, voi siete fatti l’uno per l’altro. Se per qualche motivo fosse triste, se

Buonanotte del 4 marzo 2018

Attraverso l’esercizio della solitudine si coltiva la dignità: trovo estremamente più dignitoso chiedere l’elemosina che fare le scarpe al proprio collega in ufficio. —  Fabrizio De André

Emilio Pettoruti

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Pensierosa

Il corsetto

Il corsetto dalle pieghe diritte nascondeva un cuore agitato, e quelle labbra tanto pudiche si rifiutavan di raccontarne la tormenta. Era innamorata di Léon, e proprio per questo cercava la solitudine, per poter godere più liberamente della sua immagine. La vista reale della persona veniva a turbare la voluttà della fantasia; pronta a palpitare al suo passo, in presenza di lui si sentiva defraudata della dolcezza dell’emozione, le restava alla fine solo uno sbigottimento scolorante in tristezza. Léon non sapeva, quando usciva disperato da quella casa, che lei si alzava dalla sua sedia per rivederlo in strada. Si preoccupava di quel che lui poteva fare; gli spiava la faccia; inventò tutta una storia per avere il pretesto di visitare la sua stanza. Trovava ben fortunata la moglie del farmacista che poteva dormire sotto quello stesso tetto; in continuazione i suoi pensieri si abbattevano sulla casa di Homais come i piccioni del Léon d’oro che andavano là a tuffare nelle grondaie le za

Buonanotte del 3 marzo 2018

La necessità di parlare, l’imbarazzo di non aver nulla da dire e la brama di mostrarsi persone di spirito sono tre cose capaci di rendere ridicolo anche l’uomo più grande. —  Voltaire

Peter Harskamp

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Clarice Lispector

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Tra due note musicali esiste una nota, tra due fatti esiste un fatto, tra due granelli di sabbia, per quanti uniti, esiste un intervallo di spazio, esiste un sentire che sta in mezzo al sentire, negli interstizi della materia primordiale passa la linea di mistero e di fuoco che è il respiro del mondo, e il respiro continuo del mondo è ciò che noi udiamo e chiamiamo silenzio.

Buonanotte del 2 marzo 2018

La fortuna non esiste: esiste il momento in cui il talento incontra l'occasione. —  Seneca

Sati Zech

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Biglietto numero 8

Vedere il lato bello, accontentarsi del momento migliore, fidarsi di quest'abbraccio e non chiedere altro perché la sua vita è solo sua e per quanto tu voglia, per quanto ti faccia impazzire non gliela cambierai in tuo favore. Fidarsi del suo abbraccio, della sua pelle contro la tua, questo ti deve essere sufficiente, lo vedrai andare via tante altre volte e poi una volta sarà l'ultima, ma tu dici stasera, adesso, non è già l'ultima volta? Vedere il lato bello, accontentarsi del momento migliore, fidarsi di quando ti cerca in mezzo alla folla, fidarsi del suo addio, avere più fiducia nel tuo amore che non gli cambierà la vita, ma che non dannerà la tua perché se tu lo ami, e se soffri e se vai fuori di testa questi sono problemi solo tuoi; fidarsi dei suoi baci, della sua pelle quando sta con la tua pelle, l'amore è niente di più, sei tu che confondi l'amore con la vita. —  Pier Vittorio Tondelli, M.S. - Biglietto numero 8 (da Biglietti agli amici)

Buonanotte del 1 marzo 2018

L’artista è l'ultimo a farsi illusioni a proposito della sua influenza sul destino degli uomini […].  L'arte non è una forza, è soltanto una consolazione. Thomas Mann

Yves Zurstrassen

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American Gods

«Nelle sue storie Erodoto racconta battaglie, e un sacco di altri eventi. E poi ci sono gli dèi. Un tizio torna di corsa a fare rapporto sugli esiti di una battaglia; corre, corre, e in una radura incontra il dio Pan. Pan gli dice: “Di’ alla tua gente di erigermi un tempio in questo punto”. L’uomo risponde va bene e ricomincia a correre. Riferisce le notizie sulla battaglia e poi aggiunge: “Oh, a proposito, Pan vuole che gli costruiate un tempio”. Così, come se fosse una cosa naturale, capisci?» «Quindi ci sono storie che parlano di dèi. Che cosa stai cercando di dire? Che quella gente aveva le allucinazioni?» «No» rispose Shadow. «Assolutamente no.» Sam si mordicchiò la pellicina di un’unghia. «Ho letto un libro sul cervello. Ce l’aveva la mia compagna di stanza e continuava a sbandierarlo in giro. Parlava di quando cinquemila anni fa i lobi del cervello si sono fusi mentre prima la gente pensava che quando il lobo destro diceva qualcosa fosse la voce di un dio a ordinargli di

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