Presenze

“Mi è capitato tante volte di trovarmi seduto sulla vetta di un monte e godere dello spazio infinito, fin la dove gli occhi non arrivano; oppure di stare immobile e concentrato a scrutare la penombra di una foresta.
Ho apprezzato, sinceramente, la mia immensa e disperata solitudine, ho sentito la mia piccolezza di fronte a grandiosi scenari: mi sono sentito nullità e, proprio per questo, spogliato di qualsiasi ruolo e responsabilità; se non quella derivante dalla consapevolezza di esistere.
Mi sono abbandonato, come morto, sulla superficie del silenzio e mi sono lasciato portare al largo dalla corrente dei pensieri, riprendendomi poi all’improvviso, impaurito dal vuoto e dalla mia distanza dal mondo.
I ritmi lenti, le atmosfere e le immagini della natura hanno il potere dei infiltrarsi nelle fessure dell’anima, come l’acqua del disgelo nelle crepe della roccia.”

Giancarlo Ferron “I segreti del bosco – Presenze”

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