American Gods

«Nelle sue storie Erodoto racconta battaglie, e un sacco di altri eventi. E poi ci sono gli dèi. Un tizio torna di corsa a fare rapporto sugli esiti di una battaglia; corre, corre, e in una radura incontra il dio Pan. Pan gli dice: “Di’ alla tua gente di erigermi un tempio in questo punto”. L’uomo risponde va bene e ricomincia a correre. Riferisce le notizie sulla battaglia e poi aggiunge: “Oh, a proposito, Pan vuole che gli costruiate un tempio”. Così, come se fosse una cosa naturale, capisci?»
«Quindi ci sono storie che parlano di dèi. Che cosa stai cercando di dire? Che quella gente aveva le allucinazioni?»
«No» rispose Shadow. «Assolutamente no.»
Sam si mordicchiò la pellicina di un’unghia. «Ho letto un libro sul cervello. Ce l’aveva la mia compagna di stanza e continuava a sbandierarlo in giro. Parlava di quando cinquemila anni fa i lobi del cervello si sono fusi mentre prima la gente pensava che quando il lobo destro diceva qualcosa fosse la voce di un dio a ordinargli di fare questo e quello. È solo una questione di cervello, insomma.» «Preferisco la mia teoria» disse Shadow.
«E quale sarebbe?»
«Che una volta alla gente capitava di incontrare gli dèi, ogni tanto.» «Ah.»
Silenzio.

—  Neil Gaiman - American Gods (Italian Edition) 

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