24 ottobre

Il 24 ottobre 1868 nacque a Saint-Mandé (Francia). Scrittrice, orientalista, antropologa, cantante, anarchica, buddista ed esploratrice franco-belga ma conosciuta soprattutto per essere stata la prima donna occidentale giunta a Lhasa nel 1924, la capitale del Tibet all'epoca vietata agli stranieri, dopo ben otto lunghi mesi di cammino iniziati in Mongolia. Le sue opere, sempre ben scritte e ben documentate, influenzarono notevolmente gli scrittori “beat” Jack Kerouac e Allen Ginsberg, così come il filosofo Alan Watts.

«L'obbedienza è la morte. Ogni istante in cui l'uomo si sottomette ad una volontà esterna è un istante perso della sua vita. Quando l'individuo è costretto ad effettuare un accordo contrario al suo desiderio o gli è impedito di agire secondo il suo bisogno, smette di vivere la propria vita e, mentre chi comanda aumenta il suo potere vitale grazie alla forza con cui domina, chi obbedisce si annienta … Chiunque ostacola la vita di un uomo impedendogli di vivere pienamente con tutte le sue facoltà e necessità , minaccia la sua esistenza … In questa lotta più che in qualunque altra bisognerebbe utilizzare ogni arma, la forza o l'astuzia, può l'uomo dunque adottare la sua legittima difesa. L'obiettivo dell'uomo è di essere un uomo. Lo scopo della vita è di vivere»

Elogio della vita (1898) Alexandra David-Néel

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