Furore

 Ecco il nodo, per voi che odiate il cambiamento e temete la rivoluzione. Vi conviene tenere separati questi due uomini accoccolati, fare in modo che si odino, che si temano, che diffidino l'uno dall'altro. E’ questo l'embrione della cosa che temete. E’ questo lo zigote, perché adesso “Ho perso la mia terra” è cambiato; una cellula si è scissa e dalla sua scissione nasce la cosa che odiate: “Abbiamo perso la nostra terra”. Ecco dov'è il pericolo, perché due uomini sono soli e confusi quanto può esserlo uno. E da questo primo “noi” nasce una cosa ancor più pericolosa: “Ho poco da mangiare” più “ Non ho niente da mangiare”, allora la cosa è in marcia, il movimento ha una direzione. Adesso basta una piccola moltiplicazione, e questa terra e questo trattore diventano nostri.

 John Steinbeck - Furore


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