l ritorno di Filip Latinovicz
Quanto sono tristi le Igee di gesso nelle vetrine impolverate delle farmacie! Come la latta dei giocattoli, sottili e trasparenti e privi di senso, così sono gli steccati degli schemi mentali che gli esseri umani mettono fra sé e la verità e la concretezza della vita. In effetti sono come i mattoncini dei giocattoli infantili, le religioni, gli assurdi usi natalizi, idilli che introducono il culto della pura menzogna, e da ogni parte spunta la merce: comprate margarina, cioccolata, arance, vaniglia, tessuti, gomma!
Gli esseri umani hanno inventato la tappezzeria, i tappeti, il parquet, i tubi dell’acqua calda, le porte a vetri, i pesciolini dorati, i cactus e intere vetrine di libri nei loro appartamenti che nessuno mai legge.
Gli esseri umani hanno inventato la tappezzeria, i tappeti, il parquet, i tubi dell’acqua calda, le porte a vetri, i pesciolini dorati, i cactus e intere vetrine di libri nei loro appartamenti che nessuno mai legge.
Gli esseri umani hanno ammucchiato sotto i loro tetti la maiolica cinese, gli acquerelli, le tovaglie damascate, le calze di seta, le pellicce e le pietre preziose.
Gli esseri umani si dipingono le unghie come gli antichi orientali, fanno il bagno in vasche di marmo, viaggiano in carrozze riscaldate, bevono amari e liquori digestivi, ma in fondo non hanno nessuna idea di cosa sia la realtà della vita e di come bisognerebbe vivere.
Gli esseri umani si dipingono le unghie come gli antichi orientali, fanno il bagno in vasche di marmo, viaggiano in carrozze riscaldate, bevono amari e liquori digestivi, ma in fondo non hanno nessuna idea di cosa sia la realtà della vita e di come bisognerebbe vivere.
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