Immaginazione

La mia immaginazione amava attardarsi tra naufragi e atroci privazioni, scene di morte o prigionia tra orde barbare, evocava un’intera esistenza trascorsa tra lacrime e dolori, su qualche grigio e desolato scoglio, in un oceano vergine e sconosciuto. Siffatte visioni o desideri – perché esse assurgono allo stato di veri desideri – sono comuni, mi hanno assicurato più tardi, a tutta la numerosa razza dei giovani melanconici. Al tempo di cui parlo, io le consideravo solo come profetici lampi di un destino, che mi sentivo in certa misura designato a vivere. Augustus partecipava completamente del mio stato d’animo. È probabile infatti che la nostra intima comunione si fosse risolta in un parziale scambio di nature.

Edgar Allan Poe


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