L'ora del destino
Lo scrittore e giornalista Gian Carlo Fusco - pugile dilettante, ballerino improvvisato e viveur impenitente in Italia, arruolato nel Genio telegrafisti in Albania - annota nei suoi taccuini di chirurghi che operano senza sosta, amputando arti irrecuperabili, suturando tremendi squarci addominali mentre i feriti vengono sistemati alla meglio sotto le cappotte dei camion o sotto gli ulivi. Mancando le scorte di cotone, mentre garze e bende si esauriscono, gli infermieri lacerano lenzuoli, strappano la biancheria, ricorrono alla grappa e alla benzina dopo aver terminato anestetici e disinfettanti, cullati dal salmodiare dei cappellani militari i quali, un semplice paramento nero gettato sulle spalle, passano senza sosta da un morente all'altro bisbigliando per tutti il medesimo miserere. Talvolta, preceduti da un sibilo di seta stracciata, i colpi dei mortai da 81 piombano anche su questi ospedaletti da campo, finiscono i feriti, riuccidono i morti."
Mussolini inviò soldati italiani in guerra aprendo un nuovo fronte lì in Grecia con il solo scopo di sedersi tra i futuri vincitori una volta che la Germania avrebbe (nella sua testa) vinto il conflitto contro gli inglesi (nel 1940 gli americani erano ancora lontani dal loro ingresso e la Francia era stata conquistata). Totalmente impreparata e sprovvista di mezzi adeguati, per nulla conoscitrice del territorio greco impervio e soggetto a intense piogge stagionali, Mussolini insistette con l'immediato ingresso in guerra dell'Italia, spinto dal timore di mancare al tavolo dei vincitori dati gli avvisi di una guerra lampo a favore della Germania. Così come risaputo non fu, allora Mussolini si adeguò e cambiò idea, meglio cosi, meglio aumentare il numero e l'intensità dei sacrifici, perché questo avrebbe comportato più meriti per l'Italia al tavolo dei vincitori.
Un vero e proprio grandissimo imbecille e io ignorerò perpetuamente e con estremo e duro disprezzo chi ancora oggi inneggia a quell'uomo megalomane vigliacco e estremamente incosciente, perché questi soggetti o non conoscono la storia o nonostante la conoscano sono talmente spostati da apprezzare le scelte di questo idiota da podio e in entrambi i casi sempre questi soggetti si dimostrano dei pessimi e irrecuperabili individui.
• M - L'ora del destino, Antonio Scurati
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