Affari & Morale

 Durante l'ultima guerra, i tedeschi cominciarono a bombardare l'Inghilterra con le così dette armi segrete, cioè con bombe lanciate dal continente europeo, le V-1 e le V-2; la « V » era l'iniziale del vocabolo Vergeltung, che significa rappresaglia. Le armi segrete venivano al termine di una macabra escalation che, partendo da pochi e sporadici bombardamenti sulle città, aveva portato alla distruzione di interi centri abitati, alla strage di centinaia di migliaia di individui, nel corso di poche ore. I tedeschi erano stati molto ingegnosi nello sviluppo di quelle armi micidiali, con le quali riuscivano a colpire il nemico, pur non potendo violare i suoi cieli con gli aeroplani della Luftwaffe, ormai sconfitta e annientata dall'aviazione anglo-americana. Le V-1 e le V-2 sorvolavano la Manica, si abbattevano con un sibilo sul suolo britannico: sul bersaglio, o quasi. Per un certo periodo di tempo, infatti, molte bombe destinate a Londra fallivano il bersaglio di parecchi chilometri, e cadevano nelle contee meridionali, nelle home counties, più scarsamente abitate. E lì facevano, come è naturale, un minor numero di vittime.

Gli inglesi pensarono che conveniva far credere ai tedeschi che le loro bombe cadessero tutte su Londra, in modo da non indurli a correggere il tiro. E Duncan Sandys, al quale era stata affidata la direzione politica della difesa di Londra, si accingeva a mandare in Germania i segnali più adatti a generare l'inganno, quando gli arrivò il divieto dal Consiglio dei ministri. Perché gli vietavano di procedere? I ministri, riuniti sotto la presidenza di Winston Churchill, avevano discusso il problema delle armi segrete, e si erano ricordati di una regola che si chiama the Divine Prerogative: è una divina prerogativa lo stabilire, di volta in volta, chi vive e chi muore, secondo gli imperscrutabili disegni dell'Essere Supremo. Se gli inglesi inducevano i tedeschi, con una falsa informazione, a far cadere le bombe in un luogo invece che in un altro, toglievano a Dio la prerogativa di decidere chi sarebbe stato ucciso dalle esplosioni, e lo decidevano essi stessi, perché sarebbero morte, in seguito all'inganno, certe persone, e non certe altre. Ciò non era ammissibile. Duncan Sandys, si racconta, fu di altro avviso. Egli ignorò tranquillamente il divieto, e sfidando la prerogativa divina cercò di fuorviare i servizi di informazione tedeschi, in modo che le bombe continuassero a falciare vittime, poche, nelle home counties, invece che nei quartieri di Londra, fittamente popolati. “

Piero Ottone, Affari & Morale, Milano, Longanesi (collezione Il Cammeo n° 163), 1988¹; pp. 170-171.

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