La Nasa

La NASA vuole rendere la Luna una miniera
Comprerà il materiale ottenuto dai privati che vorranno scavarla, ma lo Spazio non era di tutti?

La NASA vuole comprare rocce lunari dalle compagnie spaziali private che vorranno cimentarsi in una nuova iniziativa: rendere la Luna una miniera. In questo modo l’ente spaziale statunitense confida di incentivare le attività di estrazione sul nostro satellite naturale, avviando attività commerciali che potrebbero rivelarsi utili per le nuove esplorazioni lunari con esseri umani e in futuro per raggiungere Marte. L’iniziativa ha fatto sollevare qualche perplessità, soprattutto sul tema dello sfruttamento delle risorse spaziali da parte delle nazioni terrestri.

L’amministratore della NASA, Jim Bridenstine, ha spiegato che la novità fa parte di Artemis, il programma spaziale per portare nuovamente gli astronauti sulla Luna entro il 2024. Il piano – fortemente voluto dal presidente statunitense Donald Trump – è molto ambizioso e secondo diversi osservatori difficilmente potrà essere realizzato nei tempi stretti richiesti dalla Casa Bianca…

Gli attuali dirigenti della NASA hanno maturato la convinzione che per ottenere obiettivi di questo tipo non siano sufficienti le iniziative pubbliche, portate avanti dall’agenzia tramite i fondi federali, ma che debbano essere coinvolte le aziende private, incentivate a sviluppare e realizzare soluzioni per raggiungere la Luna e sfruttarne le risorse. L’annuncio di ieri è quindi un primo passo verso questa direzione, anche se per ora con scopi notevolmente limitati.

… La NASA ha comunque già accordi commerciali con le più grandi compagnie spaziali private – come SpaceX, Blue Origin e Lockheed Martin – per lo sviluppo di sistemi di trasporto per raggiungere la Luna e per portare materiale lunare sulla Terra. Queste stesse aziende potrebbero decidere di partecipare alla nuova iniziativa, aggiungendo ai sistemi che stanno già sviluppando nuove risorse per effettuare i prelievi di materiale.

… Il punto di riferimento su questi temi, che si intrecciano con quelli del diritto internazionale, è il “Trattato sui principi che governano le attività degli Stati in materia di esplorazione e utilizzazione dello Spazio extra-atmosferico compresa la Luna e gli altri corpi celesti” … Il documento stabilisce che nessun paese può accampare diritti di proprietà su qualsiasi corpo celeste: questo significa che la Luna o Marte non potranno essere rivendicati da un’entità nazionale.

…È difficile dire dove porterà la nuova iniziativa della NASA, insieme al resto del programma Artemis, giudicato da molti osservatori troppo ambizioso e irrealizzabile entro il 2024 con le attuali risorse messe a disposizione, senza contare la mancanza di buona parte dei mezzi per arrivarci materialmente, sulla Luna. Lo sviluppo dei sistemi di trasporto è in ritardo e sta costando molto più di quanto avesse inizialmente previsto la NASA. Ulteriori incertezze sono date dall’imminenza delle elezioni presidenziali: un cambio alla presidenza potrebbe portare a una sensibile revisione del progetto, e per questo molte aziende attenderanno novembre per fare eventuali piani lunari.

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