Di tutto resta un poco

Questa dissimulata irritazione verso la letteratura moderna mi pare un sintomo chiarissimo: significa insofferenza per la letteratura quale forma di conoscenza. Forse più che a indagare fra le pieghe della realtà la si preferirebbe utile a intrattenere gli spiriti coltivati e spensierati. Ma la letteratura è una forma di conoscenza. Una conoscenza pre-logica, come ha detto María Zambrano, di ordine puramente intuitivo, senza la quale tuttavia la conoscenza logica non potrebbe darsi, perché come insegnano gli epistemologi la pura logica non è sufficiente alla conoscenza, neppure a quella scientifica. La letteratura, come la scienza, è ovviamente “creativa”, nel senso che produce qualcosa che prima non c'era, vale a dire che “inventa”. Ma al pari della scienza non si limita a questo, che è già straordinario: “scopre”. Nel senso che rivela qualcosa che esisteva già ma che non conoscevamo.

— Antonio Tabucchi, Di tutto resta un poco: Letteratura e cinema.

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