La lezione della storia

La gente ha poca immaginazione. Non sa vedere un mondo diverso da quello che ha sotto gli occhi. Finché il progetto rivoluzionario è un'astrazione, sono in pochi ad abbracciarlo. Appena sembra incarnarsi, le masse se ne accorgono e si voltano speranzose da quella parte.La realtà è che le masse non si lasciano convincere dalle parole; solo dai fatti. Per cui è poco producente dipingere l'anarchia a parole: dovremmo avere la possibilità di contrapporre allo Stato comunista una società anarchica. Purtroppo non l'abbiamo. Giacché la società anarchica nata in Spagna in risposta al golpe fascista, è durata solo pochi mesi. Nel 1937 i comunisti l'avevano già distrutta; due anni dopo la vittoria fascista mise un definitivo suggello funebre su quell'esperienza.

È un'esperienza in atto che dovremmo poter contrapporre a quella comunista: ragione di più per fare prima possibile una rivoluzione, sia pure parziale, che sostituisca, nella testa della gente, il mito dell'Ottobre 1917, dell'Urss e della Cina. Un potere statale temporaneo anarchico è una contraddizione in termini da un punto di vista teorico. In pratica ogni progresso è stato reso possibile dall'attuarsi di una contraddizione in termini.Il pericolo della fine del mondo può essere scongiurato solo da un potere statale temporaneo anarchico, per quanto il concetto appaia doppiamente contraddittorio (il potere tende a conservarsi, quindi a diventare permanente; potere statale e anarchia sono in antitesi). “

Carlo Cassola, La lezione della storia. Dalla Democrazia all’Anarchia: una via per salvare l’Umanità, BUR, 1978¹; pp. 97-98. (Corsivi dell’autore)


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