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Iran

 ...se bastasse non rispettare il Corano per essere impiccati avrebbero impiccato metà della popolazione. Impiccano tre iraniani al giorno, ma a Teheran ci sono comunque più rave che a Roma. Ci sono centinaia di migliaia di donne che non indossano il velo. Le moschee il venerdì sono piuttosto vuote rispetto a buona parte delle capitali del mondo musulmano. La droga è molto più facile da trovare del gin, ma si trova agilmente anche il gin. In Iran il 70 per cento dei laureati nelle materie Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics) sono donne: in Italia la percentuale scende al 22. Le donne iraniane pilotano gli aerei e dirigono facoltà di Immunologia. La realtà che vive la popolazione è molto diversa da quella che gli ayatollah vorrebbero, gli iraniani si divertono quanto noi, forse più di noi - accettano il rischio di pagare un prezzo altissimo per farlo. Alcuni muoiono impiccati, ma tanti - milioni - continuano a pensare che correre il rischio ne valga la pena. La ci...

FramMenti

Ma quando arriviamo ad essere indifferenti agli apprezzamenti altrui, è segno che molte cose per noi sono già sfiorite. Quando non ci affliggiamo più delle sconfitte, è segno che non crediamo più nelle vittorie. Che la vita scorre sopra di noi senza farci né bene né male.   Alba de Céspedes, Nessuno torna indietro

Capire

Scrivo solo perché vorrei capire se certe cose le penso solo io, o là fuori anche altri sono convinti che stiamo assistendo al collasso della logica, oltre che del diritto internazionale, che comunque, va detto, non è mai stato in formissima. 1. Ma è successo qualcosa che non so nella dottrina della deterrenza nucleare? No, perché io ero rimasta che la bomba atomica te la fai sostanzialmente per evitare che ti rompano le scatole, fino al ‘22 se eri un regime dittatoriale, dall’invasione dell’Ucraina anche se sei democratico. E, del resto, voglio dire, Kim Jong Un ce l’ha e nessuno lo sta attaccando, l’Iran no e vedi com’è finita. L’Iran non avrebbe alcun interesse a spararne una su Israele, che ne ha almeno un centinaio e la capacità di lanciarle un po’ ovunque. Del resto, vi risulta che la Corea del Nord l’abbia usata? Tra l’altro, ora il primo arsenale al mondo è in mano a Putin che, boh, vi pare più ragionevole di Khamenei? Il secondo è in mano a Trump, il cui emisfero cerebrale des...

FramMenti

Non possiamo scegliere come moriremo o quando, possiamo tuttavia decidere come vogliamo vivere, fin da ora.  (J. Baez)

Se mi volto

 Se mi volto a guardare la strada che ho percorso, posso dire di aver speso bene la mia vita. Sì, e posso dirlo in coscienza. Io ho fatto una scelta da giovane e, se per un prodigio tornassi indietro, rifarei la stessa scelta. Perché era una scelta giusta. O di solito non vado ai ricevimenti. Preferisco stare con mia moglie, la sera, o leggermi un libro o recarmi a teatro. Ma a volte capita che debba andare ai ricevimenti e allora vedo quei professionisti ricchi e provo una tale pena per loro. Hanno conquistato il denaro, sì. Hanno conquistato il successo e il potere. Eppure sono frustrati perché si sono accorti di aver avuto una vita vuota. Non vorrei essere al posto loro quando viene l’ora dei lupi. Ingmar Bergman la chiama l’ora dei lupi, cioè l’ora antelucana, l’ora in cui ci troviamo soli anche se accanto c’è la compagna della nostra vita, e non possiamo mentire a noi stessi. La mia ora dei lupi è alle cinque del mattino, quando mi sveglio magari per riaddormentarmi, e nella p...

Brooklyn Bridge

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Albert Gleizes

Fuga di morte

Nero latte dell’alba lo beviamo la sera lo beviamo a mezzogiorno e al mattino lo beviamo di notte beviamo e beviamo scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti Nella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scrive che scrive all’imbrunire in Germania i tuoi capelli d’oro Margarete lo scrive ed esce dinanzi a casa e brillano le stelle e fischia ai suoi mastini fischia ai suoi ebrei fa scavare una tomba nella terra ci comanda ora suonate alla danza Nero latte dell’alba ti beviamo la notte ti beviamo al mattino e a mezzogiorno ti beviamo la sera beviamo e beviamo Nella casa abita un uomo che gioca con i serpenti che scrive che scrive all’imbrunire in Germania i tuoi capelli d’oro Margarete I tuoi capelli di cenere Sulamith scaviamo una tomba nell’aria là non si giace stretti Lui grida vangate più a fondo il terreno e voi e voi cantate e suonate impugna il ferro alla cintura lo brandisce i suoi occhi sono azzurri spingete più a fondo le vanghe voi e voi continuate a suonare...

FramMenti

 Ci sono solo due giorni all’anno in cui non puoi fare niente: uno si chiama ieri, l’altro si chiama domani, perciò oggi è il giorno giusto per amare, credere, fare e, principalmente, vivere.  (Dalai Lama)

Lavoro ombra

 Il vernacolo si diffonde con il suo uso pratico; viene appreso da persone che pensano ciò che dicono e dicono ciò che pensano a coloro con cui hanno a che fare nel contesto della vita quotidiana. Non così avviene col linguaggio insegnato. Colui dal quale lo apprendo non è una persona per cui provo simpatia o antipatia, bensì un insegnante professionista. Il modello della lingua corrente insegnata non è un individuo che dice ciò che pensa, bensì uno che recita cose inventate da altri. In questo senso un venditore ambulante che decanta i pregi della propria merce con un linguaggio rituale non è un parlatore professionista, mentre ne sono i prototipi l’araldo del re o il comico che si esibisce alla televisione. La lingua insegnata è quella dell’annunciatore che si attiene a un testo imposto a un redattore da un pubblicista al quale un consiglio d’amministrazione ha chiarito ciò che bisognava dire. La lingua insegnata è la morta, impersonale retorica di persone pagate per declamare, c...

FramMenti

 Non c’è bisogno di stare male per voler stare meglio.  (E. Berne)

A margine

"Da anni ormai una certa sinistra - o meglio, una sua caricatura nostalgica e identitaria, affetta da anti-occidentalismo pavloviano - continua a spacciare una narrazione stanca e pericolosa: quella dei BRICS (Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica, e ora anche Iran, Venezuela, ecc.) come baluardo della resistenza contro l’imperialismo occidentale, avanguardia di un presunto "ordine multipolare" emancipatore, paladini dei popoli oppressi contro il capitalismo neoliberale Usa-centrico. Una favola. Una favola tossica. Perché chiunque osservi con un minimo di onestà la realtà sa benissimo che i BRICS non rappresentano nessuna alternativa progressista, nessuna rottura con il capitalismo. Al contrario: sono il volto di un capitalismo autoritario, repressivo, oligarchico, ultra-nazionalista e spesso teocratico. Un capitalismo che non solo non si oppone a quello occidentale, ma che ci fa affari d’oro, ne copia le logiche predatorie, e lo imita nei suoi tratti più cinici e brut...

FramMenti

 La mia vittoria più grande è stata quella di essere capace di convivere con me stessa, di accettare i miei difetti. Sono molto lontana dall’essere umano che vorrei essere. Ma ho deciso che non sono tanto male, dopo tutto.  (A. Hepburn)

Constantin Brancusi

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Primavera incendiata

Questa primavera, come arriva, esplode in falò verdi, selvatico soffiare verde di alberi, di cespugli, fioritura di pruni che si levano in ghirlande di vapori, tra il bosco che brulica e brividi di giunchi d’acqua. Sono stordito da tutto questo sprigionarsi, questo divampare di fuochi verdi, luci sul nero della terra, questa folata di crescita, questi soffi di vapore che vanno in selvatici vortici, come volti di uomini sbocciati sotto il mio sguardo. E io, che specie di fuoco sono io, tra tutto questo bruciare della primavera? Sono quello che manca, io. Neanche pallido fumo come il resto della gente, meno del vento che corre al fiammeggiante richiamo.  David Herbert Lawrence (trad. Giuseppe Conte, Mondadori)

La peste scarlatta

Il vecchio scosse tristemente il capo e disse: «La polvere da sparo tornerà. Niente potrà impedirlo… la stessa vecchia storia si ripeterà. L’uomo si moltiplicherà e gli uomini si combatteranno. La polvere da sparo permetterà agli uomini di uccidere milioni di uomini, e solo a questo prezzo, con il fuoco e con il sangue, si svilupperà, un giorno ancora lontanissimo, una nuova civiltà. E a che pro? Come la vecchia civiltà si è estinta, così si estinguerà la nuova. Ci vorranno forse cinquantamila anni per costruirla, ma finirà per estinguersi. Tutto si estingue. «Sussisteranno soltanto la forza e la materia, in perenne mutamento, che a furia di agire e reagire realizzeranno i tre tipi eterni: il prete, il soldato e il re. Dalla bocca dei bambini esce la saggezza senza età. Ci sarà chi lotta, chi comanda e chi prega; e tutti gli altri faticheranno e soffriranno assai mentre sulle loro carcasse sanguinanti tornerà sempre e comunque a innalzarsi in eterno la bellezza stupefacente e la meravi...

FramMenti

 Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella “zona grigia” in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi.  (R. Levi Montalcini)

Un dettaglio minore

 Il luogo dell’incidente e i musei e gli archivi dove è conservata la documentazione si trovano, in base alla divisione del paese da parte dell’esercito, al di fuori della zona C in una zona piuttosto remota, vicino al confine con l’Egitto, mentre il tragitto più lungo che posso compiere con la mia carta d’identità verde, che attesta la mia appartenenza alla zona A, è da casa mia al mio nuovo lavoro. Dal punto di vista legale, però, ogni abitante della zona A può recarsi nella zona B a meno che non ci siano circostanze politiche o militari eccezionali a impedirlo. In realtà, oggi queste circostanze eccezionali sono talmente tante che sono diventate la norma, per cui molti abitanti della zona A neppure ci pensano ad andare nella zona B. Personalmente, negli ultimi anni, non sono neppure andata fino al checkpoint di Qalandiya, che separa la zona A dalla zona B, quindi come posso pensare di andare in un posto così lontano che si trova quasi nella zona D? Neppure chi vive nella zona B ...

FramMenti

 Nessuno può farti sentire infelice se tu non glielo consenti.  (F. D. Roosevelt)

Anonimi, La Bibbia

Devo dire che quando ho cominciato a leggere il manoscritto, e per le prime centinaia di pagine, ne ero entusiasta. È tutto azione e c'è tutto quel che il lettore oggi chiede a un libro di evasione: sesso (moltissimo), con adulteri, sodomia, omicidi, incesti, guerre, massacri, e così via. L'episodio di Sodoma e Gomorra con i travestiti che vogliono farsi i due angeli è rabelasiano; le storie di Noè sono del puro Salgari, la fuga dall'Egitto è una storia che andrà a finire presto o tardi sugli schermi… Insomma, il vero romanzo fiume, ben costruito, che non risparmia i colpi di scena, pieno di immaginazione, con quel tanto di messianismo che piace, senza dare nel tragico. Poi andando avanti mi sono accorto che si tratta invece di una antologia di vari autori, con molti, troppi, brani di poesia, alcuni francamente lamentevoli e noiosi, vere e proprie geremiadi senza capo né coda. Ne viene fuori così un omnibus mostruoso, che rischia di non piacere a nessuno perché c'è di t...

Friedensreich Hundertwasser

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Friedensreich Hundertwasser

Non ho

Vedi non ho parole eppure resto a te accanto. Non ho voce eppure muovo le labbra. Non ho fiato eppure vivo e ti guardo. E forse è questo che volevo da te, muta restare al tuo fianco ascoltando la tua voce il tuo passo scandire le mie ore. Goliarda Sapienza

FramMenti

 Non devi pensare che le lezioni siano le cose più importanti per uno studente, né che la taverna sia solo un luogo dove si perde tempo. Il bello dello studium è che impari, sì, dai maestri, ma ancor più dai compagni, specie quelli più anziani di te, quando ti raccontano quello che hanno letto, e tu scopri che il mondo deve essere pieno di cose meravigliose e per conoscerle tutte, visto che la vita non ti basterà a percorrere tutta la terra, non rimane che leggere tutti i libri. Umberto Eco - Baudolino Milano, Bompiani 2000

Odio l’estate

Odio l’estate. Odio il mese di agosto fino al giorno di ferragosto. Tutti partono e ci chiedono se anche noi partiremo. Impossibile rispondere, quando siamo nel numero di quelli che non hanno voglia né di partire né di restare. Passato il Ferragosto, mi sembra di uscire da un incubo. Mi sembra che tutto lentamente migliori per me. Cominciano i temporali d’autunno. Amo l’autunno e nell’autunno di solito, scrivo qualcosa. Nell’estate, rarissimamente riesco a scrivere. […] Io non trovavo il mondo triste, lo trovavo bellissimo, solo che a me per qualche ragione oscura era vietato di celebrarne le radiose giornate, così non potevo che cercare e amare l’autunno, l’inverno, il crepuscolo, la pioggia e la notte. Scoprì in seguito, che una simile sensazione non ero io sola a provarla, che era una sensazione comune a molti, perché molti come me in qualche istante della loro esistenza si sono sentiti esclusi e mortificati dall’estate, giudicati per sempre indegni di raccogliere i frutti dell’univ...

FramMenti

 "L’amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo. L’amore deve avere la forza di attingere la certezza in sé stesso. Allora non sarà trascinato, ma trascinerà."   (Hermann Hesse, “Demian”)

Città

Che cos’è la città “a tempo determinato” che lei ha descritto di recente anche nei Dialoghi di Pistoia? Le città sono sempre state il luogo degli abitanti da un lato e degli utilizzatori dall’altro. Lo ha raccontato bene il sociologo Guido Martinotti a proposito della città dei turisti, uomini d’affari e degli altri fruitori temporanei. Cos’è cambiato? Oggi c’è una vera e propria sostituzione dell’abitante stanziale con quello temporaneo. A Milano in primis, ma anche a Bologna, Roma o Napoli e in altri grandi centri. Perché? La città nel suo insieme è vista come un grande prodotto dove edifici, case, residenze e negozi si riducono a merce. Non è il capitalismo? È la sua evoluzione spinta. La città è sempre stata una miniera da cui estrarre valori economici. Però oggi sta diventando quasi solo quello. Prevale la dimensione estrattiva, il tirar fuori il massimo dai valori immobiliari.Dall'intervista "Elena Granata: «Ridiamo Milano e le città a chi le abita davvero»"  di Nic...

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