Post

Parole

Lasciamo cadere le parole, come il giardino - l'ambra e il cedro, noncuranti e generosi appena, appena, appena. Non serve spiegare perché con tale cerimonia di robbia e limone sono spruzzate le foglie. Chi gli aghi ha inondato di lacrime, riversandoli attraverso la pertica sulle note, verso lo scaffale, tra le chiuse delle gelosie? Chi il tappetino dietro la porta ha decorato di rosso sorbo con la trama di corsivi traforati deliziosi e trepidanti? Mi domanderai chi disponga che l'agosto sia tanto grande, chi trovi una minuzia non da poco, chi si perda nell'ornatura di una foglia d'acero e dai giorni dell'Ecclesiaste non abbia mai smesso il taglio dell'alabastro. Mi domanderai chi disponga che siano le labbra di astri e dalie a soffrire in settembre. Che la fine foglia dei citisi dalle canute cariatidi si posi sulle umide autunnali lastre degli ospedali. Mi domanderai chi disponga. L'onnipotente dio dei dettagli l'onnipotente dio dell'amore, degli Jag...

FramMenti

 “Non posso fare a meno di riflettere su quanto sia strana e complicata la natura umana. Da una parte c’è il nostro desiderio di sentirci speciali, unici, che ci rende a volte così difficile convivere con gli altri. Dall'altra c’è la nostra evidente incompletezza, che non ci permette di vivere soli con noi stessi.”  — Dylan Dog

Quando l’uomo ha perso la sua ragione?

 Lì ... da qualche parte, in una qualche regione, non ancora ben identificata dell'Asia o dell'Africa, in una datazione incerta che va a cavallo tra i 500.000 e i 200.000 mila anni fa nacque e si sviluppò, una qualche forma primitiva di linguaggio. La nascita di quel linguaggio primitivo, permise all’uomo di iniziare ad apprendere non più solo per imitazione ed attraverso l’esperienza ma, attraverso una rudimentale forma di comunicazione. Fu d’allóra, nella profondità di un tempo distante da noi, seppur incerto, che progressivamente la struttura anatomica umana iniziò ad evolversi. L'uomo iniziò a sviluppare e ad evolvere un linguaggio che nel tempo divenne sempre più articolato e complesso. Da quella stessa complessità iniziarono a nascere tutti gli elementi di base che contraddistinsero la cultura e la comunicazione. L'uomo iniziava a creare ed ampliare il suo bagaglio culturale e lo faceva anche attraverso quella primitiva forma verbale. L'uomo, in qualche modo, ...

FramMenti

 "Che nel tuo processo di guarigione tu possa attrarre qualcuno che sia consapevole, profondo, appassionato, sensibile e spirituale tanto quanto te. Qualcuno che ti faccia credere in te stesso e nel tuo amor proprio. Qualcuno che voglia evolvere con te, non solo in questa dimensione ma a tutti i livelli."   Carl Gustav Jung

Tematiche

 Se la politica negli ultimi anni sembra aver abdicato su temi come il rispetto dell’ambiente e la lotta contro i cambiamenti climatici, a causa delle elezioni di personaggi che definire discutibili è dir poco, per fortuna nel mondo della cultura, dell’arte, della musica, del  cinema e del teatro, sembra che queste tematiche stiano ancora a cuore a molti autori, artisti, musicisti, sceneggiatori, registi. “Works and Days” è infatti un raffinatissimo spettacolo teatrale, diciamo un’azione scenica, del collettivo teatrale belga “FC Bergman” (Stef Aerts, Joé Agemans, Thomas Verstraeten, Marie Vinck), andato in scena giovedì scorso al Teatro Strehler di Milano. La fonte di ispirazione della singolare pièce è Esiodo, in particolare il poema “Le opere e i giorni” (del 700 a. C.) nei quali il poeta (in polemica con il fratello indolente e sperperone) ritma il passare del tempo facendolo scandire dalle primordiali attività umane: coltivare la terra, ma anche con le attività a cui l’uo...

FramMenti

 Più vivo, più sono convinto che questo pianeta sia usato da altri pianeti come manicomio dell'universo.   - George Bernard Shaw 

René Magritte

Immagine
Vie Nocturne, 1923. René Magritte

Fiume sotterraneo

È un fiume sotterraneo il mio pensiero. Per quali terre vaga, da dove viene? Non so... Nella notte in cui il mio essere lo tiene da lui emerge improvviso un rumore di origini perdute nel Mistero del mio capirle... misteriose fonti abitano le distanze di montagne alte dove gli attimi si avvicinano a Dio… Luce ogni tanto nel mio cercare come un faro su un mare sconosciuto. Un movimento di corsa, perduto in me, un pallido singhiozzo d'acqua... E mi ricordo tempi più antichi della mia coscienza d'essere illuso, acque divine percorrevano il suolo di verdità armoniose e amiche, e l'idea di una Patria anteriore alla forma cosciente del mio essere fa male in ciò che cerco, viene come un'onda a sbattere sul mio dolore. Ascolto, lontano, nel mio vago toccare l'anima, quel suono perduto incerto come un eterno fiume inesplorato più dell'idea di un fiume certo e astratto... Dov'è che va? Che si allontana dal mio ascolto? In che caverna scende? In quali freddi di Spavento...

FramMenti

 È nel rapporto con gli altri che si prende coscienza di sé: ed è proprio questo a rendere insopportabile il rapporto con gli altri.   M. Houellebecq

Stress

 Gli effetti dello stress sul fisico si manifestano spesso in maniera subdola, ma persistente. Si può avvertire un continuo senso di tensione muscolare, specialmente nella zona di spalle, collo e schiena, che non accenna a diminuire nemmeno dopo il riposo. Il battito cardiaco tende ad accelerare senza motivo apparente, così come la respirazione si fa più affannosa anche in condizioni di calma. Disturbi digestivi come acidità, nausea o gonfiore addominale possono diventare compagni indesiderati, insieme a fastidiosi mal di testa che sembrano arrivare puntuali nei momenti di maggiore pressione. Anche il sistema immunitario risente degli effetti dello stress, rendendoci più vulnerabili a raffreddori, infezioni o infiammazioni che tardano a guarire. Non bisogna poi dimenticare il legame tra stress e pelle: sfoghi, acne improvvisa, pruriti o arrossamenti possono essere manifestazioni fisiche di una tensione interna non elaborata.Dall'articolo "Sicuri di conoscere davvero tutti gli ...

FramMenti

 La conseguenza della società della produzione e dell’efficienza è l’inaridimento della vita interiore, la desertificazione della vita emozionale, pur di rispondere al profilo che l’algoritmo che ci ha scelto ha elaborato per noi, non per sapere “chi siamo”, ma “a cosa serviamo”.   Umberto Galimberti

Leopardi

 Non credo che si possa leggere Leopardi al giorno d'oggi senza pensare a questo sfondo, cioè lo sfondo di parole che ci vengono addosso e che sono parole pubblicitarie. La pubblicità ormai non ha più limite, la pubblicità - come posso dire - ha sostituito l'animo umano. La gente al giorno d'oggi crede che la letteratura, parlare o fare letteratura sia fare pubblicità a qualcosa. La letteratura è muta, non fa pubblicità a niente, non serve a niente, la letteratura ci riafferma questo niente che siamo. E solo perché siamo un niente noi abbiamo bisogno di stare assieme. Non c'è idea di comunità possibile se non a partire dal fatto che siamo un niente, ciascuno di noi è un niente. Ecco, tutto questo lo sfondo pubblicitario non solo lo cancella, deve cancellarlo subito - come un tabù assoluto -, ma estende anche un clima di terrore, un terrore totalitario: chi non è d'accordo con questo consenso degli uomini che vogliono essere qualcosa, qualcuno, sostanzialmente essere...

FramMenti

 La volontà è diventata solo volontà di resistere.   (A. Gramsci)

Lewis Noble

Immagine

Fiore di Loto

Sulla conoscenza E un uomo disse: Parlaci della Conoscenza. E lui rispose dicendo: Il vostro cuore conosce nel silenzio il segreto dei giorni e delle notti. Ma il vostro orecchio ha sete del rumore di quello che il cuore conosce. Vorreste esprimere ciò che avete sempre pensato. Vorreste toccare con mano il corpo nudo dei sogni. È bene che sappiate: La fonte nascosta della vostra anima dovrà necessariamente effondersi, fluire mormorando verso il mare; allora il tesoro della vostra profondità infinita si mostrerà davanti ai vostri occhi. Ma non con la bilancia potrete valutare questo tesoro sconosciuto. Non con un'asta né con una sonda potrete misurare la vostra conoscenza. Poiché l'essere è un mare sconfinato e incommensurabile. Non dite: Ho trovato la verità, ma piuttosto: Ho trovato una verità. Non dite: Ho trovato il sentiero dell'anima, ma piuttosto: Ho incontrato l'anima camminando sul mio sentiero. Poiché l'anima cammina ovunque e non procede in linea retta, ne...

FramMenti

 L'ho perdonato. Ma non esiste più, per me. La memoria è importante. Non esistono colpevoli, ma esistono persone che cessano di esistere. È il minimo che possiamo fare.    (A. Baricco)

Armi nucleari

Da ottant'anni le armi nucleari sono presentate come giustificate dalla deterrenza: chi le ha non viene attaccato seriamente.  Se l'Iran avesse ora armi nucleari, forse questa guerra iniziata da Israele non ci sarebbe. Non capisco  perché l'Iran non dovrebbe avere armi atomiche, come dice il nostro Primo Ministro, mentre Israele si. Non capisco che minaccia sarebbe il nucleare iraniano.  Direi che sarebbe una minaccia come quella delle "armi di istruzioni di massa" di Saddam Hussein. La minaccia cioè che qualcuno non si sottometta al potere imperiale che ci comanda.  Gheddafi rinunciò al nucleare, e la Libia ne è uscita devastata,  Kim Jong Un l'ha sviluppata, e il paese non è stato attaccato.  Le armi nucleari  pericolose per l'umanità sono quelle delle grandi potenze (come quelle degli Stati Uniti, stazionate in Italia), potenze che sono tentate di utilizzarle, non quelle dei paesi piccoli e medi, per i quali sono solo tentativi di assicurarsi la dif...

FramMenti

 [...] il cimitero avrà un nuovo residente, un uomo di 55 anni morto per aver fumato troppo, almeno e quanto dicono i medici. Non dicono mai che un uomo di 55 anni può morire per non essere stato amato, per non essere stato sentito, per aver ricevuto Troppi conti da pagare, per aver fatto troppi debiti con le banche, per aver visto i figli crescere e poi andarsene senza neanche salutare, per una vita di rimproveri e musi lunghi in cui la sigarettina o la cannetta per sciogliere il nodo allo stomaco ci stavano proprio bene. nessuno dice mai che si può morire per averne avuto troppo spesso le palle piene". Valerie Perrin cambiare l'acqua ai fiori

L'ora del destino

 Lo scrittore e giornalista Gian Carlo Fusco - pugile dilettante, ballerino improvvisato e viveur impenitente in Italia, arruolato nel Genio telegrafisti in Albania - annota nei suoi taccuini di chirurghi che operano senza sosta, amputando arti irrecuperabili, suturando tremendi squarci addominali mentre i feriti vengono sistemati alla meglio sotto le cappotte dei camion o sotto gli ulivi. Mancando le scorte di cotone, mentre garze e bende si esauriscono, gli infermieri lacerano lenzuoli, strappano la biancheria, ricorrono alla grappa e alla benzina dopo aver terminato anestetici e disinfettanti, cullati dal salmodiare dei cappellani militari i quali, un semplice paramento nero gettato sulle spalle, passano senza sosta da un morente all'altro bisbigliando per tutti il medesimo miserere. Talvolta, preceduti da un sibilo di seta stracciata, i colpi dei mortai da 81 piombano anche su questi ospedaletti da campo, finiscono i feriti, riuccidono i morti." Mussolini inviò soldati ita...

FramMenti

 La distinzione tra l’economia di mercato e la sua ombra s’attenua. La sostituzione delle merci alle attività di sussistenza non è necessariamente vista come un progresso. Le donne si chiedono se il consumo senza guadagni che inerisce al lavoro domestico sia un privilegio o se esse in realtà non siano costrette a un lavoro degradante dalle forme dominanti del consumo coatto. Gli studenti si domandano se a scuola vanno per imparare o per collaborare al proprio istupidimento. I pazienti lamentano che il sistema mutualistico sia vantaggioso più per la professione medica che per la loro salute. Il tormento del consumo eclissa sempre più il sollievo che il consumo prometteva. Ivan Illich, Lavoro ombra, trad. it. Francesco Saba Sardi, Mondadori, 1985

Sol LeWitt

Immagine
Squiggly Colored Lines I, 1996

Buona sorte

Dici: per noi va male. Il buio cresce. Le forze scemano. Dopo che si è lavorato tanti anni noi siamo ora in una condizione più difficile di quando si era appena cominciato. E il nemico ci sta innanzi più potente che mai. Sembra gli siano cresciute le forze. Ha preso una apparenza invincibile. E noi abbiamo commesso degli errori, non si può negarlo. Siamo sempre di meno. Le nostre parole d’ordine sono confuse. Una parte delle nostre parole le ha stravolte il nemico fino a renderle irriconoscibili. Che cosa è errato ora, falso, di quel che abbiamo detto? Qualcosa o tutto? Su chi contiamo ancora? Siamo dei sopravvissuti, respinti via dalla corrente? Resteremo indietro, senza comprendere più nessuno e da nessuno compresi? O contare sulla buona sorte? Questo tu chiedi. Non aspettarti nessuna risposta oltre la tua.                                                   ...

FramMenti

 “La vergogna è un sentimento positivo eh. In questi casi di fare parte del genere umano. E’ consapevolezza e persino azione, mica senso di colpa (inutile).”  — Mauro Biani

FramMenti

L’amore fra noi lo inventammo come in una prigione due detenuti inventano un telegrafo di segni mediante battimenti sul muro, strofette canticchiate da una finestra all’altra, messaggi sibillini scritti su rotolini di carta…  Così cercammo, così trovammo l’alfabeto e la grammatica di una lingua che non c’era.   Gesualdo Bufalino, Il malpensante. Lunario dell'anno che fu, 1987

Il giocatore di serie A

Mentre una volta si orecchiavano le telefonate del vicino di posto, adesso si comunica, perlopiù, per messaggi vocali, senza che nessuno debba preoccuparsi della linea che cade, delle frasi sgrammaticate e delle parole mal pronunciate. Ti trovi a sentire, quindi, il messaggio vocale mentre viene scandito, poi lo riascolti nella fase del controllo qualità. Se tutto va bene viene inviato, altrimenti lo riascolti di nuovo, in nuove versioni, finché non passa le selezioni. Spesso puoi ascoltare anche le risposte, perché è troppa fatica ormai avvicinare lo smartphone all'orecchio ogni volta, quindi resta a fluttuare a mezz'aria, in vivavoce sotto lo sguardo attento dell'utilizzatore. Nel caso specifico, l'utilizzatore parlava di una sua uscita romantica andata così così, con un tale che, testualmente "gioca in serie A", e a cui si è riferito solo con il pronome "lui". Dopo qualche minuto tutti gli astanti nel raggio dei cinque metri erano attenti a quest...

Etichette

Mostra di più