Post

FramMenti

 Nella vita non bisogna mai rassegnarsi, arrendersi alla mediocrità, bensì uscire da quella “zona grigia” in cui tutto è abitudine e rassegnazione passiva, bisogna coltivare il coraggio di ribellarsi.  (R. Levi Montalcini)

Un dettaglio minore

 Il luogo dell’incidente e i musei e gli archivi dove è conservata la documentazione si trovano, in base alla divisione del paese da parte dell’esercito, al di fuori della zona C in una zona piuttosto remota, vicino al confine con l’Egitto, mentre il tragitto più lungo che posso compiere con la mia carta d’identità verde, che attesta la mia appartenenza alla zona A, è da casa mia al mio nuovo lavoro. Dal punto di vista legale, però, ogni abitante della zona A può recarsi nella zona B a meno che non ci siano circostanze politiche o militari eccezionali a impedirlo. In realtà, oggi queste circostanze eccezionali sono talmente tante che sono diventate la norma, per cui molti abitanti della zona A neppure ci pensano ad andare nella zona B. Personalmente, negli ultimi anni, non sono neppure andata fino al checkpoint di Qalandiya, che separa la zona A dalla zona B, quindi come posso pensare di andare in un posto così lontano che si trova quasi nella zona D? Neppure chi vive nella zona B ...

FramMenti

 Nessuno può farti sentire infelice se tu non glielo consenti.  (F. D. Roosevelt)

Anonimi, La Bibbia

Devo dire che quando ho cominciato a leggere il manoscritto, e per le prime centinaia di pagine, ne ero entusiasta. È tutto azione e c'è tutto quel che il lettore oggi chiede a un libro di evasione: sesso (moltissimo), con adulteri, sodomia, omicidi, incesti, guerre, massacri, e così via. L'episodio di Sodoma e Gomorra con i travestiti che vogliono farsi i due angeli è rabelasiano; le storie di Noè sono del puro Salgari, la fuga dall'Egitto è una storia che andrà a finire presto o tardi sugli schermi… Insomma, il vero romanzo fiume, ben costruito, che non risparmia i colpi di scena, pieno di immaginazione, con quel tanto di messianismo che piace, senza dare nel tragico. Poi andando avanti mi sono accorto che si tratta invece di una antologia di vari autori, con molti, troppi, brani di poesia, alcuni francamente lamentevoli e noiosi, vere e proprie geremiadi senza capo né coda. Ne viene fuori così un omnibus mostruoso, che rischia di non piacere a nessuno perché c'è di t...

Friedensreich Hundertwasser

Immagine
Friedensreich Hundertwasser

Non ho

Vedi non ho parole eppure resto a te accanto. Non ho voce eppure muovo le labbra. Non ho fiato eppure vivo e ti guardo. E forse è questo che volevo da te, muta restare al tuo fianco ascoltando la tua voce il tuo passo scandire le mie ore. Goliarda Sapienza

FramMenti

 Non devi pensare che le lezioni siano le cose più importanti per uno studente, né che la taverna sia solo un luogo dove si perde tempo. Il bello dello studium è che impari, sì, dai maestri, ma ancor più dai compagni, specie quelli più anziani di te, quando ti raccontano quello che hanno letto, e tu scopri che il mondo deve essere pieno di cose meravigliose e per conoscerle tutte, visto che la vita non ti basterà a percorrere tutta la terra, non rimane che leggere tutti i libri. Umberto Eco - Baudolino Milano, Bompiani 2000

Odio l’estate

Odio l’estate. Odio il mese di agosto fino al giorno di ferragosto. Tutti partono e ci chiedono se anche noi partiremo. Impossibile rispondere, quando siamo nel numero di quelli che non hanno voglia né di partire né di restare. Passato il Ferragosto, mi sembra di uscire da un incubo. Mi sembra che tutto lentamente migliori per me. Cominciano i temporali d’autunno. Amo l’autunno e nell’autunno di solito, scrivo qualcosa. Nell’estate, rarissimamente riesco a scrivere. […] Io non trovavo il mondo triste, lo trovavo bellissimo, solo che a me per qualche ragione oscura era vietato di celebrarne le radiose giornate, così non potevo che cercare e amare l’autunno, l’inverno, il crepuscolo, la pioggia e la notte. Scoprì in seguito, che una simile sensazione non ero io sola a provarla, che era una sensazione comune a molti, perché molti come me in qualche istante della loro esistenza si sono sentiti esclusi e mortificati dall’estate, giudicati per sempre indegni di raccogliere i frutti dell’univ...

FramMenti

 "L’amore non bisogna implorarlo e nemmeno esigerlo. L’amore deve avere la forza di attingere la certezza in sé stesso. Allora non sarà trascinato, ma trascinerà."   (Hermann Hesse, “Demian”)

Città

Che cos’è la città “a tempo determinato” che lei ha descritto di recente anche nei Dialoghi di Pistoia? Le città sono sempre state il luogo degli abitanti da un lato e degli utilizzatori dall’altro. Lo ha raccontato bene il sociologo Guido Martinotti a proposito della città dei turisti, uomini d’affari e degli altri fruitori temporanei. Cos’è cambiato? Oggi c’è una vera e propria sostituzione dell’abitante stanziale con quello temporaneo. A Milano in primis, ma anche a Bologna, Roma o Napoli e in altri grandi centri. Perché? La città nel suo insieme è vista come un grande prodotto dove edifici, case, residenze e negozi si riducono a merce. Non è il capitalismo? È la sua evoluzione spinta. La città è sempre stata una miniera da cui estrarre valori economici. Però oggi sta diventando quasi solo quello. Prevale la dimensione estrattiva, il tirar fuori il massimo dai valori immobiliari.Dall'intervista "Elena Granata: «Ridiamo Milano e le città a chi le abita davvero»"  di Nic...

FramMenti

 “Ma perché il popolo è ignorante? Perché dev'esserlo. L'ignoranza è custode delle virtù. Dove non ci sono prospettive, non ci sono ambizioni; l'ignorante è in una notte benefica che, sopprimendo lo sguardo, sopprime le brame. Di qui l'innocenza. Chi legge pensa, chi pensa ragiona. Non ragionare è un dovere; è anche una fortuna. Queste sono verità incontestabili. Su cui si regge la società.”   Victor Hugo - L’uomo che ride 

Paul Wright

Immagine
Paul Wright

Acciambellato

Acciambellato in quella sconcia stiva, crivellato da quei colpi, è lui, il capo di cinque governi, punto fisso o stratega di almeno dieci altri, la mente fina, il maestro sottile di metodica pazienza, esempio vero di essa anche spiritualmente: lui – come negarlo? – quell’abbiosciato sacco di già oscura carne fuori da ogni possibile rispondenza col suo passato e con i suoi disegni, fuori atrocemente – o ben dentro l’occhio di una qualche silenziosa lungimiranza – quale? non lascia tempo di avvistarla la superinseguita gibigianna.  Mario Luzi

L'etica del viandante

 ...Gli anni che stiamo vivendo stanno registrando l'accentuazione di quel processo migratorio che l'umanità ha sempre conosciuto nella forma del nomadismo, che confonde i confini del territori su cui si orienta la nostra geografia. Usi e costumi si contaminano e, se "morale" o "etica" vogliono dire costume, è possibile ipotizzare la fine delle nostre etiche fondate sulle nozioni di proprietà, territorio e confine in favore di un'etica che, dissolvendo recinti e certezze, va configurandosi come etica del viandante. Un'etica che non si appella al diritto degli Stati, ma al diritto della Terra, che oggi è in pericolo non solo per l'espansione incontrollata della tecnica e del mercato, ma anche e soprattutto per la "logica del nemico" con cui gli Stati hanno sempre regolato i loro rapporti. A differenza dell'uomo del territorio che ha la sua certezza nella proprietà, nel confine e nella legge, il viandante elabora una diversa esperienz...

FramMenti

 "C'è un tipo di silenzio che è pura magia. Non arriva quando finiscono le parole, ma quando inizia la comprensione".   (Giuseppe Donadei)

I reietti dell’altro pianeta

 La sofferenza è la condizione a cui viviamo.E quando arriva, la riconosciamo. La riconosciamo come la verità. E, certamente, è giusto curare le malattie, prevenire la fame e l’ingiustizia, come fa l’organismo sociale. Ma nessuna società può cambiare la natura dell’esistenza. Non possiamo prevenire la sofferenza. Questo dolore qui e quel dolore là, certo, ma non il Dolore. Una società può alleviare soltanto la sofferenza sociale, la sofferenza innecessaria. Ma rimane il resto. La radice, la realtà. Tutti noi qui presenti conosceremo il dolore per cinquant’anni. E alla fine moriremo. Questa è la condizione a cui siamo nati. E io ho paura della vita! Ci sono dei momenti in cui io… ne ho molta paura. E la felicità sembra banale. E tuttavia mi chiedo se non sia tutto un malinteso: questo rincorrere la felicità, questa paura del dolore… Se invece di averne paura e di fuggirlo, si potesse… attraversarlo, portarsi al di là. [...]— La realtà della nostra vita sta nell’amore, nella solidari...

FramMenti

 Quando non si possono fare prospettive per l'avvenire, si rimugina continuamente il passato, lo si analizza, si finisce col vederlo meglio in tutti i suoi rapporti e si pensa specialmente a tutte le sciocchezze commesse, ai propri atti di debolezza, a ciò che sarebbe stato meglio fare o non fare e sarebbe stato doveroso fare o non fare.   (A. Gramsci)

Eternità

 Per lui, il ritorno avrebbe avuto sempre la stessa importanza del viaggio di partenza. Andare via non gli era sufficiente: gli bastava soltanto a metà, ed egli doveva tornare indietro. [...] che in realtà nella natura stessa del viaggio, come in una circumnavigazione del globo, era implicito il ritorno.Non scenderai due volte allo stesso fiume, né potrai tornare nuovamente a casa. Ed egli lo sapeva: anzi, era questa la base della sua visione del mondo. Eppure, da una simile accettazione della transitorietà, egli aveva sviluppato la sua vasta teoria, in cui ciò che è più mutabile veniva mostrato essere più pieno di eternità. Ursula K. Le Guin, I reietti dell’altro pianeta

Keith Vaughan

Immagine

1354

Il cuore è la capitale della mente - La mente è uno stato singolo - cuore e mente insieme compongono un singolo continente - La popolazione è - uno - numerosa quanto basta - questa nazione estatica cercala - sei tu.  EMILY DICKINSON (1830-1886)

FramMenti

 Chissà se lo sai che – la prossima volta che ti incontro – voglio solo abbracciarti. Abbracciarti forte. Abbracciarti per un tempo lunghissimo. Abbracciarti stando in silenzio. Con gli occhi chiusi e l’anima che parla. Con il corpo abbandonato a te. Appiccicato a te, a mangiarsi le distanze. Chissà se lo sai quello che sono. Se intuisci cosa si spalanca nel mio mondo di pensieri, emozioni, passioni… amori. Vorrei lo sapessi tu. Almeno Tu. Ti ho dato tutte le chiavi di Me e chissà se Tu… questo… lo sai.  Non l’avevo mai fatto con nessuno.  Letizia Cherubino

La democrazia esigente

 Qualsiasi democrazia si basa su un presupposto ripetutamente riformulato e ridefinito: essa non è il migliore dei mondi possibili. Per quanto incomparabilmente migliore di qualsiasi altro regime politico, ciascuna democrazia sa che il suo codice genetico ne afferma la costante perfettibilità nella consapevolezza che nessun assetto politico riuscirà mai ad assurgere alla perfezione. Pertanto, non saranno le considerazioni compiaciute a fare crescere e migliorare i regimi democratici. Gioveranno a questo scopo le critiche fondate, tanto più credibili se provenienti da chi ha saputo rinunciare a numerosi e facili privilegi. Saranno utili le alternative praticabili, adeguatamente delineate. Saranno importanti le intransigenze motivate. Critiche, alternative, intransigenze costituiscono il motore del cambiamento, del rinnovamento, oppure anche, semplicemente, dell'adeguamento a condizioni nuove della stessa vita democratica, in special modo se investita dal vento dell'alternanza. C...

FramMenti

 Ognuno di noi e' "miliardi di attimi". Felici, irati, delusi o innamorati. Soddisfatti o amareggiati. Frustrati, disgustati o estasiati. . Miliardi di attimi che ci vengono regalati da chi ci passa accanto; chi per pochi minuti, chi per qualche giorno, per qualche mese o qualche anno. Da chi ci ha messo al mondo e da chi ha deciso di viverci accanto. E' a tutta questa gente che dovremmo dire sempre "grazie", grazie di tutto e grazie comunque, sia se hanno tolto, sia che abbiano dato. Sono stati loro, come tanti Dio, che ci hanno plasmato fino a creare la persona che oggi siamo.  ilpianistasultetto

Gli ultimi giorni dell'Europa

 Voglio dire alla Camera quello che ho già detto a chi è entrato a far parte di questo governo: 'Non ho nulla da offrire se non sangue, fatica, lacrime e sudore. Abbiamo davanti a noi la più terribile delle ordalie. Abbiamo davanti a noi molti, molti mesi di lotta e di sofferenza. "Voi domandate: qual è la nostra politica? Vi dirò: è fare la guerra, per mare, terra e aria, con tutta la nostra potenza e con tutta la forza che Dio può darci; fare la guerra contro una mostruosa tirannia, che non ha eguali nell'oscuro e doloroso catalogo dei crimini umani. Questa è la nostra politica. Voi domandate: qual è il nostro obiettivo? Posso rispondere con una sola parola: vittoria. Vittoria a ogni costo, vittoria nonostante il terrore, vittoria, per quanto lunga e difficile la strada possa essere; perché senza vittoria non c'è sopravvivenza." • Maggio 1940, Winston Churchill - Gli ultimi giorni dell'Europa, p. 367

FramMenti

 Secondo lui la gente vive per anni e anni, ma in realtà è solo in una piccola parte di quegli anni che vive davvero, e cioè negli anni in cui riesce a fare ciò per cui è nata. Allora, lì, è felice. Il resto del tempo è tempo che passa ad aspettare o a ricordare. Quando aspetti o ricordi, mi ha detto, non sei né triste né felice. Sembri triste, ma è solo che stai aspettando, o ricordando. Non è triste la gente che aspetta, e nemmeno quella che ricorda. Semplicemente è lontana.   (A. Baricco)

Etichette

Mostra di più