Porti sepolti

Ma dove lo trovano tanto concime
per le teste da vaso, tanta pelle di culo
da tendere sul tamburo – inutile
quando spifferano a tutto spiano
guardare in alto, su questi fili
non se ne trovano più, di equilibristi
in calzamaglia nera una storia vera
lasciata a terra, né li suppliscono
i mimi sospinti al centro della pista
(in un centralissimo punto di vista)
dai domatori-baffi-prolissi-rubacuori
durante la pausa pasto. Tanto quanto
protesti potresti battere le mani
o invaghirti di nuovo dei tuoi anni
quando cadevano giù e tu li piangevi

Gian Mario Villalta

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