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Le trasformazioni silenziose

La lingua cinese non ha mai detto il “tempo” in maniera unitaria e generale. Ma, da una parte, dice la stagione-momento-occasione (shi) che con la sua variazione ritma la vita delle cose, induce le nostre attività e serve da cornice al rituale: richiamando con la sua grafia i germi di vita contenuti nella terra e che il sole fa schiudere, il termine conserva profondamente radicato in sé il senso qualitativo e circostanziale; e, d’altra parte, dice la “durata” (jiu) che procede dall’alternanza di tali momenti e fa coppia con lo spazio (così nel “Canone moista”). Lo conferma il fatto che i Cinesi hanno dovuto tradurre “tempo” in cinese alla fine del XIX secolo, quando hanno incontrato il pensiero occidentale, con “fra-momenti” (shi-jian in cinese, ji-kan in giapponese). Fino ad allora, hanno pensato la variazione stagionale e insieme la durata che ne deriva, ma non hanno mai isolato un tempo omogeneo-astratto dalla durata dei processi. François Jullien, Le trasformazioni silenziose, ...

FramMenti

“Lasciarsi guidare dalla musica è anche un gesto di umiltà, riconosci la grandezza dell'altro e diventi grande insieme a lui”.  Ezio Bosso

L’abominio delle Lavanderie della Maddalena in Irlanda

Non è un velo pietoso quello steso sulla vita e lo sfruttamento di migliaia di donne, ma cumuli di terra, a coprire i corpi di molte disgraziate, abbandonate e dimenticate in istituti “misericordiosi”, dove la misericordia non è mai stata di casa. (...) A squarciare il velo su una situazione certo non inconsueta nel 18° e 19° secolo, ma non giustificabile nei decenni di fine 20°, è una circostanza fortuita: nel 1992 le Suore di Nostra Signora della Carità, in Irlanda, fanno operazioni un po’ troppo azzardate in borsa e sono costrette a vendere alcune proprietà a Dublino, per ripianare i debiti. Pietosamente chiedono di poter spostare i corpi delle donne sepolte nel cimitero di uno dei loro istituti, noti come Magdalene Laundries (lavanderie Maddalena). Nella lavanderia di Donnybrook, in pieno centro a Dublino, giacciono in una fossa comune i corpi di 155 donne, che nei calcoli delle suore sarebbero dovute essere 133: ci sono 22 cadaveri in più, senza contare che i certificati di morte ...

Mariano Fortuny

Immagine
Sea. Vesuvius in the background. 1874

FramMenti

Mi piace pensare che il popolo, alla lunga, farà più dei governi per promuovere la pace. Dwight Eisenhower

Canzona di Bacco

Quant’è bella giovinezza che si fugge tuttavia! Chi vuole esser lieto, sia, di doman non c’è certezza. Quest’è Bacco e Arïanna, belli, e l’un dell’altro ardenti; perché ’l tempo fugge e inganna, sempre insieme stan contenti. Queste ninfe e altre genti sono allegri tuttavia. Chi vuole esser lieto, sia, di doman non c’è certezza. Questi lieti satiretti, delle ninfe innamorati, per caverne e per boschetti han lor posto cento agguati; or da Bacco riscaldati, ballon, salton tuttavia. Chi vuole esser lieto, sia: di doman non c’è certezza. Queste ninfe anche hanno caro da lor essere ingannate: non può fare a Amor riparo, se non gente rozze e ingrate; ora insieme mescolate suonon, canton tuttavia. Chi vuole esser lieto, sia: di doman non c’è certezza. Questa soma, che vien drieto sopra l’asino, è Sileno: così vecchio è ebbro e lieto, già di carne e d’anni pieno; se non può star ritto, almeno ride e gode tuttavia. Chi vuole esser lieto, sia: di doman non c’è certezza. Mida vien drieto a costoro...

FramMenti

Capisci che una persona sta peggio di te quando ti dice: tu per me sei un punto di riferimento. Cheeslaw Kiriowski

Anima

Anima! Crea... Trasforma... Sperimenta... ma poi, non dimenticare! Il Fine è tornare Anima! L'inizio dell'Uno è tornare ad essere il Tutto! Chissà dove, nascosto in seno alla mia nutrice, ci sono io: un piccolissimo uovo. Sembro fragile, ma è solo apparenza. La vita che contengo inizia silenziosamente, coraggiosamente e pazientemente il suo percorso. Nascerò e rinascerò, più e più volte, superando molteplici fasi, prima di rivelarmi al mondo. E vi dico! Non sarà importante, se prima di giungere a danzare alla luce splendente di mio fratello Sole, sarò stata intrappolata anche nel corpo di un bruco. Si! Avrò strisciato e mangiato voracemente per giorni, per poi ritrovarmi aggrappata e collegata ad un ramo da un sottilissimo filo di seta. Avrò, in quel corpo molle e per molti brutto e sgraziato, tessuto la mia nuova casa: il mio bozzolo. Per giorni, in balia del mondo circostante, diverrò crisalide. Rimarrò immobile e senza nutrirmi. L'alchimia che tutto crea avrà inizio. Il ...

FramMenti

Non mi sono mai chiesto perché scattassi delle foto. In realtà la mia è una battaglia disperata contro l’idea che siamo tutti destinati a scomparire. Sono deciso ad impedire al tempo di scorrere. È pura follia. Robert Doisneau

Asiatica

Mia cara, avrei voluto scriverle, anzi credo di avere cominciato, una volta. Ma non era il caso di farlo, in questi giorni di smania, in cui non so chi sono, di dove vengo, dove vado e che cosa si aspetta (o non si aspetta) da me. E poiché devo guadagnare denaro sono come una belva in gabbia –, ma non concludo niente – i libri volano contro la parete, le carte si trascinano per terra, ci faccio giocare il gatto. Solo la sera esco sola e percorro la città fino a tardi; ma poiché ho promesso ai miei di non mescolarmi al mio prossimo finché dura l’epidemia, non posso più chiedere alla folla il grande aiuto che mi dava nei giorni neri. Non esco mai dall'auto (solo iersera, verso le 12, sedetti sotto la statua di Marco Aurelio – c’erano due inglesi della mia età, uomo e donna, che avrebbero voluto parlare, si vedeva – e l’orologio che batteva limpido, nella grande conchiglia rosa. E ogni tanto una grande macchina che strisciava tutto intorno, come in una sala da ballo, e scompariva). Ho...

FramMenti

Le donne sono buone, e gli uomini anche, è la vita che è bastarda. Alicia Giménez-Bartlett - Vita sentimentale di un camionista

23 aprile 1971

I MILLE VETERANI DEL VIETNAM CHE IL 23 APRILE DEL 1971 LANCIARONO MEDAGLIE, ELMETTI E MONETINE SULLE SCALE DEL CAMPIDOGLIO PER DIRE BASTA ALLA GUERRA Era il 1971, e l’esercito degli Stati Uniti era impegnato nella sua doppia Guerra del Vietnam: nel sud dell’Asia combatteva con elicotteri, fucili e napalm, mentre all’interno dei confini doveva fronteggiare schiere di manifestanti che con quella guerra non erano d’accordo. Le manifestazioni contro la Guerra del Vietnam avevano molte anime: c’era chi la guerra l’aveva sempre rifiutata, chi era pacifista da sempre, chi aveva disertato la chiamata dello stato. E poi c’era chi quella guerra non la voleva perché l’aveva vista con i suoi occhi. Nell’aprile del 1971 l’esercito degli ex soldati intraprese una delle sue battaglie contro il governo che continuava a mandare ragazzi come loro a uccidere e a morire dall’altra parte del mondo. L’esercito della pace attaccò direttamente il quartier generale, il Campidoglio di Washington, con l’appoggio...

FramMenti

Il guaio della nostra educazione è che tutti ci insegnano come ottenere le cose e mai nessuno che ci insegni come rinunciarvi. Antonio Curnetta

Fantasia nostra

(…) quando il tuono e il vento e il sole e gli astri e gli animali e le piante e le mura de’ nostri alberghi, ogni cosa ci appariva o amica o nemica nostra, indifferente nessuna, insensata nessuna; quando ciascun oggetto che vedevamo ci pareva che in certo modo accennando, quasi mostrasse di volerci favellare; quando in nessun luogo soli, interrogavamo le immagini e le pareti e gli alberi e i fiori e le nuvole, e abbracciavamo sassi e legni, e quasi ingiuriati malmenavamo e quasi beneficati carezzavamo cose incapaci d’ingiuria e di benefizio; quando la maraviglia tanto grata a noi che spessissimo desideriamo di poter credere per poterci maravigliare, continuamente ci possedeva; quando i colori delle cose quando la luce quando le stelle quando il fuoco quando il volo degl’insetti quando il canto degli uccelli quando la chiarezza dei fonti tutto ci era nuovo o disusato, né trascuravamo nessun accidente come ordinario, né sapevamo il perché di nessuna cosa, e ce lo fingevamo a talento no...

FramMenti

Ogni colpo che viene esploso, ogni nave da guerra che viene inviata, ogni razzo che viene sparato, significa, in ultima analisi, un furto a coloro che soffrono la fame e non sono nutriti, coloro che hanno freddo e non sono vestiti. Il mondo in armi non sta spendendo soltanto dei soldi. Sta spendendo il sudore dei suoi lavoratori, il genio dei suoi scienziati, le speranze dei suoi bambini. — Dwight David Eisenhower

Dobbiamo disobbedire

Noi non consumiamo soltanto, in modo ossessivo: noi ci comportiamo come degli affamati nevrotici che si gettano sul cibo (i consumi) in modo nauseante. Lo spettacolo dei ristoranti di massa (specie in provincia) è insopportabile. La quantità di cibo è enorme, altro che aumento dei prezzi. La nostra ‘ideologia’ nazionale, specialmente nel Nord, è fatta di capannoni pieni di gente che si getta sul cibo. La crisi? Dove si vede la crisi? Le botteghe di stracci (abbigliamento) rigurgitano, se la benzina aumentasse fino a mille lire tutti la comprerebbero ugualmente. Si farebbero scioperi per poter pagare la benzina. Tutti i nostri ideali sembrano concentrati nell’acquisto insensato di oggetti e di cibo. Goffredo Parise, Dobbiamo disobbedire, Adelphi, 2013

Alex Kim

Immagine
“Labyrinths”, Painting, Mixed media on canvas, 2011

FramMenti

Il fatto è che quando te ne vai le persone che lasci vanno avanti con le loro vite, non aspettano che tu ritorni. Pretty Little Liars

Il cuore che ride

L a tua vita è la tua vita, non lasciare che le batoste la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza. Stai in guardia. Ci sono delle uscite. Da qualche parte c’è luce. Forse non sarà una gran luce ma la vince sulle tenebre. Stai in guardia. Gli dei ti offriranno delle occasioni. Riconoscile. Afferrale. Non puoi sconfiggere la morte ma puoi sconfiggere la morte nella vita, qualche volta. E più impari a farlo di frequente, più luce ci sarà. La tua vita è la tua vita. Sappilo finché ce l’hai. Tu sei meraviglioso gli dei aspettano di compiacersi in te. Charles Bukowski

FramMenti

Lo sappiamo entrambi che le notti sono fatte per dire cose che il giorno dopo non diresti. Arctic Monkeys

Immaginazione

La mia immaginazione amava attardarsi tra naufragi e atroci privazioni, scene di morte o prigionia tra orde barbare, evocava un’intera esistenza trascorsa tra lacrime e dolori, su qualche grigio e desolato scoglio, in un oceano vergine e sconosciuto. Siffatte visioni o desideri – perché esse assurgono allo stato di veri desideri – sono comuni, mi hanno assicurato più tardi, a tutta la numerosa razza dei giovani melanconici. Al tempo di cui parlo, io le consideravo solo come profetici lampi di un destino, che mi sentivo in certa misura designato a vivere. Augustus partecipava completamente del mio stato d’animo. È probabile infatti che la nostra intima comunione si fosse risolta in un parziale scambio di nature. Edgar Allan Poe

FramMenti

A metterci nei guai non sono tanto le cose che non sappiamo. Sono le cose che crediamo di sapere, ma che non sono vere. (A. Ward)

La scoperta dell'alfabeto

La scoperta dell’alfabetoAl tramonto Ambanelli smetteva di lavorare e andava a sedersi a casa con il figlio del padrone perché voleva imparare a leggere e a scrivere. «Cominciamo dall’alfabeto» disse il ragazzo che aveva undici anni. «Cominciamo dall’alfabeto.» «Prima di tutto c’è A.» «A» disse paziente Ambanelli. «Poi c’è B.» «Perché prima e dopo?» domandò Ambanelli. Questo il figlio del padrone non lo sapeva. «Le hanno messe in ordine così, ma voi le potete adoperare come volete.» «Non capisco perché le hanno messe in ordine così» disse Ambanelli. «Per comodità» rispose il ragazzo. «Mi piacerebbe sapere chi è stato a fare questo lavoro.» «Sono così nell’alfabeto.» «Questo non vuol dire,» disse Ambanelli «se io dico che c’è prima B e poi c’è A forse che cambia qualcosa?» «No» disse il ragazzino. «Allora andiamo avanti.» «Poi viene C che si può pronunciare in due modi.» «Queste cose le ha inventate della gente che aveva tempo da perdere.» Il ragazzo non sapeva più che cosa dire. «Vogli...

FramMenti

E’ cattiva la gente che non ha provato il dolore. Perché quando si prova il dolore non si può più voler male a nessuno. — Carlo Cassola

Tuta Blu

Mentre una squadra sta smontando pezzo per pezzo gli addobbi della festa, un'altra squadra in un paese vicino senza perdere tempo, li rimonta: per illuminare un altro santo, un'altra festa. Scendono e salgono per scale precarie e paurosamente oscillanti. Il loro è un lavoro di grande pericolo e di grande pazienza. Da aprile fino ad ottobre sempre in cima ai pali indaffarati con pinze, tenaglie, martelli, cordame e ferro filato a smontare e rimontare. E poi avvitare migliaia, milioni di lampadine colorate. Quelle grosse e sporgenti, per evitare che si rompano vengono riposte in apposite casse, una per una. Quelle piccine rimangono vicino alle travature. Le lampadine sono, a basso voltaggio e cosí si sventa il pericolo dei furti, nelle case infatti il voltaggio piú alto, di 220 volts circa, e se venissero usate le lampadine delle feste, si fulminerebbero subito. Tutto l'addobbo si monta nel giro di due-tre giorni. È un lavoro pesante, ma anche di precisione: basta un errore n...

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