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L’arte di legare le persone

“Io non capisco come fai a mantenerti. Quanti matti ci sono in città?”, chiede una ragazza allo psichiatra invitato a cena dai suoi genitori. “Vediamo”, risponde lo psichiatra, “proviamo a contare quanti ce n’è in questo palazzo”. “C’è solo il pazzo del terzo piano, quello che parla da solo”, ribatte troppo certa l’interlocutrice. “C’è per caso una ragazza magra, magra che sembra uno scheletro?”, indaga lo psichiatra. “Giovanna, sul nostro pianerottolo”, risponde la giovane. “Ora voglio sapere, non c’è un signore scavato che esce poco, non apre mai la porta, è silenziosissimo e non si spinge nemmeno sul poggiolo tutto sporco di cacche di piccione?” “Sì, Silvio, al terzo piano”. “Beccato il paranoico”, ribatte lo psichiatra, “passiamo ai depressi. Hai mai sentito un vicino dire: non andiamo al mare, mia moglie sta a letto?” “Sì, ultimo piano”. “Una sola depressa? Facciamo finta che sia così. Non mi dire che in tutto il palazzo non c’è una vecchietta che straparla e butta oggetti dalla f...

FramMenti

 E perché, con la scusa di essere genitori responsabili, state inculcando ai vostri figli lo stesso ethos del consumo, se i beni materiali non sono l'essenza dell'umanità: perché vi state assicurando che la loro vita sia ingombra di oggetti come la vostra, con doveri e paranoie e immissioni ed emissioni, così che l'unico scopo per cui avranno vissuto sarò quello di perpetuare il sistema, e l'unica ragione per cui moriranno sarà il fatto di essersi logorati.  Jonathan Franzen - Forte movimento

FramMenti

Non voltarti… perchè vivere è come scalare le montagne: non devi guardarti alle spalle, altrimenti rischi le vertigini. Devi andare avanti, avanti, avanti… Senza rimpiangere quello che ti sei lasciato dietro, perchè, se è rimasto dietro, significa che non voleva accompagnarti nel tuo viaggio.  (G. Carcasi)

William Merritt Chase

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Alfred Edward Housman

Nel mio cuore un'aria che uccide Nel mio cuore un'aria che uccide soffia da quella terra lontana; cosa sono quelle colline blu che ricordo, che guglie, che fattorie sono quelle? Quella è la terra delle cose perdute, la vedo splendere chiara, le strade felici dove sono andato e non posso più tornare .  Alfred Edward Housman 

Winslow

Che Nettuno ti trafigga con il tridente, Winslow. Ascolta, ascolta o Tritone Ascolta. Invoca, ordina al nostro padre, il re del mare, di sorgere dal profondo con l’aura spaventevole della sua furia. Che onde nere in mescolanza con schiuma salata riempiano questa giovane bocca di putrida acqua melmosa fino a soffocarti. Ti ingozzerei dei tuoi organi finché non diventerai blu in viso e gonfio di salamoia e di sentina e non potrai più urlare. E solo quando egli sul capo una corona di conchiglie e con una strisciante coda tentacolare e la folta barba fumante solleverà minaccioso al fine il suo possente braccio, il suo tridente dalle punte di corallo stridendo come spirito nella tempesta con immane forza affonderà nella tua gola. E tu esploderai non più disgustosa vescica rigonfia ma vuota sacca sanguinolenta, ora un niente che le mostruose arpie, insieme alle anime dei marinai che ci hanno lasciato, beccheranno e artiglieranno per nutrirsene, prima che essa venga al fine trangugiato, inghi...

FramMenti

Ci troviamo continuamente di fronte a una serie di grandi opportunità brillantemente travestite da problemi insolubili.  (J. W. Gardner)

Totem

Quando De Andrè diceva che "un uomo solo non mi ha mai fatto paura, mentre l'uomo organizzato sì" si riferiva al fatto che l'organizzazione nefasta e gerarchica dello stato impone alle masse - via propaganda continua, soprattutto scolastica - una sorta di devozione nei confronti della stessa organizzazione e delle autorità che la progettano, per cui le singole vite possono anche essere sacrificate in nome e per conto di questa religione chiamata stato. Le guerre, le violenze, le ingiustizie, le discriminazioni che nascono dalle divisioni imposte all'interno dell'organizzazione statale sono i tragici effetti di questa religione che ha necessità di dividere e soggiogare delle vite, fino ad ammazzarle, in cambio di perpetuazione e rafforzamento del sistema: un sistema di allevamento di carne produttiva per i soliti pochi che va avanti da 5000 anni. In tutto questo, i devoti dello stato, gli sfruttati, i macellabili, non si ravvedono o non vogliono affatto ravved...

Social network

 I social media, nati con la promessa di connettere e accorciare le distanze tra le persone, si rivelano spesso un terreno insidioso per chi già lotta con fragilità emotive. L'approccio iniziale, dettato frequentemente dalla solitudine, cerca un rifugio virtuale, un eco alle proprie mancanze affettive nel tentativo di trovare conforto e comprensione. La speranza di trovare comprensione e compagnia, specialmente in piattaforme che offrono interazioni dirette come videochat, può trasformare lo schermo in un surrogato emotivo, una presenza costante che illude di colmare un vuoto interiore. Questa illusione di connessione immediata e disponibile rappresenta il fascino primario delle interazioni online, ma anche il preludio a dinamiche psicologiche complesse e potenzialmente dannose, creando un ciclo di dipendenza e insicurezza che è difficile da interrompere. Se l'intento ideale dei social network risiederebbe nell'offrire uno spazio ludico e inclusivo, la realtà digitale pullu...

FramMenti

 L’essenziale è invisibile agli occhi.  (A. de Saint-Exupéry)

FramMenti

 Ognuno dovrebbe trovare il tempo per sedersi e guardare la caduta delle foglie.  Elizabeth Lawrence

Il genere e il sesso

Il pendolarismo è quel tipo di lavoro ombra che costringe l’operaio a prendere ogni mattina la propria forza lavoro, caricarla in macchina e poi, in quanto autista della merce che il datore di lavoro ha contrattualmente noleggiato per le otto ore della giornata lavorativa, portare questa merce nel luogo di lavoro. Questo lavoro ombra impone anche un alto investimento di capitale. Una rilevante percentuale dei salari di ogni giornata lavorativa l’operaio deve investirla nell’acquisto e nella manutenzione della propria auto e nel pagamento delle tasse per finanziare la costruzione delle autostrade su cui essa corre. Il pendolarismo rimane lavoro ombra anche se il veicolo, anziché un’auto, è un autobus o una bicicletta. Ivan Illich, Il genere e il sesso. Per una critica storica dell’uguaglianza, trad. it. di Ettore Capriolo, Mondadori, 1984

Barnett Newman

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Angeles Mora

Dimmi, chi ti abbandona oggi? Persistente la pioggia prende il ritmo di quella goccia triste che nel petto ti inzuppa. Hai l’anima piena di pioggia. E qualcuno ha detto addio. All’aria sporchi cancelli, facciate che gocciolano. Ormai poco resta in piedi: casa dell’acqua.  Ángeles Mora 

FramMenti

La follia è comportarsi nello stesso modo e aspettarsi un risultato differente.  (A. Einstein)

Di tutto resta un poco

Questa dissimulata irritazione verso la letteratura moderna mi pare un sintomo chiarissimo: significa insofferenza per la letteratura quale forma di conoscenza. Forse più che a indagare fra le pieghe della realtà la si preferirebbe utile a intrattenere gli spiriti coltivati e spensierati. Ma la letteratura è una forma di conoscenza. Una conoscenza pre-logica, come ha detto María Zambrano, di ordine puramente intuitivo, senza la quale tuttavia la conoscenza logica non potrebbe darsi, perché come insegnano gli epistemologi la pura logica non è sufficiente alla conoscenza, neppure a quella scientifica. La letteratura, come la scienza, è ovviamente “creativa”, nel senso che produce qualcosa che prima non c'era, vale a dire che “inventa”. Ma al pari della scienza non si limita a questo, che è già straordinario: “scopre”. Nel senso che rivela qualcosa che esisteva già ma che non conoscevamo. — Antonio Tabucchi, Di tutto resta un poco: Letteratura e cinema.

FramMenti

  Coloro che non hanno mai rischiato riescono solo a scorgere la sconfitta degli altri.  (P. Coelho)

Maggio

Maggio - ripeté la donna a se stessa. - Certo che è terribilmente lontano, ma almeno, detto da un ragazzo serio e istruito come te, è un termine. È solo di un termine che ha bisogno la  povera gente. Da stasera voglio convincermi che a partire da maggio i nostri uomini potranno andare alle fiere e ai mercati come una volta, senza morire per la strada. La gioventù potrà ballare all'aperto, le donne giovani resteranno incinte volentieri e noi vecchie potremo uscire sulla nostra aia senza la paura di trovarci un forestiero armato. E a maggio, le sere belle, potremo uscire fuori e per tutto divertimento guardarci e goderci l'illuminazione dei paesi. Beppe Fenoglio, Una questione privata

FramMenti

Non si deve insegnare la musica ai bambini per farli diventare grandi musicisti, ma perché imparino ad ascoltare e, di conseguenza, ad essere ascoltati. — Claudio Abbado

Lem de Grosnpreg

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Purple Hill Forest

Levitico

Tempo fa un noto religioso, dalle onde radio di Radio Maria, ha risposto ad un ascoltatore che l'omosessualità è un abominio, in quanto lo dice espressamente la Bibbia (Levitico, 18,22)". Dieci giorni dopo quello stesso ascoltatore ha scritto questa lettera al noto religioso... "Caro sacerdote, le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore. Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che nel Levitico 18:22 si afferma che ciò è un abominio. Però, avrei bisogno di alcun consigli da lei, a riguardo di altre leggi specifiche e come applicarle. Vorrei vendere mia figlia come schiava, come prevede Esodo 21:7. Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita? Quando do fuoco ad un toro sull’altare sacrificale, so dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore (Levitico 1.9). Il problema è con i miei vicini. Quei blasfemi sostengono che l’ odore non è piacevole per loro. Devo fo...

Carlo Atzori

Rubando i colori Se il mio sorriso abbracciasse le rughe che il tempo deposita sul mio cuore sarebbe un infinito volo di aquiloni che ruberebbe i colori agli attimi vissuti scorrendo pagine di vita in frammenti dell’anima svolgendo il filo dei sogni e di quei pensieri di bambino che ora non ho più in questa notte senza stelle coccolandomi nei ricordi di giorni caldi e spensierati di estati calde ed infinite. Se il mio sentire tra rumori ovattati di questa notte di pioggia che scivola lentamente sul vetro appannato dal respiro del tempo che scorre in tragitti obliqui senza più scaldare i gesti di chi ha lasciato momenti che annodano lo scorrere di questo vento che riporta il profumo di stagioni trascorse a cercare un senso ad una realtà frammentata adesso che i sogni hanno il ritmo del giorno che pian piano sta nascendo.

Tempo di vita

“Secondo il mio progetto, i governi assegneranno un ‘tempo di vita’ alle scarpe, alle case, alle macchine, ad ogni prodotto dell'industria manufatturiera, mineriaria e dell'agricoltura, nel momento in cui vengono realizzati. Questi beni saranno venduti ed usati nei termini 'definiti’ dalla loro esistenza, conosciuti anche dal consumatore. Dopo che questo periodo sarà trascorso, queste cose sarebbero legalmente 'morte’ e […] distrutti nel caso ci sia una disoccupazione diffusa. Nuovi prodotti sarebbero costantemente immersi dalle fabbriche sui mercati, per prendere il posto di quelli obsoleti.” Bernard London, “Ending the Depression trough Planned Obsolescence”, 1932

FramMenti

Morire di sicuro è più riposante che vivere. Ma vivere è bello, anche solo per un istante. Soprattutto per un istante. Daria Bignardi - Un karma pesant

La macchia umana

Noi lasciamo una macchia, lasciamo una traccia, lasciamo la nostra impronta. Impurità, crudeltà, abuso, errore, escremento, seme: non c’è altro mezzo per essere qui. Nulla a che fare con la disobbedienza. Nulla a che fare con la grazia o la salvezza o la redenzione. È in ognuno di noi. Insita. Inerente. Qualificante. La macchia che esiste prima del segno. Che esiste senza il segno. La macchia così intrinseca non richiede un segno. La macchia che precede la disobbedienza, che comprende la disobbedienza e frusta ogni spiegazione e ogni comprensione. Ecco perché ogni purificazione è uno scherzo. Uno scherzo crudele, se è per questo. La fantasia della purezza è terrificante. È folle. Cos’è questa brama di purificazione, se non l’aggiunta di nuove impurità? — Philip Roth

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