Zoccole

Quando quello, come l’adolescente teppista che tutti siamo stati (e come il conduttore – inteso come tizio con presenza di spirito televisiva e capacità di portare la diretta dove vuole lui, non come quello che distribuisce la parola ai presenti in parti uguali – che Floris e Lerner non saranno neanche tra sette vite), gli ha chiesto sbruffoneggiando se quindi lui gli stesse proibendo di andare in onda, Masi, come la madre separata che non sa farsi rispettare dal figlio che le frega lo stipendio, ha tremebondeggiato che no, lui Santoro il programma lo faceva, figurarsi, però si sapesse che lui Masi si dissociava. Se pensate che Santoro non gli abbia riattaccato il telefono in faccia dandogli del poveretto, a Masi che gli paga lo stipendio, è solo perché avete problemi di decodifica di sottotesti e messaggi non verbali. Non vedevo una scena così umiliante dall’ultima volta che una caporedattrice incapace, non avendo argomenti dalla sua parte, mi strepitò «Il capo sono io», mentre tutto il suo linguaggio del corpo e le sue incompetenze dicevano il contrario. Ma io mi chiedo, questi son pieni di zoccole, vallette, deputate: ma non ce l’hanno una badante che impedisca loro di rendersi ridicoli manifestando pubblicamente la loro impotenza? E anche: ma chi se ne frega della corruzione, la concussione, il conflitto di interessi. Il vero problema è che se non sai governare Santoro non puoi non dico governare un paese, ma neanche amministrare un condominio ben più piccolo dell’Olgettina.

Guia Soncini

Commenti

  1. Ho scoperto Santoro quando è stato l'unico a mostrare la Serbia come era e cioè in quel preciso
    momento Serbia criminale del mondo,quando la realtà era tutta un altra. IO ho decodificato Lerner che dice Lei è il MIO presidente,Santoro
    non fà e non è lo scolaretto impacciato.Lunga vita
    a Santoro.

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