Per chi suona la sirena

[...] Su proposta di Marx, nel I congresso dell’Internazionale (Ginevra 1866) fu votata questa risoluzione: “Noi dichiariamo che la limitazione dell’orario di lavoro è la condizione indispensabile perché gli sforzi per emancipare i lavoratori non falliscano”. Di conseguenza veniva proposto che il limite legale per l’orario di lavoro fosse di 8 ore.
La richiesta delle 8 ore era nata d’altra parte subito dopo l’abo-lizione della schiavitù nel 1861 tra la classe operaia americana. Ci sarebbero voluti decenni di lotte e di sangue. La giornata internazionale di lotta per le 8 ore, il 1° maggio, su cui si è costruito il movimento operaio mondiale, commemorava la strage di Chicago del 1886. I primi risultati furono tutti frutto di lotte di categoria: ad esempio in Inghilterra nel 1872 edili e meccanici strappano le 9 ore, mentre in Russia bisogna aspettare il 1882 per imporre almeno le prime limitazioni al lavoro minorile e femminile, e solo nel 1896-1897 i tessili di Mosca conquistano le undici ore e mezzo. Eppure sarebbero stati i lavoratori russi a ottenere per primi le 8 ore. Con la rivoluzione del 1917.
E’ significativo che la giornata di 8 ore non fu richiesta al padronato o al governo provvisorio, ma imposta dal basso: gli operai rivoluzionari al termine delle 8 ore suonavano la sirena per dare il segnare di uscire e tutti uscivano. [...]

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