Perdere un cafone

[...] Ecco, mi piacerebbe che un giorno, a bocce ferme e a babbo morto, si ragionasse, oltre che dei danni del comunismo, anche di quelli che ha provocato l'anticomunismo. Quello becero e unicamente propagandistico, al quale non interessava approfondire il perché del fallimento della messa in pratica del principio comunista ma che, essendo profondamente disonesto e totalmente privo di una base culturale, giungeva a mettere sullo stesso piano di criminosità Pol Pot e Walter Veltroni.
Quello che, agitando lo spauracchio del comunismo, teneva buono il popolo affinché accettasse i soprusi dei neoaristocratici portatori di immense ricchezze, spesso guadagnate con mezzi ai confini della legalità. L'anticomunismo che faceva parlare curiosamente allo stesso modo, contro i "comunista", Silvio Berlusconi e Totò Riina. [...]

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