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Noi di Famigliacristiana.it non abbiamo mai pensato che i sondaggi via internet (i nostri compresi) siano la bocca della verità. Li consideriamo, però, un sempre utile, spesso interessante e qualche volta pure divertente registratore di umori e di sentimenti. Avere il senso del limite non equivale, però, a essere sprovveduti o disponibili a farsi prendere per il naso. Quando ci siamo accorti, insieme con diversi lettori di Famiglia Cristiana e utenti del sito che si sono fatti vivi con mail, commenti e interventi su Facebook, che il sondaggio “Berlusconi sotto processo: dovrebbe dimettersi?” registrava strani sobbalzi nell’andamento del voto, non ci è voluto molto per fare le dovute verifiche e scoprire l’IP del computer (cioè il punto esatto da cui stava accedendo alla Rete) e il gestore telefonico di quell’unico votante che, da solo, ha espresso quasi 3 mila risposte “no” all’ipotesi delle dimissioni del Premier. Il consenso politico e persino l’affetto che molti cittadini mostrano per Silvio Berlusconi ci sono sempre parsi più che leciti. Il sospetto che qualcuno si organizzi in modo professionale per disoneste campagne di propaganda, e in buona sostanza per ingannare la gente, ci piace assai meno. In caso di necessità, riporremo la massima fiducia nelle indagini della Polizia postale. Per chi trucca i sondaggi.

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Commenti

  1. Chi trucca i sondaggi.Ambedue le sponde lo hanno
    fatto.Esecrabile ma avviene.

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