Doppio bluff al tavolo del nucleare

Da appassionato di poker quale sono mi è capitato di subire (spesso) o di fare (a volte) dei bluff, cioè fingere di avere un punto quando non lo si ha, o viceversa mascherarlo per farsi pagare di più.

Scoprire un bluff mentre è in corso può essere difficile. Quando le carte sono sul tavolo, invece, è molto più facile, non solo nel gioco, ma anche nella vita. E’ questo il caso del piano nucleare di questo governo mediatico basato sull’immagine. Ciò che è peggio, è che si è imbastito non un semplice bluff, ma un doppio bluff, a danno del paese e dei cittadini.

Il primo bluff: è il piano nucleare stesso. E’ evidente come, data la facilità con cui il governo ha annullato tutto, l’ipotesi di ritorno al nucleare fosse semplicemente propaganda. Per avere il consenso di certe lobby, per dimostrare “di stare lavorando”, quando invece non fanno altro che pensare ai problemi propri e del proprio padrone, etc…

Era ovvio a chiunque non fosse del tutto rimbecillito che con l’andazzo che aveva preso il piano nucleare si sarebbe concretizzato tra cinquemila anni: annunci e smentite, regioni amiche del governo che fanno opposizione, etc…, anche prima della catastrofe giapponese.

Il secondo bluff: è il dietrofront degli ultimi giorni. Non è una novità, l’annullamento del piano (che come detto sopra era pura propaganda) è stato annunciato semplicemente per far fallire i ben più importanti referendum sull’acqua pubblica e sul legittimo impedimento. Il primo perché riguarda interessi economici ben maggiori di virtuali centrali nucleari, il secondo ovviamente perché potrebbe trasformarsi in un plebiscito contro il padrone.

Perché lo chiamo bluff e non ritirata strategica? Perché non bisogna fidarsi, in generale, dei politici, e di quest’armata brancaleone in particolare. Il piano nucleare è lì, non serve realizzarlo davvero, ma se le cose andranno male e Berlusconi rimarrà al potere ancora a lungo, potrà essere ritirato fuori. Inoltre, è un bluff perché un governo che fino a un mese fa era nuclearista e contro le energie alternative, ora si scopre sostenitore di quest’ultime: e non c’è peggior amico di un benefattore voltagabbana.

Per questi motivi, anche se il referendum sul nucleare dovesse decadere, è ora ancora più importante, molto più di prima, andare a votare gli altri due referendum, per raggiungere il quorum. Non solo perché sono questioni vitali per il paese (libertà di accesso a un bene primario come l’acqua e democrazia!), ma perché un gruppo politico capace di compiere un doppio bluff senza che la popolazione si rivolti, è pericoloso ed eversivo.

Altro che le toghe rosse immaginarie dei complottisti berlusconiani.

Commenti

  1. Si e chirissimo,anche se non riesco come molti a capire i ruoli dei politici-
    Egill

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  2. Vorrei aggiungere che a poker il bluff è parte del giuoco-Barare no-Esiste a poker la mano del morto-
    E non è buono vincere con quella mano-
    Egill

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