I gave you my heart

Volete davvero sapere cosa accadrà?
Accadrà che un giorno-no-saprete-quando, quel giorno, capirete e tutto avrà finalmente una sua logica, una certa coerenza. Accadrà che finalmente vi sentirete abbastanza liberi e felici, probabilmente molto -molto- soddisfatti di voi stessi, addirittura risolti, o -che so- potenti, di successo.
Ma non è vero.
Quel giorno, quando arriverà, sarà al contrario l'esatto millimetro che vi distanziava dalla solitudine; quella completezza sarà la vostra fine. Quel giorno lì sarà una bomba che vi esploderà in volto. E da quel momento in poi la vita non sarà più vostra. Ne perderete, completamente, i tratti, le briglia, e la fiducia svanirà di colpo nel nulla. Non ci sarà mai stato, in tutti gli anni nei quali avete avuto percezione di voi stessi, un momento così tristemente logico, adamantino e perfetto.
Vi accadrà che vedrete le cose per quello che sono e non per come avete sempre voluto che fossero, che da lontano capirete le persone per quello che sono e non per come avete sempre voluto che fossero.
Capirete l'essenza stessa dell'utile e dell'inutile. E questa completezza sarà la vostra rovina. Questa completezza sarà la campana che suona sorda a lutto, sapendo di onorare il suicidio di un'anima malinconicamente consapevole. È questo ciò che volete? È questo quel che perseguite? Io l'ho fatto, e vi ho appena trascritto il risultato.
Non è Natale o mica-natale. È che la vita è un caso, dal valore relativo o comunque imponderabile, ma chimicamente inutile. Al cospetto dei grandi avvenimenti che hanno occupato miliardi tra anni precedenti, non siete nulla. Nemmeno lo sarete. Non un singolo atomo resterà di voi tra poco più di qualche milione di anni. Non è dio e mica-dio. Nulla ha senso perché tutto ha senso: e il senso è che quando si comincia si comincia, e quando si finisce si finisce. Puoi scappare. Puoi credere in un essere superiore che ti salvi e nel Natale. Puoi comportarti bene, puoi fare i regali o dire che le feste non ti sono mai piaciute, ma quello che è, è che non sai niente. Non c'è niente da cercare. Non ci sono motivi.
Provate a pensare alle rocce, alle alghe, ai batteri, i pesci, un cavallo, i virus, i computer, un cane, le particelle subatomiche, una stella, una stella morta, un cavallo morto, un telefonino vecchio e in disuso, un giornale vecchio, un festone di carnevale, l'acqua, un kebap, i violini, la percezione del colore, la psicologia infantile, le distanze in chilometri e miglia, le mutande a coste con il buco per il pisello, il tè caldo, il magnete del polo nord, una piramide, Barack Obama (bisogna dirlo almeno una volta in ogni cosa che si scrive sino a fine mandato), la chat di Google, il rosmarino, le pieghe del letto, la sabbia, i granelli di sabbia, pensate al tempo, al suono di un gong, pensate ai topi, ai giapponesi, ai preti ortodossi, alla PlayStation, i profumi di pioggia, la primavera. Che cazzo fate? Davvero vi siete messi a cercare un senso in queste otto righe? Lo vedete che siete dei piallati alla ricerca di controllo? Non c'è controllo non serve a niente, tutto accade a prescindere.
E un giorno, quel giorno, vi scoppia in faccia. Potete ridere, prenderla bene, suicidarvi o farvi in quattro e superarlo ma il concetto è che siamo mortali. E non vogliamo morire. Perché non siamo programmati per capirlo. Perché non è giusto. Perché il tempo è sempre troppo poco. Perché parliamo troppo e non sappiamo più annoiarci. Ecco perché.
Trovate il rifugio che meglio vi aggrada e stipatevi dentro un solo pensiero. Quello che vi salverà, trovandolo ogni giorno al suo posto. Controllate quello e fatevene una ragione. Perché non c'è spazio per tutti e per quanto non mi piaccia ammetterlo, è probabile che si debba lasciare posto a qualche stupido ragazzetto che non se lo merita, o a una spora tossica, o polvere, una cosa vale l'altra. È che non sono eterno e lo trovo sottilmente nauseabondo. Il Natale non c'entra, certo che non aiuta.

Commenti

  1. Quando ci si sente risolti si è sul baratro della follia-E' necessario sentire che qualcosa
    di noi è irrisolta e deve rimanere così-
    -Non siamo stati programmati al pensiero della fine .Non sono daccordo-Io penso a questo e ho sempre una valigia pronta e sono giovane abbastanza-Perchè si muore a tutte la età-
    -Non è possibile per me
    trovare nauseabondo seppure sottilmente la morte
    lo sappiamo da sempre sopratutto quando abbiamo visto sparire qualcuno che amavamo-Amare è chimicamente inutile,no è la sola cosa che giustifica esistere per quel pò di tempo che ci è dato-E' un pezzo bellissimo si potrebbe scrivere per ore-
    Ma abbiamo poco tempo-E magari è quasi Natale-
    Egill

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