Il sogno di un uomo ridicolo
Io sono un uomo ridicolo. Adesso loro mi chiamano pazzo. Sarebbe un avanzamento di grado se non mi trovassero sempre lo stesso uomo ridicolo. Ma adesso non mi arrabbio più, adesso li amo tutti, e persino quando se la ridono di me, anche allora, mi sono particolarmente cari. Io stesso riderei con loro, non di me stesso, ma per l’amore che gli porto, se non fossi così triste nel vederli. Così triste perché loro non conoscono la verità, mentre io, io conosco la verità. Oh, com’è duro essere solo nel conoscere la verità! Ma questo loro non lo comprenderanno. No, loro non lo comprenderanno.
F. Dostoevskij
*****La bonta la nobiltà di un anima,oggi più che
RispondiEliminamai è un invito allo scherno.
Egill
Uno dei brani più belli di Dostoevskij.
RispondiEliminaHa ragione Egill!
Ciao,
Lara