Come Controllare le Masse, Prima Parte #4

L’immenso potere della televisione, alla lunga, è quello di determinare dei “modi di pensare” di base, lasciando l’illusione della scelta del singolo su “cosa pensare”. Come dicevamo prima può ad esempio lasciare sviluppare dei comportamenti istintivi e bloccare quelli intelligenti, Oppure fare sviluppare uno schema di vita piuttosto che un altro, agisce sempre alla base e mai nel particolare e la sua azione è tanto più efficace tanto più è prolungata negli anni.
La tecnica alla base è sempre quella: fra tutto l’arcobaleno delle cose vere, può decidere quali informazioni presentare. Questo significa che circoscrive ciò che la massa conosce, decide il cesto in cui ognuno sceglierà ciò che più gli piace. E lo presenta associato a immagini attraenti, piacevoli, desiderabili, elencandone minuziosamente tutti i lati positivi possibili. La realtà della massa si svilupperà poi autonomamente fra ciò che gli viene presentato. I sogni, le aspettative, i desideri, i modelli da imitare e in cui identificarsi, per cui vivere e soffrire, vengono scelti fra ciò che continuamente e senza sforzi conosciamo sempre meglio. Tutta la restante parte di realtà, viene allontanata come “sfigata, comunista, pessimista, disfattista”. Semplicemente non è costantemente nel campo di attenzione della massa, non ci sono pensieri e desideri costanti su di essa, e quindi alla lunga, smette di esistere nella psiche di massa. La TV può imporre quale è l’argomento, l’idea, il modello, lo schema più conosciuto e quale meno, a quali questioni dare più visibilità e discussioni e quale ignorare completamente, cosi determina quale è lo stile di vita più conosciuto dalla popolazione e quindi quello su cui si focalizza più desideri.

Nei sistemi totalitari che funzionano si devono promuovere tutti gli aspetti positivi dell’immagine individualista e forte, furba e determinata e magari anche un po’ aggressiva (come ad esempio possono essere le forze dell’ordine, un manager rampante o un ricco playboy), tralasciando in percentuali minori tutti gli altri aspetti positivi della vita. E’ Proprio in questo “costante declassamento in seconda pagina” di tutto ciò che di positivo esiste e che non è nel modo di vivere del regime, il nucleo della forza dei media.

Nell’arco degli anni, la massa si sente libera di decidere e pensare, senza sapere che tutto ciò che sceglie è all’interno del “campo” suggerito dalla TV, l’individuo si fa domande e prende decisioni, ma lo fa nei modi e nei tempi della TV, e lo fa su argomenti proposti dalla tv. Inizia così la manipolazione alla base… (Continua)

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