Il libro dell'inquietudine

Il tedio è la sensazione fisica del caos, che il caos sia tutto. Colui che è stanco, che ha malessere, che è annoiato, si sente prigioniero in un’angusta cella. Colui che è disgustato dalla strettezza della vita si sente ammanettato in una grande cella. Ma colui che ha il tedio si sente prigioniero in libertà in una cella infinita. Sopra colui che si annoia o ha malessere, o è affaticato, possono crollare i muri della cella e sotterrarlo. A colui che si affligge della piccolezza del mondo possono cadere le manette, ed egli può fuggire; o addolorandosi senza potersele togliere, egli, sentendo il dolore, può riviversi senza pena. Ma i muri della cella infinita non possono sotterrarci, perché non esistono; né può provarci che siamo vivi il dolore di manette che nessuno ci ha messo ai polsi.

Bernardo Soares

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