Dance, dance, dance

E’ impossibile conoscere il proprio destino senza averlo percorso fino in fondo. E il mio quale sarà? Mi sembrava di non aver mai toccato l’apice. Se mi voltavo indietro, mi sembrava di non avere avuto nemmeno una vita. Un po’ di vicissitudini. Progressi e regressi. Ma niente di più. Non avevo fatto niente, prodotto niente. Avevo amato qualcuno, ed ero stato amato. Ma non mi restava niente. Il paesaggio era stranamente piatto. Mi sembrava di muovermi all’interno di un video-game come pac-man, avanzavo mangiando i puntini che componevano il labirinto. Senza scopo ma con la certezza, prima o poi, di morire.
Murakami Haruk

Commenti

Etichette

Mostra di più