La fragilità dell’amore

La fragilità della mente umana mi spaventa. I pensieri che vengono costruiti in anni ma distrutti in pochi attimi, a volte senza neanche il beneficio del dubbio o una possibilità di replica, sono a volte un’ingiustizia con cui è difficile convivere – sapere che l’ingiusto è dietro l’angolo spaventa; entrare nella consapevolezza che non ci siano moderatori superiori che fanno sì che la nostra sia una vita tranquilla. Secondo me, la fine di qualcosa è quasi sempre un capriccio dettato dalla testardaggine umana. Si ha tutta la fiducia di una persona, e a un certo punto non basta più. Quando capita, a te tutto sembra superfluo, perché tu diventi superfluo. L’uomo che sogna l’amore per non essere solo, ma in realtà non sembra saper fare altro tanto bene. Qui c’è la conferma dell’incoerenza umana – caratteristica tanto snobbata ma che invece io penso sia più umana e naturale di quanto pensiamo; sì, perché la prima cosa a cui pensiamo per migliorare la nostra vita è fare nuove conoscenze, cercare nuovi stimoli in nuove persone – rinnegando l’amore che si è provato sino a ora – rinunciando a una presenza nella propria vita, per lanciarsi nel mondo e conoscere sconosciuti. Tante volte l’amore non sembra che un capriccio, dettato non da ciò che è amore, ma da ciò che piace – da ciò che è figo.
La mente umana è fragile, quindi. Ci basta un poco per essere tristi, o per essere felici. I famosi ‘piccoli gesti’. Quindi, bisogna solo sperare che ci arrivino i giusti stimoli, per pensarla nel modo migliore che abbiamo a disposizione. Appunto, siamo sicuri che ci siamo guardati bene intorno? Ogni pensiero o punto di vista è ovunque, alla portata di tutti e pronto per essere afferrato dalla nostra mente. Questo è bello; penso sia il ragionamento di base della bellezza e dell’arte, tant’è che l’ispirazione nasce dal punto di vista.

Pensare di avere dei pensieri tanto fragili e malneabili è una prospettiva pericolosa, ma soprattutto triste.

Roberto Dragone

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