Simili e contrari

E forse è ai contrari che la natura tende e da essi compie l’accordo, non dai simili; come, per esempio, ha messo insieme il maschio con la femmina e non ciascuno dei sessi col congenere, e la prima concordia ha essa composto attraverso i contrari, non i simili; e, a quanto sembra, anche l’arte in imitazione della natura è questo che fa: la pittura infatti nella mistione delle nature dei colori bianchi e neri, gialli e rossi, ritratti ha compiuto in accordo con gli originali; la musica, nella miscela di suoni acuti e gravi, lunghi e brevi, in voci differenti ha compiuto un ‘unica armonia; la grammatica poi, con la mescolanza fatta di vocali e consonanti, ha da esse costituito l’intera arte. Proprio questo era anche quel che si diceva in Eraclito, l’oscuro: collegamenti: interezze che non sono intere, un convergente divergente, consonante dissonante, e da tutte le cose uno e da uno tutte.

Eraclito - (Efeso, 535 a.C. – 475 a.C.)

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