Consigli ai giovani scrittori

Della fortuna e della scarogna negli esordi:
... I giovani scrittori che, parlando di un giovane collega con un accento misto a invidia, dicono: «È un bell'esordio, ha avuto una fortuna sfacciata», non riflettono sul fatto che ogni esordio è sempre stato preceduto e che è l'effetto di altri venti esordi a loro ignoti.
Non so se la reputazione possa venire come un fulmine a ciel sereno; credo piuttosto che un successo sia, in una proporzione aritmetica o geometrica, a seconda della forza dello scrittore, il risultato dei successi antecedenti, spesso invisibili a occhio nudo. C'è una lenta aggregazione di successi molecolari; ma di generazioni miracolose o spontanee, mai.
Chi dice: Ho la scarogna, è chi non ha ancora avuto abbastanza successo e lo ignora. Tengo conto delle mille circostanze che avviluppano la volontà umana e che hanno anch'esse le loro cause legittime; formano una circonferenza nella quale è rinchiusa la volontà; tale circonferenza è però mutevole, viva, vorticosa, e cambia ogni giorno, ogni minuto, ogni secondo il suo cerchio e il suo centro. Così, trascinate da essa, tutte le volontà umane che vi sono recluse variano a ogni istante il loro moto reciproco, e proprio questo costituisce la libertà.
Libertà e fatalità sono due contrari; viste da vicino e da lontano sono un'unica volontà. Perciò non c'è la scarogna. Se avete la scarogna è perché vi manca qualcosa: cercate di conoscere quel qualcosa, e studiate il moto delle volontà vicine per spostare più facilmente la circonferenza.

Charles Baudelaire da "Consigli ai giovani scrittori" - Passigli Editori, 2000

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