Lui e lei

Lui e Lei erano una coppia destinata a stare insieme. Quando erano sconosciuti e incrociarono gli sguardi per caso, Lui e Lei si riconobbero e insieme sorrisero come se qualcuno avesse fatto loro una sorpresa. Dopo parlarono dei loro errori; cose banali, come zuccherare la pasta al posto di salarla, oppure cose più complicate, come salare il tiramisu al posto di zuccherarlo. Lei si innamorò delle sue mani ancora prima di alzare lo sguardo e trovargli gli occhi, Lui si innamorò dei suoi capelli senza sapere cosa ci fosse sotto, intorno, o dietro l’angolo. Lui e Lei erano nati lo stesso giorno ma in anni diversi, in orari diversi, nello stesso ospedale. Lei gli chiese se in culla avesse trovato il suo biglietto, quello che Lei gli aveva scritto come messaggio di benvenuto nel mondo, ma Lui non capì, così Lei sperò che Lui avesse il senso dell’umorismo, poi Lui capì e Lei si impose di smetterla di essere la prima nemica di se stessa. Lui le chiese se amasse il cinema, e a Lei piaceva ma non rispose subito di sì, così qualcuno si tuffò nel cuore di Lui, ma poi Lei sorrise e così sorrise anche Lui. Lui e Lei iniziarono a fare piani sul futuro, poi si sposarono prima che i piani fossero completi. Vissero una vita lenta ma felice, fatta di sole, viaggi, e curve artistiche morbide e delicate. Morirono in giorni diversi, ma nello stesso anno. Morirono in posti diversi, senza lasciare nessun biglietto all’altro.

Roberto Dragone

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