Un punto di partenza fondamentale: la laicità 1/6

In Italia si assiste di tanto in tanto a uno “strano fenomeno”, un evento così sorprendente al cui cospetto il fascino di un’ aurora boreale scade a livello del banale fastidio generato dalla visione di un partecipante dell’Isola dei Famosi che si taglia le unghie dei piedi. Mi faccio i complimenti da solo per questa agghiacciante e contorta immagine d’esordio. Comunque, questo “strano fenomeno” si verifica sempre, ogni qualvolta accade qualcosa (per esempio viene rilasciata una dichiarazione, si assiste a un comportamento, a una reazione, a una presa di posizione…) che per sua natura disturba la quiete marmorea del mondo cattolico. In cattolici, quando si sentono attaccati e/o messi in discussione, reagiscono, scatenando lo “strano fenomeno” che consiste in un putiferio mediatico sul tema della laicità dello stato.
La dinamica è ricorrente e la regia è sempre la stessa. Gli attaccanti si predispongono ad assalti alla baionetta oppure si accingono a prodursi in sassaiole modello “intifada”.. Pannella come un neo Balilla – non nel senso dell’ONB parascolastica del ventennio ma nel senso originario genovese di Giambattista Perasso – impugna una pietra e grida “Che l’inse?” A quel punto viene affrontato dal cardinal Bertone che citando il Vangelo risponde “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”. Dopo questa scaramuccia insensata e anacronistica i difensori dei privilegi della chiesa alzano le barricate e danno vita a un fuoco incrociato protettivo utilizzando olio bollente, spade laser, specchi ustori e la Gelmini.
Nel breve volgere di pochi istanti si genera così un clima apocalittico del cazzo, collocabile a metà strada tra la battaglia di Stalingrado e la Batracomiomachia. Gasparri e La Russa sono solitamente tra i primi a passare all’azione e lo fanno attaccando la sinistra per la sua faziosità…quando gli fanno notare che nessuno della sinistra si è ancora espresso sul problema in questione, ribattono sostenendo che la loro è una critica preventiva… successivamente, il “filosofo” Buttiglione (filosofo…come se non esistesse una differenza sostanziale tra un “filosofo” e un “laureato in filosofia”…) si esibisce in una ridda di citazioni dotte e date precise (con grande sfoggio di splendido nozionismo) atte a “dimostrare” le radici cristiane dell’Italia, dell’Europa, del Globo Terracqueo, della Galassia e di tutto l’Universo (buchi neri compresi)… perché fin dai tempi di Pangea si poteva intravedere il disegno di Dio… perchè il primo essere anfibio che giunse sulla terra ringraziò l’Eterno sacrificando cefalopodi e trilobiti su un altare costruito con muschi e licheni sparsi su un letto di felci… ecco, per favore, smettiamola di associare la parola “filosofo” al termine “Buttiglione”…
Immediatamente dopo, Berlusconi in diretta TV da Villa Certosa, dove sta partecipando a un festino di quelli “giusti”, dichiara a reti unificate con le guance impiastricciate di rossetto, che la morale cattolica va rispettata e difesa… poi una volta chiusa la trasmissione si ributta nell’orgia che abbandonerà come sempre di li a poco per “legittimo impedimento” … L’etere viene quindi occupato da Cicchitto e Schifani che dicono di trovarsi d’accordo col “Santo Padre” senza rendersi conto che la persona così definita, per il momento, non è ancora “santo”, e non è mai stata “padre”…. Quindi è la volta dell’opposizione (si fa per dire)…D’Alema evita una presa di posizione risoluta facendo sfoggio di un certo “equilibrismo” (anni di barca a vela serviranno pure a qualcosa!), Bersani, col suo proverbiale senso pratico emiliano, minimizza e si schiera dalla parte dei lavoratori di Brescello insieme a Don Camillo…

Falvio Oreglio (continua)

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