Un punto di partenza fondamentale: la laicità 3/6

Non mi interessa molto discutere qui e adesso se tale affermazione sia da considerarsi o meno offensiva nei confronti dei credenti (si potrebbe anche fare, io non mi tiro indietro, ma il mio obiettivo in questo momento è un altro) e men che meno voglio parlare – in questa sede – del fatto che sia stata impedita la sua diffusione, (atto comunque gravissimo, perché sul contenuto della frase si può essere d’accordo o meno, sulla sua liceità si può aprire una discussione, ma sul diritto di sostenere questa tesi non ci sono dubbi. L’unica pecca che vedo è che questa affermazione si prende la briga di dire agli altri cosa è meglio per loro…mamma mia! Ma come ti permetti? Che frase! Che frase ignobile! E come ci siamo comportati nei suoi confronti! L’abbiamo passata al setaccio! L’abbiamo sezionata e sviscerata, rivoltata come un calzino, vista e rivista alla moviola da tutte le angolazioni e con tutti gli ingrandimenti come se fossimo anatomi della parola e studiosi di psicologia sottesa…che viene da dire, ma perché non si fa lo stesso con le affermazioni religiose? Vi pare che il mondo cattolico non abbia la pretesa di dire agli altri cosa devono fare? Vi pare che certe affermazioni non siano da ritenersi lesive nei confronti di chi la pensa diversamente? Vuoi dire che a dispetto degli atteggiamenti democratici sotto sotto non ci sia invece ancora la ferma convinzione di essere depositari della Verità assoluta?). Per il momento lasciamo perdere.
La cosa che più mi preme fare, invece, è suggerire una piccola riflessione sull’associazione che ha proposto lo slogan. Un’associazione che vede riuniti atei e agnostici. A me personalmente pare che ci sia molto da discutere (propedeuticamente) proprio su questo abbinamento, per cui la questione diventa un’altra: cosa ci fanno gli agnostici con gli atei? Come direbbe Di Pietro: che ci azzeccano? La dichiarazione in questione è palesemente atea. Perché un agnostico dovrebbe sottoscriverla? Personalmente mi considero agnostico, perché ritengo che l’agnosticismo sia la posizione più logica per una persona che mette la ragione sopra tutto; (tesi da me sostenuta, in epoca non sospetta, sia nel libro Siamo una massa di ignoranti. Parliamone del 2006 che nel successivo Non è stato facile cadere così in basso del 2007 che costituiscono i primi due capitoli della “Trilogia dell’ignoranza”), ma l’agnosticismo rigoroso genera quello che gli antichi greci chiamavano “epoche”, cioè la “sospensione del giudizio” e se si decide di sospendere il giudizio, non si può contemporaneamente avallarne uno.
È una semplice applicazione del principio di non contraddizione. Detto in parole povere, un agnostico non si esprime circa la millenaria (e stucchevole) diatriba tra atei e credenti “Dio c’è – Dio non c’è”; e se non lo fa non è perché non ha il coraggio di prendere posizione in merito a tale disputa, ma perché ritiene di non avere dati sufficienti per farlo. Considera le due posizioni come atti di fede, e un agnostico non vuole credere. L’ateo difende (e ha tutto il diritto di farlo) la sua posizione, ma non può chiedere a un agnostico di sottoscrivere le sue affermazioni. Pertanto accomunare con la sigla UAAR atei e agnostici a sostegno di una proposizione di quel tipo non è corretto. Pertanto mi sento di mettere in discussione la scelta stessa di costituire un’associazione pensata così. Se proprio ci si vuole associare per elaborare pensieri comuni da diffondere sotto l’egida dell’associazione stessa, gli atei dovrebbero farsi una loro specifica associazione e gli agnostici dovrebbero fare altrettanto. Gli atei con gli atei, gli agnostici con gli agnostici…e badate bene che non si tratta di isolarsi o di erigere muri anti dialogo, si tratta semplicemente di scindere due momenti operativi: prima si elaborano delle tesi e poi ci si confronta con tutti.

Flavio Oreglio (continua)

Commenti

  1. Ti prego so che non é tua abitudine rispondere ai
    post-Ma ti prego Fai un eccezione é per loro per
    i puri che popolano ancora questa terra marcia-
    Non in favore degli animali lo chiedo ma contro
    i sadici che spacciandosi da reporter coraggiosi con telecamere nascoste
    hanno messo in rete-La blogger non ha nessuna colpa-Un filmato che incita nuovi massacri dedicato a sadici-Dai forza al mio post sai che non mi importa di avere più lettori-
    Se vorrai -
    Egill

    RispondiElimina
  2. Egill io vorrei tanto ma non capisco cosa devo fare, spiegami meglio, grazie

    RispondiElimina
  3. Ecco sul blog che seguo Eliotropo(la bogger ha solo colpa di essersi fidata)un video di tortura
    su cani e procioni con audio-Io l'ho visto-
    Non chiedo il tuo apporto a favore degli animali
    quanto la condanna a chi fingendosi un animalista
    con telecamera nascosta in realtà è uno di loro
    del mucchio di letame-Qualcuno agiva l'altro filmava-Il post sul mio blog chiede chi c'é dietro a questo-Sono filmati per sadici, che non ti chiedo di vedere,solo aggiungere un tuo commento per fermare la truffa dei finti animalisti-La giornalista che scritto e forse messo in rete il video, ha un blog con publicità
    niente No Profit-Sono come porno film ma non sono consensienti i protagonisti-La giornalista
    Roberta Ragni-Cosa devo pensare ad un massacro per guadagno-Ma per le pelliccie o per voyeur?
    Io tento mi deve bastare-Grazie
    Egill

    RispondiElimina

Posta un commento


Etichette

Mostra di più