Un punto di partenza fondamentale: la laicità 5/6

Ecco qui di seguito un quadro organico e coerente di risposte alle questioni più dibattute. Tanto per cominciare, uno stato laico fa valere il suo punto di vista all’interno delle sue strutture (laiche). Perciò:
La questione del crocifisso nelle aule della scuola pubblica, per esempio è una faccenda che ha solo una soluzione: il crocifisso va tolto. Non ci sono se e ma né affettivi né legati a presunte “radici”. Ovviamente le scuole confessionali avranno il sacrosanto diritto (guarda un po’ come il linguaggio può rispettare una posizione!) di esporre tutti i simboli che vorranno. E se qualcuno desidera che i propri figli abbiano un insegnamento religioso cattolico tradizionale (catechismo) non deve far altro che mandare il ragazzo nelle strutture ecclesiastiche atte allo scopo.
La questione dell’ora di religione si può risolvere in due modi: o la si cancella totalmente, oppure la si rende obbligatoria, ma la si trasforma in un’ora di studio di tutte le religioni (storia e dottrine) e il docente lo decide lo stato (attraverso opportuni corsi di laurea e concorsi normali, come per matematica o italiano) e non la Curia.
Tutte le religioni devono poter essere professate, liberamente ogni credente ha il diritto di professare la propria religione negli appositi luoghi deputati (chiese, moschee, sinagoghe). Non si può impedire a un ebreo o a un musulmano di pregare (tanto per citare solo le cosiddette “grandi religioni monoteiste”) e il diritto va esteso e garantito ovviamente anche ai seguaci di tutte le altre religioni.
L’ateismo di stato è contrario ai principi della laicità quanto la religione di stato. Non solo si tratta di un’altra forma di dogmatismo, ma la sua imposizione per legge costituirebbe una violazione della libertà individuale. Quindi rappresenta una posizione non corretta.
Questi sono solo alcuni punti e la linea di condotta segnalata costituisce una sorta di inquadramento generale. È evidente che la strada non sarà facile, ma mi pare che – a grandi linee – il percorso sia tracciato. Concludo questo post modello Ben Hur con un paio di osservazioni collaterali che approfondirò in seguito:
Circa il Dialogo interreligioso mi sento di proporre la seguente riflessione: il dialogo interreligioso è impossibile per la natura stessa delle religioni che considerano se stesse come verità assolute.
Una verità assoluta cancella tutto il resto e non considera degna di nota nessuna altra verità.

Flavio Oreglio (continua)

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