Pensieri sciocchi

- Ehi, ehi, questo è il mio spazio! – disse Tristezza quando Voglia di Sorriso le schiacciò il piede che, a quelle parole, con il piccolo Sport, girò il capo. – Te lo sei comprato? – le chiese Voglia di Sorriso, e Sport sghignazzò. Quest’ultimo era proprio un tipo strano. In pratica, era un nano, ma aveva due spalle larghe così. Se ciò non bastasse per farlo sembrare uno scherzo della mente umana, egli aveva anche una brutta faccia da schiaffi, che quando rideva lo faceva nel modo in cui ridono anche i conigli. A guardarlo, a Sfogarsi gli venne da vomitare e si sentì male, tanto che per l’ennesima volta Sincerità gli chiese di lasciarsi andare e liberarsi dei propri pesi. A parlare di pesi, il nano Sport mostrò i suoi muscoli, dicendo che non bisogna liberarsi dei pesi. Antipatia, come sempre, lo mandò a cacare, e il nano disse: – Ah, non avevo capito di che pesi si parlasse, pardon.
- Pardon?? – sbraitò Educazione, – Capisco che sia un modo di dire, ma bisogna che ammettiate che è un modo di dire che fa quasi ribrezzo.
- Per non dire che fa cacare, – aggiunse Antipatia, ma Educazione, una vecchia signora antipatica quanto Antipatia ma in modo diverso, che vestiva sempre con un vestito ottocentesco lurido ai bordi che sfioravano terra quando camminava (“E’ normale che le signore più pure si sporchino facilmente nel camminare sulla feccia della mente umana”), prima sorrise nell’ascoltare una voce che la sostenesse, ma poi arrossì e si voltò dall’altro lato della testa, nascondendo la sua leggera forma di umanità.
Calò il silenzio tra i presenti in testa. Dai buchi ai lati della stanza entrava una musica rumorosa e ripetitiva, e solo Energia e il nano Sport accennavano dei movimenti legnosi che già molte volte, in passato, erano stati chiamati come il ‘ballo involontario del robot’. A veder ballare Energia, che era la unica donna giovane di tutta la testa e il cuore, Sesso come sempre si eccitò, e non era proprio fermo nell’angolo dove Educazione aveva posato il proprio sguardo? Ella quindi non vide la legnosità dei movimenti ballerini dei due alle sue spalle, ma vide il legno movimentato di Sesso che, nei movimenti, era ancor più rigido di quelli degli altri due. Neanche a raccontarvelo, che Educazione svenne, ma ormai più nessuno ci fece caso se non Preoccupato, che iniziò a piangere nervoso. Tramava come solo Voglia di Coccole tramava di inverno. In quel preciso istante, Rutto e Scoreggia, la coppia più affiatata della testa, mano nella mano potevano finalmente correre e morire verso l’esterno, insieme, visto che Educazione non c’era. Nella storia della testa, quella coppia d’amore nasceva e moriva in continuazione. Ogni cosa accaduta alla coppia precedente con l’arrivo di quella nuova si ripeteva, dalla nascita durante i pasti o un sorso di Coca Cola, alla morte durante lo svenimento di Educazione o quando il reparto Evacuazione mandava un globulo telegramma. In questo loro suicido, però, qualcosa andò storto, anche se come sempre i due, come ho detto mano nella mano, si lanciarono nel vuoto esterno della luce con una felicità senza precedenti, Intelligenza, una bambina super-genio che non cresceva mai – per quante cose sapesse e per quanti anni passassero – infatti sbuffò, e dopo aver ascoltato delle parole dall’esterno che dicevano “Ma cos’hai scoreggiato dalla bocca?” chiese ai suoi colleghi e amici: – Avete fiutato?
Nessuno le rispose. In realtà nessuno le rispondeva mai. Solo Stupidità, una biondina non bella come Sesso credeva, scosse la testa e disse: – Con tutte queste persone è impossibile fiutare le puzzette, non ti preoccupare piccola bambina. Vuoi una caramella? -, si tastò le tasche ma non vuoi che proprio lì accanto c’era Sbadato, che le fece cadere la caramella che era riuscita a trovare. In quel momento Educazione si riprese, issata dal nano ed Energia, tuttavia non vi fu molto tempo da quando la vecchia signora ricadde a terra, poiché rivide Sesso e la sua rigida risposta alla visione di Stupidità calata a prendere la caramella da terra. Intelligenza sbuffò ancora quando Stupidità le porse davvero la caramella raccolta, e Tristezza disse: – Sono triste.
- Siete tutti noiosi come i Coglioni, – disse Antipatia, ma per fortuna i due gemelli non erano in testa, e la sua voglia di litigare non fu soddisfatta.
Tornò a calare la calma. I momenti di noia capitavano spesso in testa, e venivano sottolineati dai continui “Ve l’avevo detto” di Annoiato. In questi casi, tutti guardavano Silenzio senza dire neanche una cosa per ore. Lui sapeva cosa non fare per non fare niente. Depresso piangeva il silenzio, la Tristezza lo abbracciava sorridente. Proprio in quell’istante gli occhi si illuminarono lì su la parete che dava sulla faccia ed entrò l’enorme persona dell’Amore, con il suo sorriso rilassato e la sua aria serena. Al suo arrivo, tutti lo guardarono prima di sparire nel nulla come solo i pensieri sciocchi sanno sparire.

Roberto Dragone

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