Un passo indietro?

Bisogna decisamente constatare che l'acume politico del Berluska è pari alla sua tronfiaggine e alla sua totale mancanza di umiltà. La mossa di rassegnare le proprie dimissioni esattamente in "quel" momento, soprattutto dopo aver pontificato per mesi sul fatto che non Lui non si sarebbe mai dimesso, è stata la decisione meglio presa di tutta la sua carriera politica.

Arrivato ad un punto di non ritorno, vista la situazione economica italiana ed europea l'unica cosa - per Lui - era mollare. Consapevole che, né Lui né nessuno della sua corte di ineffabili ministri ed infiniti lacché sarebbe stato in grado di fare alcunché per migliorare le cose. Una fuga, quindi, per manifesta incapacità. Una fuga che però, è stata abilmente e demagogicamente mascherata come un farsi da parte per il bene della patria e che, invece, è un'ennesima operazione "pro domo sua".

Ora che lavorino gli altri. Saranno loro ad emanare le necessarie misure per provare a sistemare l'economia, saranno loro a chiedere sacrifici; no, non Lui, Lui che aveva giurato sulla testa dei suoi figli che mai avrebbe messo le mani in tasca degli italiani. Propaganda pura, considerando che non avendo mai fatto una politica seria sulle questioni reddituali, le mani in tasca agli italiani le ha indirettamente messe, eccome!
Ora lasciamo pure che lo facciano gli altri, che siano loro a rendersi impopolari con misure drastiche. Lasciamo pure che sistemino (che tanto noi non ne siamo capaci), che le svuotino per bene quelle tasche, per poi - con un'economia, si spera, risanata e con gli italiani con le pezze al culo - tornare freschi come rose e poter dire "se c'eravamo noi, tutto questo non sarebbe successo! Noi avremmo fatto molto meglio"... mentendo sapendo di mentire, essendo consci che, oltre la canna del gas, non avevano altre soluzioni.

E la Lega? La Lega è altrettanto scaltra. Forse di pù. Prima sostiene con un patto di ferro il Sultano, e poi, appena egli - solo apparentemente - perde il potere, si pone all'opposizione cercando populisticamente di raccogliere i consensi di coloro le cui tasche saranno alleggerite dal governo Monti. Demagogia pura, soprattutto perché appena lo Gnomo tornerà in auge - perché succederà, statene certi - ri-stringerà lo stesso patto di ferro di prima. Una perfetta operazione di ricostruzione della virginità!

Non vi pare che in questo scenario manchi qualcosa? Sì esatto, qualcosa che si muova a sinistra. Nulla, calma piatta come è stato negli anni del governo B. (scusate ma il nome intero proprio non riesco a scriverlo). A sinistra appaiono come delle ombre che si muovono senza una precisa direzione e che a nulla possono contro la voracità del Caimano che distrugge tutto ciò che gli si para davanti. Anzi, chi più chi meno approva questo governo senza rendersi conto che questa approvazione verrà loro rinfacciata a tempo debito. Auguri di buon letargo.

Cosa resta? 17 anni di berlusconismo imperante che ha minato per chissà quanti anni la vita politica e sociale di questo Paese. Uscirne è l'imperativo. Subirlo sarà la regola.

Francesco Soliani

Commenti

  1. Anche a me ripugna scrivere il nome di quest'uomo al quale bisognerebbe chiedere i danni morali per aver persistentemente calpestato la nostra intelligenza ed educazione.

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  2. Sicuramente vero e altrettanto drammatico.
    Ciao!
    Lara

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