Abbasso l’ironia evviva la fantasia
Scendiamo nella piazza della nostra testa e manifestiamoci, diciamoci uno per uno: ma cosa sto guardando? Cosa sto leggendo? Non è possibile che uno dica tutte le volte: ho letto Queneau, poi ho letto Shakespeare ma poi ho dovuto rifarmi la bocca. Cos’è questo bisogno di caldo e freddo? Oggi serata di sesso, domani vado a messa tutto il giorno. Noi puntiamo ad altro. Appena mi esci dalla messa lì sul sagrato il sesso! Puntiamo non al concetto ironico, noi puntiamo all’agglomerato della fantasia impazzita.
Alessandro Bergonzoni
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