Il sentiero dei nidi di ragno

Ma in quella s’ode un rombo e tutto il cielo è invaso da aeroplani. L’attenzione generale si sposta. È una grande formazione da bombardamento, forse qualche città resterà spianata e fumante, sotto il suo volo, mentr’essa scomparirà dietro le nuvole. Pin sente la terra vibrare sotto il rombo e la minaccia delle tonnellate di bombe appese che trasmigrano sopra la sua testa. La Città Vecchia in quel momento si sta svuotando e la povera gente s’accalca nella fanghiglia della galleria. Si sentono dei tonfi cupi, a sud. Pin vede il Dritto che s’è messo su un’altura e guarda nella gola della valle con il binoccolo. Lo raggiunge. Il Dritto sorride con la sua bocca cattiva e triste, girando le viti delle lenti. - Mi fai vedere anche a me, poi, Dritto? - dice Pin. - Te’, - fa il Dritto, e gli passa il binoccolo. Nella confusione di colori delle lenti, a poco a poco appare la cresta delle ultime montagne prima del mare e un grande fumo biancastro che s’alza. Altri tonfi, laggiù: il bombardamento continua. - Alè, butta giù tutto, - fa il Dritto battendo il pugno contro il palmo. - Casa mia per la prima! Butta giù tutto! Casa mia per la prima!

Italo Calvino

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