Il cuore

Il cuore lo immagino come un grande albero che stende la sua ombra su una radura erbosa, ai margini del bosco, accanto a un ruscello d'acqua limpida. Le radici affondano nelle profondità insondate della terra e nutrono il tronco, i rami, le foglie, l'albero sa che in quella zolla di terra c'è la vita dove si rinnova ininterrotto il dialogo col sole e la luna.
La sua folta chioma palpita al passaggio della brezza tenera e geme sotto la sferza delle bufere e della pioggia fredda.
La rugiada del mattino lo lenisce.
Sui suoi rami trovano ospitalità diverse specie di uccelli, animali selvatici, insetti, cicale, parassiti e persino brandelli di nebbia.
Alcuni visitatori, giunti sui rami, si fermano a lungo, costruiscono il nido, ben acclimatati in quel riparo accogliente e sicuro.
Altri ospiti si trattengono per minor tempo. Si posano tra le fronde per una sosta temporanea e poco dopo riprendono il volo verso altre destinazioni.
Il cuore non è mai solo.

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