Così, secondo me
L’amore è continuo cercarsi, volersi parlare, toccare, far l’amore, esplorarsi il corpo e la mente. Poco importa quanto complicato, incasinato sia. Quanti siano i corpi su cui dover passare. È cercarsi sempre, anche, e soprattutto, quando non sarebbe proprio il caso. È camminare per strada tenendosi per mano o semplicemente sfiorandosi per il solo piacere di quel contatto. È toccarsi con le gambe sotto al tavolo a cena in un ristorante. L’amore lo devi capire e accettare da subito. Per questo non riesco a considerare tale un amore ragioniere, che valuti troppo, soppesi, ragioni, calcoli. Persino di fronte a tante, tantissime, valutazioni da fare. E neppure è rincorrersi e farsi rincorrere, ingelosire o fare ingelosire. È gioco, ma mai giochetto. Io, a tutte queste cose non so rinunciare. Sono più grandi di me, della logica e del raziocinio, della convenienza e del ragionare maturo.
Novecento
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