La forza del carattere

Il desiderio di un altrove indefinibile ci fa sentire vagamente estranei, senza radici, suscettibili di un inspiegabile senso di esilio, stati d'animo ai quali la psicologia attribuisce nomi come "solitudine" e "sentimenti abbandonici".Quando sono i vecchi a provarli, il consiglio è di cercare di lasciarsi coinvolgere di più. Ma il coinvolgimento con altre creature terrene non lenisce una nostalgia che non è di questa terra. Poiché questi desideri non riguardano questo mondo, qualsiasi cosa facciamo, dovunque e con chiunque, non li potrà mai soddisfare. Anzi, spesso essi ci colgono in compagnia di familiari o amici, o tra le braccia della persona amata.
Questi sentimenti esprimono l'impulso utopico, l'urgenza che l'anima ha di ritornare, la sua nostalgia di casa, di un regno che non può essere compreso con la logica e con il pragmatismo...
Non sappiamo dove situare questo luogo né come ricevere le sue comunicazioni.
Del resto per trovare prove dell'altrove non occorre andare altrove. Perché ciò che conta non sono le prove, è il desiderio. Chissà, forse il desiderio è la prova.

J. Hillman

Commenti

  1. E' bellissima questa riflessione di James Hillman, non conoscevo ne lui ne l' opera: La forza del carattere, la leggerò. Grazie!

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