Un grande amore

Quando la vidi ricordo che mi invase lo stupore e non la voglia io non avevo più le mie paure di fronte al nuovo e alla meraviglia. Poi quell’attesa di quando ingenuamente si prevede il grande evento la vera essenza di quello che mi accade è solo il mio, insieme al suo sconvolgimento. E non lo so se sia il destino oppure il caso ma in questi tempi così ostili e incerti mi prende l’innocente e un po’ ambizioso proposito di amarti. Un grande amore per crescere davvero è l’emozione delle cose più preziose per la mia sopravvivenza è la scoperta di una semplice realtà che muove il mondo intero perché senza due corpi e due pensieri differenti non c’è futuro. Poi fatalmente non riesco a ritrovare quasi mai quei primi istanti e non so neanche se sia proprio lei la stessa donna dei nostri primi incontri. E piano piano diventa un voler bene consumato un sogno spento e in un silenzio colpevole e smarrito io vado via col mio incostante sentimento. E non capisco se sia di nuovo il caso col mio bisogno di uccidere e adorare di avere ancora un forte e rigoroso proposito di amare. Un grande amore che ora sto cercando non è bisogno di avventura né paura di vivere da solo non è il richiamo dell’ennesima poesia ma un credo più profondo perché senza due corpi e due pensieri differenti finisce il mondo. Perché senza due corpi e due pensieri differenti finisce il mondo.

Giorgio Gaber

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