Il terrazzino dei gerani timidi

Nella bella stagione, andavo a sedermi nel terrazzino fiorito, portando con me tutti i libri letti e da leggere, in quei pomeriggi così intensi mi circondavo di volumi impilati uno sull’altro, li stringevo intorno al corpo, negli spazi lasciati liberi dai gerani li disponevo, li tenevo in grembo, li assicuravo a me con una tale voluttà come fosse pane, come fosse una provvista di acqua, leggere non era un bisogno solo del pensiero, era un bisogno del corpo ed era anche un bisogno d’amore.

Anna Marchesini

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